Toscana, la diffusione di Spid opportunità per la cittadinanza digitale
A tre mesi dalla sua attivazione SPID è ormai una realtà che, lentamente, si sta diffondendo tra le PA e che sta conquistando la fiducia dei cittadini. Ecco come contribuire affinché il sistema decolli definitivamente: l’esempio della Regione Toscana
22 Giugno 2016
Grazia Ugolini, Direzione Generale Organizzazione e Sistemi Informativi, Regione Toscana
A tre mesi dalla sua attivazione SPID è ormai una realtà che, lentamente, si sta diffondendo tra le PA e che sta conquistando la fiducia dei cittadini. La riflessione che dobbiamo fare, come attori del sistema, è su come contribuire affinché il sistema decolli definitivamente .
Per non rischiare la perdita di “fiducia “ e lo “slancio” verso questa infrastruttura imprescindibile per lo sviluppo del digitale, due sono i fronti su cui dobbiamo operare :
- realizzazione di servizi innovativi;
- diffusione di credenziali SPID comunicando correttamente con i cittadini.
In Regione Toscana il tema della identificazione certa è sempre stato fondamentale tanto da essere gestito in modo infrastrutturale consentendo così alle PPAA di concentrarsi sullo sviluppo di servizi innovativi per il cittadino.
Servizi in cui l’esperienza digitale non fosse una mera riproposizione di un processo analogico ma, a partire dal suo “riconoscimento “ l’utente fosse posto al centro del servizio erogato.
Ecco dunque i nostri progetti come “Comunico” in cui abbiamo fin da subito creato un luogo in cui il cittadino potesse trovare tutte le sue comunicazioni con la PA, o IRIS, con il quale abbiamo pensato di dare al cittadino un punto unico in cui trovare le sue posizioni debitorie ed altri ancora basati sul concetto di “fascicolo del cittadino”.
Come può dunque SPID favorire l’evoluzione e la diffusione di questi servizi che vedono già il cittadino al centro della azione della PA?
A parte alcuni assessment tecnici su cui stiamo lavorando, il modello di integrazione “base“, in Spid, per i Service Provider è ormai definito. Possiamo dunque focalizzare la nostra attenzione su alcuni aspetti ancora non pienamente attuati di SPID. Pensiamo al tema delle persone giuridiche ed al sistema delle Attribute Authority (AA) e di come la loro piena attuazione potrà dare un impulso fondamentale nello sviluppo di servizi interoperabili in cui realizzare una vera semplificazione nei confronti degli utenti. Basti pensare al grado di complessità o alla eterogeneità dei metodi oggi adottati dalla PA nell’accettazione delle istanze on-line delle imprese.
Nei confronti delle persone giuridiche la PA è pronta ad aprire un confronto con AGID e gli IDP per attuare una semplificazione dei processi (rivedendo di fatto l’organizzazione dei sistemi informativi) a partire dal riconoscimento della persona giuridica a cui viene fornito un servizio.
Le regole tecniche per le AA sono state definite, adesso dobbiamo chiederci come PA di quali attributi siamo titolari e, nel caso, metterli a disposizione delle altre PA che agiscono come Service Provider. Fondamentale sarà l’apporto delle PPAA centrali, oltre che ad ANPR e al sistema delle Imprese e Professioni.
Con la distribuzione massiva della TS-CNS, di cui come amministrazione regionale siamo chiamati a gestire il ciclo di vita, abbiamo informato i cittadini della Toscana che con la carta avrebbero potuto acquisire una credenziale SPID per accedere a tutti i servizi, in piena sicurezza, anche con smartphone e tablet.
Di fatto abbiamo promosso SPID come un’opportunità offerta a tutti i cittadini toscani per esercitare il proprio diritto di “cittadinanza digitale” quale diritto riconosciuto ad accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione.
Quindi adesso dobbiamo solo dare modo ai nostri cittadini (900.000 hanno attivato la TS-CNS nel corso del 2016) di trovare postazioni (PC, TOTEM) presso le PPAA della Toscana in cui inserire la propria CNS e il pin ricevuto, per acquisire una credenziale SPID, di più facile utilizzo rispetto alla stessa CNS.
Per fare questo chiederemo agli IDP di attivare una collaborazione stabile ed efficace che ci consenta di gestire con successo la “user experience” dei cittadini “invitati e sollecitati” ad acquisire la credenziale per semplificare il loro rapporto con la pubblica amministrazione.
Un errore, una non corretta gestione di questo processo, rischia di vanificare gli sforzi di diffusione di SPID e far perdere al cittadino la fiducia sul fatto che la PA riesca a stare al passo con i tempi della digitalizzazione. Quindi anche su questo tema, come amministrazione, continueremo a fare la nostra parte ma contiamo sulla squadra certi che solo così SPID potrà avere un futuro.