#RivoluzionePA è possibile, e lo abbiamo dimostrato tutti insieme a #FPA14
Oltre i numeri di grande rilievo, oltre i comunicati e l’attenzione della stampa, sono le sensazioni quelle che hanno contraddistinto questa edizione della Manifestazione. Le sensazioni, diffuse e condivise, che cambiare si può ora e subito, che cambiare è utile perché una nuova PA diventa un fattore di sviluppo del paese e di miglioramento della qualità della vita. Che cambiare si deve, e si deve farlo tutti insieme.
30 Maggio 2014
Gianni Dominici
Oltre i numeri di grande rilievo, oltre i comunicati e l’attenzione della stampa, sono le sensazioni quelle che hanno contraddistinto questa edizione della Manifestazione. Le sensazioni, diffuse e condivise, che cambiare si può ora e subito, che cambiare è utile perché una nuova PA diventa un fattore di sviluppo del paese e di miglioramento della qualità della vita. Che cambiare si deve, e si deve farlo tutti insieme.
Lo ha reso evidente, per prima, il ministro Madia dimostrandoci di saper ascoltare e che questo governo vuole andare avanti, veloce, ma lo vuole fare promuovendo la partecipazione e la collaborazione.
Il fatto che un ministro sia in ascolto di cittadini qualunque come me e’ gia’ un segno impotante di cambiamento @Forum_PA
— Collaboriamo (@Collaboriamo) 27 Maggio 2014
Lo hanno dimostrato le migliaia di persone che hanno lavorato insieme in convegni, tavoli, laboratori, quelli che ci hanno seguito tramite twitter o grazie allo streaming. Non c’era rassegnazione, non c’era disillusione o rabbia ma la consapevolezza che la differenza la facciamo se lavoriamo tutti insieme. Fino ad oggi, infatti, non sono mancate le idee, o i progetti e le soluzioni è mancata la capacità di fare squadra. E, finalmente, aver raggiunto questa consapevolezza ha liberato energia vitale, ha delineato un progetto condiviso da raggiungere tutti insieme.
In diverse occasioni, nell’ambito di #FPA14, ho citato una frase che il presidente Obama ha usato in un mesaggio alla nazione: “non possiamo affrontare il futuro con una pubblica amministrazione del passato”. Insieme, dobbiamo costruire la PA del futuro, capace di essere soggetto abilitante di inziative e proposte. Una PA espressione di uno stato che deve essere partner di cittadini e di imprese. Che deve dare spazio e supporto a nuove forme di cittadinanza attiva attraverso gli open data, attraverso le inziative di condivisione di beni e servizi, attraverso i metodi di co-design dei servizi.
In questo contesto, il processo da noi avviato con FoGG (Future of Government Group) ha trovato terreno fertile per nuove idee e proposte. In questi tre giorni abbiamo raccolto contributi e lavorato su un documento di lavoro che oggi sarà consegnato al governo tramite rivoluzione@governo.it. Abbiamo deciso di essere una delle oltre 23.000 voci che si sono già espresse per mail, sicuri, insieme a tutti gli altri, di essere ascoltati.
– Il documento di scenario “Lo stato partner. Proposta per un’integrazione alla riforma della PA“, con il contributo del Future of Government – FoGG.
Contenuti del dossier
Riforma PA
(art.118 reloaded) La Riforma del terzo settore non può prescindere dalla #RivoluzionePA
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Tutti d’accordo: l’economia collaborativa è anche affare della PA. Atti da “Twist and Share” #FPA14
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11 Giugno 2014
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Stato partner. Proposta del Future of Goverment Group al ministro Madia per la #RivoluzionePA
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30 Maggio 2014
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Future of Government Group (FoGG): i componenti del gruppo di lavoro sullo stato partner
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30 Maggio 2014
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Lo Stato come partner: una proposta rivoluzionaria per il Ministro Madia
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30 Maggio 2014
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#CoCoPA – Coinvolgere cittadini, cocreare soluzioni: on line video e atti degli interventi
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A che serve la PA? La Riforma non basta, vogliamo la vera rivoluzione*
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8 Maggio 2014