I Cantieri della PA digitale a FORUM PA 2016
Cinque dei dieci tavoli di lavoro previsti dal progetto targato FPA troveranno un momento importante di ascolto e confronto a
FORUM PA 2016. In
quest’occasione il lavoro dei tavoli si rivolgerà ad una community più ampia,
al fine di definire le raccomandazioni per una PA digitale che FPA si propone
di mettere all’attenzione dei decisori politici
13 Maggio 2016
Antonio Veraldi, direttore marketing strategico FPA e Alessandro Longo, direttore responsabile
L’amministrazione
pubblica italiana può cambiare davvero solo se mettiamo a sistema le azioni e
conoscenze di tutti gli attori del sistema. E per questo fine bisogna creare i
primi “manuali d’uso” del cambiamento: scendendo nel dettaglio più fine dei passi
necessari per fare la vera trasformazione della PA grazie alla straordinaria
leva del digitale.
I primi mesi dell’iniziativa di FPA i Cantieri della PA digitale hanno
confermato che è questa la partita da giocare. E hanno evidenziato anche i
primi e più urgenti punti su cui è importante porre l’attenzione per accelerare
un processo di trasformazione che in Italia non è mai veloce come si vorrebbe
(e dovrebbe).
In generale sembra difettare ancora una governance di dettaglio per far
marciare tutta l’Italia nella direzione giusta nel minor tempo possibile.
Questo è quanto risulta dal dibattito in corso, negli incontri di persona sugli
articoli dell’iniziativa editoriale, che sono i due elementi costitutivi del progetto Cantieri. In questi mesi del 2016, sono
partiti tutti i dieci canali che analizzano ciascuno un diverso tema della
trasformazione digitale della PA. Ognuno di loro ha prodotto due newsletter al
mese [
per iscriversi alle newsletter], per un totale di
un centinaio di articoli mensili, a cui si sommano due iniziative speciali sui
temi del nuovo Cad e dello Spid, dove abbiamo raccolto i contributi di tutti i
protagonisti del settore. Sono esponenti della PA centrale e locale, del mondo
dell’accademia, dell’industria e vari esperti indipendenti a popolare il
dibattito sia sulla testata sia- in consesso più ristretto- negli incontri di
persona.
Di questi ultimi sono partiti cinque dei dieci cantieri previsti e ci accompagneranno tutto l’anno, trovando un momento importante di ascolto e confronto a FORUM PA 2016. In quest’occasione il lavoro dei tavoli si rivolgerà ad una community più ampia, al fine di definire le raccomandazioni per una PA digitale che FPA si propone di mettere all’attenzione dei decisori politici.
Per chi fosse interessato a contribuire può trovare maggiori informazioni qui.
Proviamo ora a passare in rassegna, in modo sintetico, quali punti sono già
emersi in questi primi mesi di lavoro, per ciascun Cantiere.
Infrastruttura digitale
Sul sito i contributi hanno evidenziato il forte sforzo delle Regioni nella
messa a sistema di un vero progetto coordinato di Agenda digitale, coinvolgendo
vari referenti sul territorio. Al momento sono avanti però solo i progetti di
banda ultra larga, mentre si sente l’assenza di un coordinamento centrale
effettivo per il progetto di razionalizzazione dei datacenter e delle
infrastrutture ICT (su cui poche regioni stanno facendo passi avanti sostanziali).
Sicurezza digitale
Necessità di condividere le informazioni, di razionalizzare le risorse
informatiche della PA, migliorare il dialogo pubblico-privato e in generale
sviluppare una vera consapevolezza digitale a tutti i livelli
dell’amministrazione digitale. Su tutto, mettere in piedi una governance più
solida dal centro alla periferia. Sono i temi emersi sul sito e negli incontri
del Cantiere.
Il tavolo di
Sicurezza digitale si incontrerà a FORUM PA 2016 la mattina del 25
maggio. Per saperne di più e candidarsi per prendere parte ai lavori qui.
Scuola digitale
Il Piano Nazionale Scuola Digitale connota completamente il dibattito e gli
interventi, in maggioranza, riconoscono la bontà e l’ambizione dell’impianto,
ma ne discutono le modalità di applicazione e di accompagnamento, oltre che
evidenziare le necessità di cambiamento culturale che richiedono un’apertura e
una partecipazione attiva di dirigenti e insegnanti.
Se quindi si approfondiscono i temi via via introdotti dal PNSD, dagli atelier
alla nuova figura dell’animatore digitale, con il corredo di racconti di
esperienze, la discussione verte soprattutto sulla frammentazione del piano
formativo, e sull’efficacia della governance che è stata definita.
