Pagamenti europei anche per la Pubblica Amministrazione italiana

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È stata completata la prima fase del progetto messo a punto dal CNIPA e e dall’ABI – Associazione Bancaria Italiana – per adeguare agli standard previsti dall’Area Unica dei Pagamenti in Euro (SEPA) le disposizioni che regolano i rapporti tra enti pubblici e settore bancario.

1 Settembre 2008

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Letizia Pica

Articolo FPA

È stata completata la prima fase del progetto messo a punto dal CNIPA e e dall’ABI – Associazione Bancaria Italiana – per adeguare agli standard previsti dall’Area Unica dei Pagamenti in Euro (SEPA) le disposizioni che regolano i rapporti tra enti pubblici e settore bancario. L’obiettivo è, da un lato, modernizzare ed informatizzare lo scambio di informazioni tra le Pubbliche Amministrazioni e le banche tesoriere nell’ambito delle attività di incasso e pagamento, rendendo questo processo ancora più efficace e veloce; e dall’altro di rendere tutto il sistema “compatibile” con gli standard europei della SEPA.

In particolare, CNIPA ed ABI, con il contributo del Consorzio CBI (Customer to Business Interaction) del MEF, della Banca d’Italia e delle rappresentanze degli Enti Locali, hanno aggiornato le regole tecniche e lo standard per l’emissione dei documenti informatici relativi alla gestione dei servizi di tesoreria e di cassa degli enti pubblici, mettendo a punto la nuova versione del cosiddetto Ordinativo Informatico Locale (OIL). Si tratta, in pratica, dello strumento indispensabile per veicolare con modalità telematiche standard, e dunque più rapide, efficienti e sicure, gli ordini di pagamento e le disposizioni di incasso che intercorrono tra le Pubbliche Amministrazioni e le banche tesoriere o cassiere. L’utilizzo di questo strumento, già adottato da taluni grandi enti consentirà alle Pubbliche Amministrazioni e alle banche di razionalizzare complessivamente le spese amministrative e di ridurre i costi legati alla gestione manuale delle operazioni, particolarmente onerosi soprattutto per l’amministrazione pubblica.

Tutte le informazioni e le specifiche tecniche relative al nuovo standard sono già a disposizione di banche ed enti pubblici attraverso la pubblicazione delle nuove Linee Guida per “Le implicazioni degli standard SEPA sull’Ordinativo Informatico Locale” del CNIPA e con l’apposita Circolare dell’ABI a tutte le associate.

La Pubblica amministrazione, oltre ad ottenerne benefici, può offrire un grande contributo al progetto considerando che i pagamenti pubblici costituiscono una componente elevata di quelli complessivi. Ad esempio, nel nostro Paese nell’ultimo triennio la sola Tesoreria statale ha emesso 45 milioni di bonifici l’anno, il 13% del totale.

Più in generale, con il «Progetto SEPA» ogni cittadino può accedere al proprio conto bancario indipendentemente dal Paese in cui è situato il suo prestatore di servizi di pagamento, così da poter disporre operazioni di pagamento e di incasso verso qualsiasi conto corrente. La graduale abolizione delle barriere dei pagamenti elettronici tra Paesi europei favorirà un ulteriore incremento della concorrenza con vantaggi, per famiglie, imprese e, più in generale, per l’intera economia europea, valutati in 20 miliardi di € l’anno per i prossimi sei anni. Ma anche una maggiore innovazione e competitività, con effetti positivi sui consumi, produzione e investimenti.

FONTE: CNIPA

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