Contro gli sprechi, una rete di buone pratiche: un caso di studio
Nel 2014 nasce la campagna Disponibile! lanciata a Spoleto da Cittadinanzattiva per denunciare lo spreco di beni e aree abbandonate, promuovere attività di riduzione di tali situazioni e sostenere la mobilitazione dei cittadini in questo ambito
16 Febbraio 2016
Elio Rosati, Cittadinanzattiva
Nell’ambito della riduzione
degli sprechi Cittadinanzattiva ha individuato nell’abbandono degli edifici e
degli spazi infrastrutturali o agricoli peri-urbani uno dei capitoli più
evidenti di comportamenti errati e dannosi e di spreco di risorse.
Nella gran parte dei Paesi di più antica industrializzazione vi è infatti una
enorme quantità di edifici inutilizzati e in Italia il fenomeno è aggravato
dalla scarsa lungimiranza di gran parte degli interventi pubblici e la notevole
quantità di edifici già inutili o sovradimensionati al momento della
costruzione.
Ci troviamo oggi di fronte a una grande varietà di beni inutilizzati: capannoni
industriali, uffici, case cantoniere, cascine, ferrovie, stazioni, ospedali,
centrali elettriche, abitazioni, strutture sportive, palestre, ecc..
Una abitazione su dieci in Italia risulta non utilizzata, più di 20mila le aree industriali dismesse in tutta Europa, 1700 le stazioni ferroviarie impresenziate nel nostro Paese. E ancora solo nel Veneto i capannoni industriali sfitti sono circa il 20% del totale; in Toscana, su un totale di 132 case cantoniere, 64 sono state trasferite alla Regione in attesa di una nuova destinazione; a Milano e Provincia l’11% degli uffici, pari ad una superficie di 1,3 milioni di metri quadri, sono vuoti.
Un patrimonio edilizio che aspetta di essere rivitalizzato. Tra i beni abbandonati v’è di tutto: dalle centrali elettriche ai teatri e ai cinema, dalle biblioteche agli alberghi, dalle ferrovie agli impianti sportivi, ed ancora parcheggi, ospedali, abitazioni, uffici, industrie, capannoni… E tutto in grandi quantità: milioni di ettari di terreni, decine di milioni di metri cubi che attendono una utilizzazione, un recupero, una nuova vita. È quanto si propone Cittadinanzattiva grazie al network “ Disponibile!”, una rete di buone pratiche già attive sul territorio nazionale per il riutilizzo di beni ed aree abbandonate . Nella pubblicazione “Disponibile!”, curata da Adriano Paolella, sono reperibili foto e storie di 37 esperienze civiche collaudate di riappropriazione di aree ed edifici abbandonati, riconvertiti a spazi e progetti per attività di interesse generale.
Tuttavia questi beni rappresentano per il nostro Paese il maggiore capitale materiale disponibile, un vero e proprio patrimonio, che si riduce nel suo valore man mano che va verso il degrado.
Il rinnovamento urbano o il restauro, condotti con investimenti pubblici, si possono applicare ad un numero ridotto di situazioni. Appare improbabile disporre di investimenti pubblici tanto elevati da riqualificare tutto il patrimonio esistente.
Invece un recupero intelligente e lungimirante è possibile grazie all’azione dei cittadini.
La creatività e l’impegno dell’intera comunità sono in grado di attivare un diffuso riuso dei beni inutilizzati con progetti semplici, economici, facilmente realizzabili, utili, piacevoli, per renderli finalmente disponibili!
Il panorama dei soggetti che operano in tale direzione è veramente enorme e molto variegato.
La capacità di iniziativa autonoma dei cittadini mostrata in questo ambito, a volte contro le amministrazioni, a volte con il loro favore e supporto, è un grande segnale di vitalità che va valorizzata, accompagnata dalle istituzioni, senza essere sottomessa ad un regime di controllo, ma alla sola garanzia di sicurezza e fruibilità dei beni da parte dei cittadini stessi.
Da qui l’idea di promuovere la campagna Disponibile! lanciata a Spoleto da Cittadinanzattiva nel 2014, in occasione della prima festa nazionale Spreko, per denunciare lo spreco di beni e aree abbandonate,promuovere attività di riduzione di tali situazioni e sostenere la mobilitazione dei cittadini in questo ambito.
A un anno dal lancio della campagna sono stati raggiunti diversi risultati, primo fra tutti l’approvazione dell’ articolo 24 della Legge n. 164/2014, che con un emendamento proposto da Cittadinanzattiva oggi estende la possibilità per i cittadini, singoli e associati, di proporre ai Comuni progetti volti non solo alla realizzazione di attività quali pulizia, abbellimento e manutenzione di aree del territorio, ma soprattutto al recupero e riuso di beni immobili e aree inutilizzate che potrebbero essere valorizzate grazie al contributo e alla cura dei cittadini, a beneficio dell’intera collettività e nello spirito dell’articolo 118, ultimo comma, della Costituzione; in secondo luogo la pubblicazione Disponibile! presentata a Spoleto nella seconda festa nazionale Spreko il 5 giugno 2015 che presenta foto e storie di 37 esperienze di riappropriazione di aree ed edifici abbandonati riconvertiti a spazi e progetti per attività di interesse generale; il nascente network Disponibile! che raggruppa i soggetti promotori di tali esperienze; una Mostra sul riuso; un Atelier di tesi presso la facoltà di architettura di Reggio Calabria .
I partner della Campagna Disponibile! sono Confederazione Italiana Agricoltori, Fondazione Etica ed Earth Day Italia.
Da segnalare inoltre un ebook a cura di Adriano Paolella: “Dal recupero degli sprechi un nuovo assetto insediativo”, e che Cittadinanzattiva ha siglato un Protocollo d’intesa con l’Agenzia del Demanio, Fondazione Patrimocio Comune di ANCI per l’avvio di un programma pilota finalizzato alla promozione, all’avvio ed all’attuazione di iniziative di collaborazione tra cittadini e Amministrazioni per il riuso di beni inutilizzati e spazi abbandonati. Insomma, insieme si può fare se ognuno di noi si rende “disponibile!”.