Il tavolo di Scuola digitale si incontrerà a FORUM PA 2016 il pomeriggio del 26
maggio. Per saperne di più e candidarsi per prendere parte ai lavori qui.
Sanità digitale
Anche in quest’area si sono avuti molti racconti di esperienze, dalla
telemedicina alle procedure amministrative all’uso degli open data, mentre la
discussione di è sviluppata intorno alle criticità di attuazione dei principali
programmi di carattere nazionale, dal Fascicolo Sanitario Elettronico alla
ricetta elettronica, con una valutazione d’insieme nel quadro del Patto della
Sanità Digitale, la cui attuazione non sta rispettando i piani originari.
Il tavolo di Sanità digitale si incontrerà a FORUM PA 2016 il pomeriggio del 25 maggio. Per saperne di più e candidarsi per prendere parte ai lavori qui.
Procurement dell’innovazione
Nella PA ciò che manca è un’attività di management, che se realizzata
richiederebbe un cambiamento organizzativo. Sono quattro i punti su cui bisogna
lavorare:
digitalizzazione dei processi, norme più snelle che agevolino l’acquisto di
innovazione e non ne rallentino invece i tempi, formazione per i dipendenti
pubblici e una ripensamento dell’organizzazione interna.
Il tavolo di Procurement dell’innovazione si incontrerà a FORUM PA 2016 il pomeriggio del 26
maggio. Per saperne di più e candidarsi per prendere parte ai lavori qui.
Documenti digitali
Il dibattito, molto ampio, ha sviscerato i numerosi punti di luce e di ombra
del Cad, il difficile addio alla carta nello sviluppo dei piani di
conservazione. Si apre adesso il processo di adeguamento alle grosse novità del
regolamento europeo Eidas in ambito della normativa sulle firme.
Pagamenti digitali
Il sito, tra l’altro, accompagna la discussione degli addetti ai lavori nel
processo di maturazione del Nodo Pagamenti (PagoPA). L’adesione alla
piattaforma procede, ma emergono anche le sfide. Per esempio è necessario che
ciascun Ente integri la piattaforma nazionale con il back proprio office, non
sempre supportato da adeguati sistemi informativi.
Cittadinanza digitale
Il dibattito è stato molto influenzato dagli eventi che hanno scandito questi
mesi, dal decreto attuativo del nuovo Cad all’avvio di Spid, facendo emergere le
diverse criticità normative da superare e problemi e opportunità sia del
programma Spid sia del modello strategico dell’Ict della PA di cui è parte
importante. Questo ha spinto anche allo sviluppo di approfondimenti e
narrazioni sulle pratiche della cittadinanza digitale che si stanno comunque
realizzando in diversi territori e che costituiscono un prezioso patrimonio da
valorizzare.
Il tavolo di Cittadinanza digitale si incontrerà a FORUM PA 2016 la mattina del 26
maggio. Per saperne di più e candidarsi per prendere parte ai lavoriqui.
Giustizia digitale
Sono diverse le scadenze che riguardano il processo telematico in questo 2016.
Entro luglio il PAT, Processo amministrativo telematico sarà a regime e questo
comporterà diversi cambiamenti nelle PA. I diversi contributi hanno messo in
luce come il PCT e il PAT sembrino più una trasformazione dell’attività
“segretariale dell’avvocatura” che una vera e propria riforma del sistema
giudiziario. Riforme che sembrano calate dall’alto, senza le adeguate risorse
umane e revisione delle procedure, a cui si aggiunge l’assenza di
una cultura dell’organizzazione e della cooperazione tra tutti gli attori del
processo: magistrati, avvocati, cancellieri, consulenti tecnici, periti,
pubbliche amministrazioni. Molto critica è anche la dotazione hardware
degli uffici giudiziari.
Data management
Nell’ultimo periodo abbiamo assistito a un proliferare di apertura di portali
open data nella amministrazioni. Parallelamente, si susseguono le esperienze
“dal basso”, delle comunità di appassionati, cittadini, studenti. Di contro,
rimane ancora una sostanziale stasi nell’opera di coordinamento centrale, con
un’Agenda Nazionale ancora ferma all’edizione 2014, e una politica di apertura
ancora poco orientata allo sviluppo di opportunità economiche.
Anche sul fronte Big Data c’è molto fermento, e l’attenzione di Istat e di
molte amministrazioni centrali testimonia di come questo tema stia passando
dalla fase di sperimentazione a quella più matura dove passa l’analisi dei
fenomeni socio-economici e la programmazione degli interventi.
> PA digitale, al bando le mezze misure: il punto a FORUM PA 2016