Ecco come la Provincia di Trento ha migliorato gli acquisti: standard e domanda aggregata - FPA

Ecco come la Provincia di Trento ha migliorato gli acquisti: standard e domanda aggregata

Home Riforma PA Procurement Pubblico Ecco come la Provincia di Trento ha migliorato gli acquisti: standard e domanda aggregata

Le procedure di gara bandite dall’Agenzia, a partire dal mese di gennaio 2016 sino al mese di settembre, sono pari a 154, cui corrisponde un valore complessivo che supera di i 155 milioni di euro. Con l’introduzione di tecnologie informatiche e strumenti innovativi per gli acquisti da parte degli Enti pubblici, sono stati acquistati beni e servizi per un ammontare pari ad oltre 51 milioni di Euro

1 Dicembre 2016

M

Mauro Gilmozzi, assessore alle infrastrutture e all'ambiente della Provincia autonoma di Trento

L’obiettivo normativo ormai imperante, tanto a livello nazionale quanto a livello locale, “Comprare meglio e spendere meno” è stato recentemente attuato dalla Provincia di Trento attraverso l’adozione di una nuova deliberazione in materia di acquisto di beni e servizi ad elevata standardizzabilità. Tale obiettivo non è certo nuovo per la Provincia di Trento; infatti, con l’assunzione della qualifica di soggetto aggregatore da parte dell’Agenzia per gli Appalti e Contratti, avvenuta nel corso del 2014, è continuato un deciso e chiaro percorso diretto a garantire l’accentramento della domanda e l’adozione di procedure di gara in forma aggregata.

In tale percorso volto a rendere più efficiente e trasparente l’utilizzo delle risorse pubbliche, già dal 2009 l’Agenzia per gli Appalti e Contratti svolge il ruolo di Centrale di Committenza curando l’espletamento delle procedure di gara a favore degli Enti del sistema pubblico provinciale e fornendo ai medesimi, altresì, strumenti e assistenza funzionali alla gestione dei propri acquisti.

Le procedure di gara bandite dall’Agenzia, a partire dal mese di gennaio 2016 sino al mese di settembre, sono pari a 154, cui corrisponde un valore complessivo che supera di i 155 milioni di euro.

Il ruolo dell’Agenzia per gli Appalti e Contratti è stato ulteriormente rafforzato con l’introduzione di tecnologie informatiche e strumenti innovativi per gli acquisti da parte degli Enti pubblici, quali le convenzioni e il Mercato elettronico della Provincia Autonoma di Trento (MEPAT). Tali strumenti sono gestiti dall’Agenzia e, inserendosi nel processo di razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi pubblici, hanno certamente favorito l’efficientamento del sistema di acquisto con evidenti ricadute positive anche in termini di risparmio di costi.

A tal proposito, basti pensare che sino ad oggi, con riferimento all’anno 2016, tramite il sistema informativo che supporta il Mercato Elettronico provinciale (MEPAT) e la gara telematica sono stati acquistati beni e servizi per un ammontare pari ad oltre cinquantuno milioni di Euro.

Nel sistema organizzativo sin qui esposto si inserisce, coerentemente, anche l’ultima deliberazione assunta dalla Provincia di Trento che, all’esito di una procedura di raccolta fabbisogni operata presso le strutture provinciali, gli Enti locali, le Scuole, le Residenze sanitarie ed assistenziali, le Agenzie e gli enti strumentali della medesima, ha individuato le categorie di beni e servizi che possono essere acquistati in forma aggregata per tutto il comparto pubblico dall’Agenzia provinciale per gli appalti, nonché i relativi strumenti di acquisto. L’individuazione di tali beni e servizi, qualificati come “beni e servizi ad elevata standardizzabilità”, è stata effettuata considerando, oltre al valore economico significativo su base annua fissato, seppure in termini indicativi, nell’importo di un milione di euro, anche gli impatti sul mercato locale delle piccole e medie imprese. Ciò in perfetta sintonia con il rinnovato quadro normativo nazionale che ha riservato particolare attenzione a tale tipologia di operatori economici. Infatti, al fine di favorire la partecipazione alle procedura di gara anche delle PMI, è stata imposta la suddivisione sulla base di lotti territoriali o di categoria di bene e servizio.

