L’Europa propone la tecnologia digitale per aumentare competitività e sviluppo.

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La Commissione ha presentato il mese scorso l’Agenda europea del digitale. Un programma ambizioso la cui attuazione dovrebbe dare un importante contributo alla crescita e diffondere i benefici derivanti dall’era digitale a tutte le fasce sociali.

9 Giugno 2010

Articolo FPA

La Commissione ha presentato il mese scorso l’Agenda europea del digitale. Un programma ambizioso la cui attuazione dovrebbe dare un importante contributo alla crescita e diffondere i benefici derivanti dall’era digitale a tutte le fasce sociali.

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Negli ultimi 15 anni le tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno già determinato la metà dell’aumento di produttività in Europa ed è probabile che questa tendenza sia sempre più marcata. Per questo l’Unione Europea all’interno della Strategia Europa 2020 ha dedicato il primo documento guida proprio alle tecnologie digitali: la Digital Agenda. Redatta da un’apposita commissione, l’Agenda indica sette aree prioritarie d’azione:

  • la creazione di un mercato unico del digitale;
  • una più estesa interoperabilità
  • una maggiore fiducia in internet e nella sua sicurezza
  • un accesso molto più veloce ad internet
  • investimenti più consistenti nel settore ricerca e sviluppo
  • un miglioramento dell’alfabetizzazione e dell’inclusione digitali
  • l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per sostenere le sfide che la società si trova ad affrontare come il cambiamento climatico e l’invecchiamento demografico.

"Dobbiamo porre gli interessi dei cittadini e delle aziende europee al centro della rivoluzione digitale – ha dichiarato Neelies Kroes, vicepresidente della Commissione responsabile dell’Agenda del digitale – in modo da sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la creazione di nuovi posti di lavoro, la sostenibilità e l’inclusione sociale. Per portare a pieno frutto il potenziale del futuro digitale europeo dobbiamo ottenere un totale sostegno da parte degli Stati membri, del settore ICT e di tutte le componenti economiche vitali".

I Sette obiettivi

1) Un nuovo mercato unico per sfruttare i benefici apportati dall’era digitale (accesso ai contenuti legittimi)

I cittadini dovrebbero poter usufruire di servizi commerciali e prodotti di intrattenimento culturale su base transnazionale. Ma i mercati dell’UE sono ancora segmentati da barriere che impediscono l’accesso a servizi di telecomunicazione e digitali e a contenuti offerti su scala europea. Il numero di brani musicali scaricati attualmente negli USA è quattro volte superiore rispetto all’UE, che presenta mercati frammentati caratterizzati da una mancanza di offerta legittima. La Commissione intende aprire l’accesso a contenuti legittimi in rete semplificando i meccanismi esistenti di liberatoria del diritto d’autore, rilascio transfrontaliero di licenze e gestione dei diritti. Altre azioni comprendono l’agevolazione dei pagamenti e della fatturazione elettronica nonché la semplificazione della risoluzione delle controversie in rete.

2) Migliorare la definizione e l’interoperabilità delle norme ICT

Per facilitare la creatività, l’aggregazione e l’innovazione da parte dei cittadini, abbiamo bisogno di prodotti e servizi ICT aperti e interoperabili.

3) Migliorare il tasso di fiducia e la sicurezza

I cittadini europei non faranno ricorso a tecnologie delle quali non si fidano — devono sentirsi a proprio agio e sicuri quando accedono a servizi online. Una risposta europea meglio coordinata ai ciberattacchi e norme più rigorose in merito alla protezione dei dati personali costituiscono parte della soluzione a questo problema. Potenzialmente, le azioni potrebbero anche obbligare i gestori di siti web a comunicare agli utenti eventuali violazioni della sicurezza che coinvolgono i loro dati personali.

4) Aumentare l’accesso a internet veloce e superveloce per i cittadini europei

L’obiettivo per il 2020 è di offrire l’accesso a internet a velocità pari o superiori a 30 Mbp a tutti i cittadini europei, nonché connessioni a 100 Mbp ed oltre alla metà delle famiglie europee. Oggi, solo l’1% dei cittadini UE ha accesso a reti ad alta velocità a fibra ottica, contro il 12% dei giapponesi e il 15% dei sudcoreani. L’internet superveloce è un requisito essenziale per una crescita economica forte, per la creazione di nuovi posti di lavoro e di prosperità, ma anche per garantire che i cittadini possano accedere ai contenuti e ai servizi che desiderano. La Commissione esplorerà, tra le altre cose, anche vari modi per attrarre finanziamenti destinati allo sviluppo delle reti a banda larga attraverso meccanismi di rafforzamento del credito e fornirà orientamenti su come incoraggiare gli investimenti nelle reti a fibra ottica.

5) Incrementare la ricerca di punta e l’innovazione nelle ICT

L’Europa deve investire di più nel settore R&S e deve facilitare il concretizzarsi sul mercato delle migliori idee prodotte in Europa. L’Agenda mira, tra l’altro, a incrementare gli investimenti privati con fondi regionali europei e ad aumentare i finanziamenti UE destinati alla ricerca così che l’Europa possa tenere il passo con i concorrenti e addirittura superarli. Gli investimenti UE nella ricerca ICT rappresentano meno della metà di quelli USA (37 miliardi di euro contro 88 miliardi, nel 2007).

6) Fornire a tutti i cittadini europei competenze digitali e servizi online accessibili

Oltre la metà dei cittadini europei (250 milioni) si collega ogni giorno a internet, ma un altro 30% non lo ha mai fatto. Tutti, vecchi e giovani e a prescindere dall’estrazione sociale, hanno diritto ad accedere alla conoscenza e alle competenze necessarie a far parte dell’era digitale, dato che ormai, e sempre in maggior misura, il commercio, i servizi pubblici, quelli sociali e sanitari, l’istruzione e la vita politica sono reperibili in rete.

7) Sfruttare il potenziale delle ICT a vantaggio della società

Dobbiamo investire nell’uso intelligente della tecnologia e nello sfruttamento delle informazioni per trovare soluzioni che riducano il consumo energetico, sostengano una popolazione che invecchia, consentano ai pazienti di avere un ruolo più incisivo e migliorino l’accesso alla rete delle persone con disabilità. Uno degli obiettivi potrebbe essere di consentire ai pazienti la consultazione delle cartelle cliniche, ovunque si trovino in Europa, entro il 2015. L’Agenda contribuirà allo sviluppo di tecnologie ICT votate al risparmio energetico, quali le tecnologie d’illuminazione allo stato solido (Solid State Lighting, SSL) che utilizzano il 70% in meno di energia rispetto a quelle tradizionali.

Aggiornamento del 5 luglio 2010: Il 5 luglio la Digital Agenda è stata presentata a Roma: 

 

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