Fondi europei 2014-2020, la gestione sinergica Stato-Regioni in due obiettivi tematici
L’accordo di Partenariato Italia 2014-2020 è stato approvato dalla Commissione Europea il 29 ottobre 2014, e in esso è stato dato rilievo alla necessità di investire, fra gli altri, in due ambiti: l’Obiettivo Tematico relativo alla capacità istituzionale delle amministrazioni e l’Obiettivo Tematico inerente i temi dell’Agenda Digitale
14 Giugno 2016
Antonello Pellegrino, Direttore generale degli affari generali e della società dell'informazione, Autonoma della Sardegna – Rappresentante regionale presso il Comitato di Pilotaggio OT11-OT2
Uno dei temi di rilievo che riguardano il quadro dei Fondi Europei 2014-2020 è la programmazione e spendita armonizzata delle risorse. In termini semplici, occorre evitare che i due livelli di allocazione finanziaria, quello nazionale (Programma Operativo Nazionale, PON) e quello territoriale (Programmi Operativi Regionali, POR) procedano disallineati causandone un utilizzo non ottimale.
Senza addentrarci nella disamina dei singoli fondi (per i quali si rinvia, su base generale, a siti come questo ) e della loro articolazione nei due livelli prima citati, si vuole porre l’attenzione su uno snodo di particolare rilievo per l’evoluzione della Pubblica Amministrazione italiana. Su questo tema sia lo Stato che le Regioni e Province Autonome hanno focalizzato ben precisi punti di intervento. È ampiamente condivisa, infatti, la necessità di sviluppare nuovi modelli di gestione dei processi tecnico-amministrativi pubblici che vadano oltre la logica e la prassi dei procedimenti, stimolando e supportando lo sviluppo di una piena e consapevole cittadinanza digitale. Un obbligo imprescindibile, più che una scelta, dato il valore dell’indice DESI [1] (Digital Economy and Society Index) che vede ancora, nel 2016, l’Italia fra le ultime posizioni a livello europeo. Lo sviluppo digitale della Pubblica Amministrazione può e deve giocare un ruolo importante in questa sfida.
Fonte: https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/desi
L’accordo di Partenariato Italia 2014-2020 è stato approvato dalla Commissione Europea il 29 ottobre 2014, e in esso è stato dato rilievo alla necessità di investire, fra gli altri, in due ambiti: l’Obiettivo Tematico OT11 (relativo alla capacità istituzionale delle amministrazioni) e l’Obiettivo Tematico OT2 (inerente i temi dell’Agenda Digitale). Il presidio della strategia complessiva in termini unitari è stato individuato nella Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica. Presso di essa è stato istituito un organo collegiale, il Comitato di Pilotaggio per il coordinamento degli interventi OT11 e OT2, allo scopo di assicurare la visione unitaria della strategia e la coerenza con i processi di riforma della P. A.. Esso ha il compito di favorire l’integrazione dei livelli di programmazione lungo due dimensioni: fra gli obiettivi OT 11 e OT 2, e tra le Amministrazioni centrali, regionali e locali, su tematiche comuni per metodologia, contenuti e diffusione/formazione. Istituito con decreto del Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 24 febbraio 2015, è presieduto dal Capo Dipartimento della Funzione Pubblica e ne fanno parte le amministrazioni con funzioni di coordinamento dei Fondi strutturali, le amministrazioni centrali responsabili della gestione di Programmi Operativi che prevedono interventi nell’ambito dell’OT11 e dell’OT2 per la componente di agenda digitale, AGID, le Regioni con rappresentanti delle tre tipologie (più sviluppate, meno sviluppate e in transizione). Vi partecipa inoltre la Commissione europea (Direzione Generale della Politica regionale e urbana e Direzione Generale occupazione, affari sociali e inclusione) e, per specifiche esigenze, rappresentanti di altre amministrazioni che concorrono all’attuazione di politiche finanziate nell’ambito dell’OT11 e dell’OT2, portatori d’interesse, ed esperti nei temi oggetto di analisi.
Fra le tematiche di rilievo sono stati individuati nove ambiti (altri se ne stanno aggiungendo) definiti Aree di Lavoro Comune, di primo interesse. Si riporta di seguito l’esito di una rilevazione a livello CISIS [2], rappresentativa della maggior parte delle regioni e Province Autonome, che evidenzia come questi temi siano stati oggetto di attenzione anche a livello territoriale, nelle singole programmazioni. Da notare che i primi tre ambiti per numero di amministrazioni interessate riguardano direttamente il rapporto con cittadini e imprese: Servizi online; Data e Open data Management, Riduzione oneri e Semplificazione.
Interessante anche un esame delle tipologie di fondi POR presenti nelle programmazioni territoriali in relazione a questi nove ambiti tematici individuati nel Comitato di Pilotaggio OT11-OT2. A parte alcuni casi di ricorso ad altra tipologia di risorse (ad esempio fondi di bilancio locale, accordi di programma quadro, …) la grande maggioranza degli interventi da realizzare entro il quadro di programmazione 2014-2020 afferisce al Fondo Sociale Europeo (FSE) e al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Di seguito un diagramma con il numero di Regioni/Province Autonome che hanno previsto investimenti tramite fondi europei sulle singole tematiche, per tipologia.
In definitiva è in atto uno sforzo di armonizzazione e sinergia fra i vari livelli della P.A., di cui la visione unitaria sugli obiettivi OT11 e OT2 è un esempio, con lo scopo di ottimizzare uso e spendita delle risorse disponibili, cui le Regioni e Province Autonome contribuiscono in termini di rappresentanza unitaria secondo i livelli di articolazione coi quali la governance interregionale si è organizzata [approfondimento].
[1] Il DESI è un indice composito che riassume indicatori rilevanti sullo stato della digitalizzazione in Europa e sull’evoluzione dei singoli stati membri in termini di competitività digitale.
[2] Centro Interregionale per i Sistemi Informatici, Geografici e Statistici