L’elaborazione dei dati raccolti ha consentito alla Provincia di Trento di associare a ciascuna categoria di beni e servizi individuati gli strumenti di acquisto ritenuti maggiormente idonei. In particolare, attraverso lo strumento della convenzione o dell’accordo quadro pluriennale, suddivisi anche in più lotti distinti per categoria di bene o servizio, saranno acquistati:

  • energia elettrica;
  • combustibili per riscaldamento;
  • carburanti di rete;
  • sale ed affini per la praticabilità invernale delle strade;
  • dispositivi per l’incontinenza e prodotti collegati;
  • attrezzature per la prevenzione ed il controllo della legionella;
  • servizi postali;
  • servizi di desktop e fleet management;
  • servizi di connettività;
  • servizi di posta elettronica e collaborazione in cloud.

Ed ancora, con convenzione o accordo quadro pluriennale, suddivisi in più lotti territoriali o per tipologia omogenea di enti fruitori, distinti per categoria di bene e servizio, saranno acquistati i beni e servizi di seguito indicati:

  • manutenzione immobili e impianti;
  • dispositivi di protezione individuale;
  • guardiania non armata;
  • guardiania armata;
  • servizi di pulizie;
  • servizi di ristorazione di interesse di APSP;
  • servizio di lava-nolo di interesse di APSP;
  • servizi sanitari di interesse APSS.

Infine, la convenzione o l’accordo quadro pluriennale, composto da uno o più lotti distinti per categoria di bene e servizio, sono stati previsti per l’acquisto di:

  • farmaci e vaccini;
  • stent;
  • defibrillatori;
  • pace maker;
  • aghi e siringhe;
  • servizi di gestione apparecchiature elettromedicali.

Per quanto riguarda la fissazione dei prezzi di riferimento dei beni e dei servizi di maggior impatto in termini di costo a carico della pubblica amministrazione, la Provincia di Trento ha stabilito che gli stessi saranno determinati sulla base dei risultati delle procedure di gara in forma aggregata, già indette o di prossima indizione, funzionali alla stipulazione della relativa convenzione.

Con riferimento, invece, ai beni ed ai servizi per i quali non è imminente la stipulazione della convenzione o dell’accordo quadro, la Provincia di Trento ha stabilito che, nelle more, siano pubblicati nuovi bandi di abilitazione al Mercato Elettronico della Provincia di Trento, qualora non già presenti, per garantire l’approvvigionamento da parte delle Amministrazioni del sistema pubblico provinciale. A tal proposito, particolare interesse assume la direttiva imposta dalla Provincia di Trento agli Enti del Sistema pubblico provinciale secondo cui per l’acquisizione di questi beni e servizi dovrà essere impiegato il criterio di selezione dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Ciò al fine di privilegiare, nella scelta degli elementi di valutazione dell’offerta, quelli che garantiscono le esigenze sociali, la tutela della salute e dell’ambiente, la promozione dello sviluppo sostenibile. Tale soluzione “intermedia” consentirà, a seguito dell’elaborazione dei dati che emergeranno, quali le caratteristiche essenziali delle prestazioni e dei prezzi offerti, di fissare i prezzi di riferimento dei beni e dei servizi che costituiranno anche prezzo massimo di aggiudicazione per le future procedure di gara aggiudicate all’offerta economicamente più vantaggiosa.

Quanto prescritto dalla Provincia di Trento persegue il chiaro scopo di mettere a gara grandi quantitativi per ottenere condizioni di maggior favore e, contestualmente, comprimere la spesa del settore pubblico contestualmente riducendo il numero di procedure di gara.

Da una prima analisi economica, gli uffici provinciali hanno stimato che il valore aggregato annuo per gli acquisti dei beni e servizi su indicati sarà pari ad oltre novantasette milioni di Euro. Il risparmio annuo atteso dall’aggregazione della domanda è stato, altresì, stimato tra il sei ed il dieci per cento pari, nella misura minima, a circa sei milioni di euro, così come emerge dalla tabella riassuntiva allegata.

Per quanto riguarda la razionalizzazione del numero delle procedure di gara necessarie per l’acquisizione dei beni e servizi in questione, basti pensare che con una sola procedura di gara, indetta per la stipulazione di una convenzione o di un accordo quadro, sarà possibile soddisfare l’esigenza di tutti gli Enti del comparto pubblico provinciale interessati.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!