US: arriva Google Flu Trends per prevedere la diffusione delle epidemie
Dopo Google Health, lanciato lo scorso maggio, nei giorni scorsi è stato presentato Google Flu Trends, un sistema in grado di prevedere con un certo anticipo i picchi di influenza che si diffonderà, prossimamente, negli Stati Uniti. Ad occuparsi di questo aspetto negli States sono, già da tempo, i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), con base ad Atlanta, preposti al controllo delle malattie al fine della prevenzione.
2 Dicembre 2008
Dopo Google Health, lanciato lo scorso maggio, nei giorni scorsi è stato presentato Google Flu Trends, un sistema in grado di prevedere con un certo anticipo i picchi di influenza che si diffonderà, prossimamente, negli Stati Uniti. Ad occuparsi di questo aspetto negli States sono, già da tempo, i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), con base ad Atlanta, preposti al controllo delle malattie al fine della prevenzione. Il controllo avviene attraverso le segnalazioni provenienti da un campione significativo di medici sentinella dislocati sul territorio americano. Una procedura, però, che richiede alcuni giorni per poter elaborare previsioni corrette.
Google Flu Trends, al cui sviluppo hanno collaborato gli stessi esperti dei CDC, lavora, invece, in tempo reale e si basa sulle segnalazioni provenienti da chi utilizza il motore di ricerca per cercare termini legati all’influenza come per esempio "febbre alta", "tosse", "dolori muscolari", "termometro","rimedi contro il freddo".
Il funzionamento di Google Flu Trends si basa, infatti, sulla stretta relazione che esiste tra la frequenza delle ricerche che quotidianamente sono condotte sui sintomi influenzali e il numero di persone che, nei giorni immediatamente successivi a quelli in cui la ricerca è operata, effettivamente si ammalano. Inoltre, poiché Google è in grado di conoscere anche l’area nella quale una ricerca è operata, il sistema messo a punto dagli esperti è in grado di prevedere, con congruo anticipo, come la malattia si distribuirà a livello regionale.
Fonte: Partecipasalute