La Stockholm Challenge: non solo un premio ma un’occasione per tessere reti e scambiarsi idee
Partita nel 1993 con il nome di Bangemann Challenge, la Stockholm Challenge è un’importante competizione, promossa dallo svedese Royal Institute of Technology, che chiama a confrontarsi progetti provenienti da tutto il mondo con la caratteristica comune di essere basati sull’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT). L’edizione di quest’anno vede 145 progetti finalisti, suddivisi in sei categorie (cultura, sviluppo economico, istruzione, ambiente, salute, pubblica amministrazione) per ognuna delle quali verrà eletto un vincitore a cui verrà assegnato un premio di 5.000 euro. Ma non è tutto qui.
20 Maggio 2008
Letizia Pica
Partita nel 1993 con il nome di Bangemann Challenge, la Stockholm Challenge è un’importante competizione, promossa dallo svedese Royal Institute of Technology, che chiama a confrontarsi progetti provenienti da tutto il mondo con la caratteristica comune di essere basati sull’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT). L’edizione di quest’anno vede 145 progetti finalisti, suddivisi in sei categorie (cultura, sviluppo economico, istruzione, ambiente, salute, pubblica amministrazione) per ognuna delle quali verrà eletto un vincitore a cui verrà assegnato un premio di 5.000 euro. Ma non è tutto qui.
Se è vero che quello che conta non è soltanto vincere ma mettersi in gioco, sotto la corona svedese questa massima sembra essere l’assunto di partenza dell’intera competizione. “Un premio, un evento, una community” è, infatti, lo slogan dell’iniziativa il cui obiettivo dichiarato è quello di creare una comunità di energie, capacità e spinte in grado di creare una vera imprenditoria sociale, i cui attori siano consapevoli e motivati a utilizzare gli strumenti delle ICT per incidere positivamente sul tessuto sociale, economico ed ambientale della realtà in cui operano.
La Stockholm Challenge offre gratuitamente a tutti i finalisti la possibilità di partecipare ad una settimana di workshop, conferenze ed “eventi sociali” in cuianalizzare le possibilità di costituire comunità di pratica e reti, sia cibernetiche che intellettuali. Nella società della conoscenza questa competizione si propone come una banca di idee realizzabili e replicabili che si alimenta attraverso un database dei vari expertise (per expertise si intende l’insieme delle capacità pratiche e cognitive) che si concentrano in occasione di questo premio.
Tra i 145 progetti finalisti ben 17 provengono dall’India che presenta 6 iniziative nella categoria della pubblica amministrazione e altrettante in quella dello sviluppo economico; seguono Regno Unito e Stati Uniti rispettivamente con 13 e 11 progetti; quindi l’Italia a quota 9, con 5 progetti presentati nella categoria istruzione.
I premi verranno consegnati il 22 maggio, giornata conclusiva della settimana svedese (iniziata il 19 maggio) dedicata alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e alle nuove, e internazionali, intelligenze connettive.