Open Data Day, in Trentino focus sull’Europen Digital Single Market
Un grande laboratorio territoriale in cui le province di Trento e Bolzano proprio perché piccole e quindi vicine a tutti i passaggi della catena di produzione di valore dei dati possono trovare le strade migliori facendo sinergie per produrre crescita in ottica single digital market
26 Febbraio 2016
Francesca Gleria, Provincia autonoma di Trento - Progetto Open data in Trentino, Ivo Planoetscher - SIAG- Provincia autonoma di Bolzano - Portale Open Data Suedtirol/Alto Adige
Quest’anno gli Open Data Day ai confini nordorientali del Paese sono organizzati dalla Provincia autonoma di Bolzano, la Provincia autonoma di Trento, IDM suedtirol, FBK , SIAG e InfoTN a Bolzano. Assieme per costruire una roadmap allineata incontrando nello stesso spazio fisico tutti gli attori di questo processo di cambiamento in atto, per ragionare su come contribuire all’Europen Digital Single Market con le nostre imprese, università, centri di ricerca, pubbliche amministrazioni e community .
Il Progetto Open data in Trentino è attivo nella community OD nazionale dal 2013. Ha approcciato la sfida degli Open Data con particolare attenzione ai processi di cambiamento organizzativo nel sistema delle PA territoriali, come anche nei modelli di business e di interazione con le community del territorio. La piattaforma per dare corpo a tutto questo è http://dati.trentino.it/ il luogo nella rete in cui le idee prendono forma: dataset, metadati, formati, standard, licenze, titolarità, API, apps .. Non se ne parla, si fanno passo dopo passo.
Per territori di 500 mila abitanti con delle pubbliche amministrazioni attente, in entrambi i territori da anni i comuni operano in rete attraverso Consorzi nodi importanti di innovazione; con centri di ricerca importanti e con sistemi di imprese ICT vitali, il paradigma Open – ma direi Open/Big Data – inserisce linee di cambiamento e la possibilità di sviluppo di nuove modalità di collaborazione, lavoro, impresa, innovazione, servizi e quant’altro che ne fa dei veri e propri laboratori territoriali attorno a nuovi profili professionali e dove avviare un processo significa anche vederne chiaramente le criticità e gli sviluppi possibili.
Uno degli sviluppi possibili è evidente quando entriamo nel portale europeo . E’ chiaro che gli Open Data non hanno confini, richiamano a mercati globali, che pur parlando tante lingue sono capaci di capirsi perché hanno un obiettivo reale condiviso e quindi cercano vocabolari comuni.
Lunga premessa per dire che niente di più interessante in questa direzione è l’arrivo nella comunità open data dei colleghi altoatesini/sudtirolesi con il loro portale Open Data. La loro presenza e le loro specifiche competenze offrono continuamente lo spunto per prendere consapevolezza su cosa significhi la differenza delle lingue e l’importanza di trovare standard per potersi capire. Standard Europei, quindi, che guardano al mondo italiano e al mondo tedesco e con una esperienza di collaborazione che già da 20 anni supera il confine nazionale grazie al progetto GECT-Euregio.
Ecco perché quest’anno l’Open Data Day lo abbiamo fatto assieme: pensando a scenari extralocali attorno ai quali allineare tutti gli stakeholders dei nostri territori. Un grande laboratorio territoriale in cui le nostre due province proprio perché piccole e quindi vicine a tutti i passaggi della catena di produzione di valore dei dati possono trovare le strade migliori facendo sinergie per produrre crescita in ottica single digital market.
Il programma si concentra attorno a tre principali momenti. Dopo una presentazione dello stato degli Open Data nelle due province, chiederemo ad una decina di aziende che nei due territori da anni stanno lavorando riutilizzando dati della PA, cosa sia più importante ed utile rendere disponibile nei nostri cataloghi. Nel pomeriggio si presenterà l’acceleratore Odine che prevede ancora una serie di scadenze per le startup e quindi si raccoglieranno suggerimenti, criticità, idee per costruire roadmap allineate nei due territori grazie ai contributi di quanti hanno interesse e stanno già lavorando su questi temi: IDM suedtirol, Trentino sviluppo, Eurac, Muse, Consorzi dei comuni, associazioni di categoria, aziende sanitarie ragioneremo insieme ai dirigenti dei comuni, le strutture delle Province che hanno già aperto dati ed imprenditori.