Reggio Emilia tutta in banda larga
Il Comune ha annunciato un piano per l’estensione entro pochi mesi del servizio di connessione ad alta velocità nell’intero territorio cittadino, frazioni comprese. Alcuni interventi saranno realizzati grazie a un accordo con la Regione, Lepida SpA e fornitori privati di connettività
15 Ottobre 2010
Redazione FORUM PA
Il Comune ha annunciato un piano per l’estensione entro pochi mesi del servizio di connessione ad alta velocità nell’intero territorio cittadino, frazioni comprese. Alcuni interventi saranno realizzati grazie a un accordo con la Regione, Lepida SpA e fornitori privati di connettività
Dopo l’introduzione di servizi come la navigazione wi-fi gratuita in vari luoghi pubblici, i corsi per il superamento del digital divide sul piano culturale, anagrafico e informatico (anche con la realizzazione di corsi tenuti dai ragazzi volontari di Leva giovani) e le gare pubbliche senza carta, il Comune di Reggio Emilia realizza ora la copertura totale del proprio territorio con la rete “banda larga”.
Reggio diviene così prima città in Emilia-Romagna, e molto probabilmente in Italia, con una copertura al 100%. I benefici di questa nuova azione, nell’ambito delle Politiche per l’Innovazione dell’Amministrazione comunale identificate con logo Reggio digitale, saranno rilevanti per tutti i cittadini, per le imprese e gli operatori economici, per la qualità e l’efficienza dei servizi amministrativi, per quelle Ville (frazioni) del territorio comunale non ancora completamente raggiunte.
Il piano di estensione della rete è stato presentato dal sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio e dall’assessore a Sviluppo economico e innovazione Graziano Grasselli, insieme ai rappresentanti dei diversi partner dell’operazione: Alessandro De Sanctis, Public Sector per il Centro Nord di Telecom Italia, Alessandro Costa, Network Development del Nord Est di Telecom Italia, Gabriele Falciasecca, presidente di Lepida e Piero Cornaglia, direttore Sistemi Informativi di Iren.
Una scommessa decisiva
La banda larga – è emerso nell’incontro con la stampa – non è considerata dalle attuali normative come un “servizio telefonico universale” e gli enti locali non hanno delega in materia di telecomunicazioni. L’accesso alle nuove tecnologie tuttavia si configura sempre più come un diritto che dovrebbe essere garantito a ogni cittadino, poiché l’esclusione dalle reti informatiche e dai canali internet diviene oggi fonte di nuove forme di discriminazione sociale ed economica.
Da qui, l’impegno dell’Amministrazione comunale che, in collaborazione con Iren (che ha messo a disposizione le proprie infrastrutture), ha avviato negli ultimi anni diverse iniziative per ridurre il digital divide sul territorio comunale. Grazie all’azione del Comune di Reggio, che si è fatto promotore della connettività dei propri cittadini e ha preso una serie di accordi (sia formali che informali) con diversi operatori di telecomunicazioni, quali Telecom, OpenSky, Ngi e BT Enia, a partire dalle prossime settimane inizierà il potenziamento della banda larga secondo modalità diverse a seconda delle zone.
“La banda larga significa maggior competitività, lavoro, crescita del territorio – ha detto il sindaco Graziano Delrio presentando il programma di estensione – Con questi interventi creiamo quindi nuove opportunità per i cittadini e le imprese. E non si tratta di interventi isolati, ma di azioni che stanno dentro a una più ampia politica per Reggio digitale, che comprende iniziative di semplificazione come le gare senza carta, il wi-fi gratuito nei luoghi pubblici, la riduzione del digital divide culturale e anagrafico con i progetti di alfabetizzazione digitale degli anziani realizzati dai ragazzi della Leva giovani”.
Con queste misure nel giro di un anno il territorio comunale passerà quindi da una disponibilità della banda larga, attualmente stimata intorno al 95%, a una copertura pressoché integrale. Questo significherà eliminare il digital divide presente sul territorio in termini di opportunità di accesso alle reti e di dare impulso allo sviluppo dell’economica locale.
FONTE: Comune di Reggio Emilia