Open data anche in Lombardia
E’ on line il portale open Data di Regione Lombardia. Messo a punto da Lombardia Informatica, utilizza la stessa piattaforma digitale americana e lo stesso format di quello del Governo degli Stati Uniti. Milioni di dati posseduti dalla pubblica amministrazione messi a disposizione di cittadini, imprese e sviluppatori di App.
26 Marzo 2012
Redazione FORUM PA
E’ on line il portale open Data di Regione Lombardia. Messo a punto da Lombardia Informatica, utilizza la stessa piattaforma digitale americana e lo stesso format di quello del Governo degli Stati Uniti. Milioni di dati posseduti dalla pubblica amministrazione messi a disposizione di cittadini, imprese e sviluppatori di App.
Il nuovo servizio è stato illustrato la settimana scorsa dal presidente Roberto Formigoni e dall’assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari, insieme agli esponenti di realtà che hanno collaborato alla realizzazione dell’opera: il rettore del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone; il direttore di Confindustria Digitale, Federico Barilli; il presidente della Commissione nazionale ICT di Confcommercio, Giorgio Rapari, e il Chief Technology Officer EXPO Spa, Valerio Zingarelli. Il portale ha già al suo interno 20 data-set ed arriverà a contenerne a breve 138 riguardanti i più vari settori di interesse, dalla sanità allo sport, dalla scuola al turismo.
"Un grande passo avanti nella democrazia digitale" per il presidente Formigoni; "una grande operazione trasparenza a vantaggio dei cittadini" per l’assessore Maccari.
I DATA SET – Rappresentano il cuore del sistema, i ‘cassetti’ dell’immenso archivio dal quale accedere alle informazioni. Oggi sono 20 quelli già disponibili (pagamento del bollo auto, impianti sportivi, biblioteche comunali, musei, fiere, piste da sci, scuole, agriturismi, rifugi montani, architetture, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, consultori pubblici, comunità per minori, Istituti di riabilitazione extraospedaliera, RSA e Centri diurni per anziani, Hospice e Comunità socio-sanitarie e Residenze sanitarie per disabili) ed entro breve diventeranno 138.
UN SITO PER TANTI USI – In concreto come semplificherà la vita l’Open Data? Lo ha illustrato lo stesso presidente spiegando che "servirà ai cittadini perché consente di trovare in modo molto rapido e molto semplice le informazioni di cui hanno bisogno. Sarà utile anche per le esigenze delle aziende, che potranno consultare i dati necessari per le loro attività d’impresa. Costituirà inoltre una grande occasione anche per gli sviluppatori di strumenti informatici, che potranno creare applicazioni in grado di semplificarci la vita". E la prima app è già disponibile: si chiama "In Lombardia" e da venerdì 30 marzo potrà essere scaricata gratuitamente dall’App Store di Apple ed installata su Ipad e Iphone, tra poco sarà disponibile anche la versione per Android. Suddivisa in macro-aree, costantemente aggiornata e geo-referenziata, offre indirizzi ed informazioni utili in merito al servizio che si sta cercando.
"Tutto quello che oggi presentiamo – hanno sintetizzato Formigoni e Maccari – è inserito nel più vasto piano dell’Agenda Digitale Lombarda, ovvero l’insieme di tutte le iniziative che Regione Lombardia, seguendo la strada indicata dall’Europa, sta mettendo in atto per orientare e sostenere la crescita della ricerca verso un futuro dove innovazione, semplificazione e digitalizzazione sono le leve fondamentali sia per raggiungere un cambiamento culturale nell’azione della Pubblica Amministrazione, sia per accrescere la competitività del tessuto economico". "Questo percorso – ha concluso Maccari – ci consentirà di rafforzare la trasparenza per i cittadini e per le imprese e di fornire loro dati in grado di avvicinarli a noi. L’obiettivo dunque è quello di fare di fare della Lombardia Digitale la ‘casa’ di tutte le realtà pubbliche della regione, con ricadute favorevoli sia per le imprese che per i cittadini.
L’Agenda Digitale Lombarda prevede entro il 2012 di aver cablato in banda larga tutto il territorio regionale, di superare il digital divide in particolare nelle scuole e tra gli anziani, di incrementare l’utilizzo della Centrale Regionale Acquisti, di portare nel 2015 la banda ultralarga a metà della popolazione lombarda.
Ecco alcuni numeri:
- BANDA LARGA 41 milioni di Regione Lombardia a fondo perduto per completare la banda larga in 707 comuni; 8500 km. i cavi già posati; 3000 km. la fibra ottica già posata; 300 i comuni in cui verrà completata la banda larga.
- SCUOLA E ANZIANI 200 gli istituti aderenti al programma Regione-Ufficio scolastico di sperimentazione a uso didattico; 2 milioni gli over 65 potenziali destinatari del programma di alfabetizzazione informatica degli anziani (Internet Saloon);
- BANDA ULTRA LARGA (BUL) 4,8 milioni i cittadini lombardi che nel 2015 potranno disporre della banda ultralarga. A Cremona è in atto una sperimentazione di servizi innovativi su BUL, in sinergia con primarie imprese dell’ICT ed Enti Locali. Cinque i fondamentali campi di applicazione: sanità digitale e telemedicina, sicurezza digitale, telelavoro, formazione continua, assistenza domiciliare.
- CENTRALE ACQUISTI 3392 gare gestite con l’apposita piattaforma digitale Sintel; 3 miliardi il valore delle gare finora gestite; 465 gli enti lombardi registrati; 7139 i fornitori accreditati, di cui 36 esteri e 4131 con sede in Lombardia; 30 la percentuale di Pubblica Amministrazione lombarda che usa Sintel (il 100% degli Enti sanitari regionali, il 100% delle Provincie e tutti i comuni sopra i 50.000 abitanti).
FONTE: Regione Lombardia