#FPA2015, la Smart City vale oltre 4 miliardi l’anno di risparmio
L’analisi dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, presentata al Convegno “L’innovazione digitale delle Utility per lo sviluppo delle Smart City” a FORUM PA 2015, ha evidenziato che nonostante il grande interesse al tema, in Italia non è ancora stato colto appieno il potenziale di queste soluzioni e il mercato risulta ancora limitato.
27 Maggio 2015
Redazione FORUM PA
L’analisi dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, presentata al Convegno “L’innovazione digitale delle Utility per lo sviluppo delle Smart City” a FORUM PA 2015, ha evidenziato che nonostante il grande interesse al tema, in Italia non è ancora stato colto appieno il potenziale di queste soluzioni e il mercato risulta ancora limitato.
Quasi il 50% dei comuni italiani con oltre 40.000 abitanti ha avviato negli ultimi 3 anni almeno un progetto Smart City basato su tecnologie Internet of Things e il 75% ha in programma iniziative per il 2015. Nonostante il grande interesse, però, in Italia non è ancora stato colto appieno il potenziale di queste soluzioni e il mercato risulta ancora limitato. Eppure, i benefici potenziali della Smart City sono molto rilevanti: un’adozione pervasiva di soluzioni per l’illuminazione intelligente, la gestione della mobilità e la raccolta rifiuti potrebbe far risparmiare complessivamente ogni anno in Italia 4,2 miliardi di euro e migliorare la vivibilità delle città, riducendo le emissioni per una quantità pari a 7,2 milioni di tonnellate di CO2 e risparmiando l’equivalente di quasi 5 giorni l’anno in termini di tempo speso da ogni utente in coda nel traffico oppure alla ricerca di un parcheggio libero.
Quale strada è quindi possibile percorrere per permettere la diffusione delle Smart City? Dalla ricerca dell’Osservatorio emergono diverse barriere allo sviluppo dell’Internet of Things in Italia: barriere economiche (costi elevati, difficoltà nella comprensione dei benefici, limitata capacità di spesa della PA), organizzative (change management e difficile coinvolgimento dei cittadini) e tecnologiche. Ma proprio l’innovazione digitale nelle utility può offrire la chiave per superarle. Un’occasione tutta italiana è rappresentata dallo Smart Metering gas: entro il 2018 infatti almeno il 60% dei contatori gas presenti nelle nostre case dovranno obbligatoriamente essere connessi, in modo da abilitare la telelettura e consentire di emettere le fatture sulla base dei consumi effettivi (e non più delle previsioni di consumo).
E’ quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano presentata al Convegno “L’innovazione digitale delle Utility per lo sviluppo delle Smart City” di FORUM PA 2015.
“L’occasione per lo sviluppo della Smart City in Italia può venire dalle sperimentazioni in chiave multi-applicativa dello Smart Metering Gas – spiega Angela Tumino, Responsabile della ricerca dell’Osservatorio Internet of Things – che rappresenta oggi un buon punto di partenza per realizzare la cosiddetta ‘Smart Urban Infrastructure’: un’infrastruttura di comunicazione condivisa che consente di abilitare altre applicazioni per la città intelligente, dalla verifica del riempimento dei cassonetti dei rifiuti al monitoraggio degli spazi verdi pubblici, dal monitoraggio del traffico alla gestione dei parcheggi, fino allo sviluppo di applicazioni B2c totalmente nuove”.
Partendo dallo Smart Metering gas, la roadmap verso la Smart City vede come pilastri fondamentali l’illuminazione intelligente, la gestione della mobilità e la raccolta rifiuti: l’indagine dell’Osservatorio Internet of Things sui progetti Smart City avviati dai comuni italiani con oltre 40.000 abitanti rivela come le amministrazioni locali puntino soprattutto sulla gestione della mobilità come ambito prioritario e sull’illuminazione intelligente come “ponte” verso altre applicazioni Internet of Things. Il 58% dei comuni ha già avviato progetti di gestione della mobilità per raccogliere e condividere informazioni relative al traffico, al trasporto pubblico e ai parcheggi disponibili. Il 52% ha avviato progetti di illuminazione intelligente che prevedono soluzioni IoT per regolare la luminosità con lampade telecontrollate, riducendo i consumi energetici di oltre il 40% e i costi di manutenzione del 25%. Anche se per il futuro, oltre a questi ambiti, si guarda anche a progetti di infotainment & servizi turistici (35%).
Fonte: Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano