Politecnico di Milano: il sistema di regia e di governo dell’appalto di Global Service
Un articolo di Cinzia Talamo e Francesco Vitola estratto dalla Rivista "FMI – Facility Management Italia".
30 Novembre 2010
Cinzia Talamo, Francesco Vitola
Un articolo di Cinzia Talamo e Francesco Vitola estratto dalla Rivista "FMI – Facility Management Italia".
Il Global Service è la forma contrattuale e processuale più complessa per l’esternalizzazione dei servizi di gestione dei patrimoni immobiliari e urbani: può rappresentare al contempo un rischio e un’opportunità. Il comittente può essere in grado di adottarlo, impostarlo e gestirlo solo se è consapevole di questa complessità e se è sufficientemente dotato e maturo per esercitare due funzioni-chiave che – soprattutto in ambito pubblico – non è mai istituzionalmente ed ”eticamente” possibile delegare: la programmazione e il controllo dell’appalto, dei servizi esternalizzati e dei livelli di qualità da garantire.
L’esperienza del Politecnico di Milano – pur non essendo ancora entrata nella fase esecutiva di attuazione dell’appalto (la gara è oggi ancora in fase di aggiudicazione) – rappresenta già di fatto una best practice nel panorama delle esperienze settoriali delle PA: per la chiara volontà e l’indubbia capacità del committente pubblico di esercitare una forte e consapevole azione di governo e di regia, per il significativo livello di innovazione delle metodologie e delle strumentazioni tecnico-procedurali-gestionali di gara approntate e per la sfida di fatto lanciata al mondo delle imprese in termini di progettualità e qualità.
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