700.000 euro alle università per progetti di banda larga
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha assegnato a una serie di istituzioni accademiche la realizzazione di 14 progetti di ricerca nell’ambito del programma “Infrastrutture e servizi a banda larga e ultra larga”.
27 Ottobre 2008
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha assegnato a una serie di istituzioni accademiche la realizzazione di 14 progetti di ricerca nell’ambito del programma “Infrastrutture e servizi a banda larga e ultra larga”.
Il programma, messo a gara lo scorso luglio da AGCOM, è suddiviso in tre macro aree, tutte dirette ad analizzare le condizioni tecniche, economiche e giuridiche per la realizzazione di reti e servizi a banda larga nel nostro paese (quadro tecnico-infrastrutturale, economico-regolatorio, giuridico-normativo). Lo stanziamento massimo previsto è di 50.000 euro per ognuno dei 14 progetti vincitori, pari a 700.000 euro complessivi.
Sono state presentate 8 offerte da Università, anche consorziate tra loro, e centri di ricerca, corrispondenti a 67 progetti.
L ’Università La Sapienza di Roma (capofila), insieme al Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università di Pisa, Università di Siena, Università Roma Tre e Imperial College di Londra, è assegnataria di cinque Work Package; l ’Università Federico II di Napoli è risultata assegnataria di cinque progetti; l’Università di Roma Tor Vergata (capofila), insieme al Politecnico di Milano, Università Bocconi di Milano, Università di Cagliari, Luiss Roma, Università di Napoli, Università Roma Tre, è assegnataria di tre Work Package; il CERADI – Centro di ricerca per il diritto di impresa – della Università Luiss Guido Carli è assegnatario di un Work Package.
L’inizio delle attività di ricerca è previsto per il prossimo mese di novembre, con consegna dei risultati dei lavori entro la prossima estate.
AGCOM, nel sottolineare la propria soddisfazione per l’impegnativo programma che sarà realizzato insieme al meglio della cultura accademica in materia, ritiene che i progetti rappresenteranno uno stimolo per la ricerca in un settore così rilevante per l’economia del nostro paese, un importante strumento per la definizione di regole e modalità di intervento volte a promuovere innovazione e concorrenza e, infine, un utile riferimento per tutte le imprese del settore.