Fascicolo sanitario, referti on line e privacy: le linee guida del Garante
Il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato in via definitiva le "Linee guida in tema di Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e di dossier sanitario".
Le "Linee guida", adottate al termine di una consultazione pubblica con gli operatori del settore, fissano un primo quadro di regole a protezione dei dati sanitari e a garanzia delle persone.
1 Settembre 2009
Tommaso Del Lungo
Il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato in via definitiva le "Linee guida in tema di Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e di dossier sanitario".
Le "Linee guida", adottate al termine di una consultazione pubblica con gli operatori del settore, fissano un primo quadro di regole a protezione dei dati sanitari e a garanzia delle persone.
Il provvedimento del Garante stabilisce in particolare che il paziente deve poter scegliere, in piena libertà, se far costituire o meno un fascicolo sanitario elettronico, con tutte o solo alcune delle informazioni sanitarie che lo riguardano; deve poter manifestare un consenso autonomo e specifico, distinto da quello che si presta a fini di cura della salute; al paziente deve essere inoltre garantita la possibilità di "oscurare" la visibilità di alcuni eventi clinici.
Per poter esprimere scelte consapevoli il paziente deve essere adeguatamente informato. Con un linguaggio comprensibile e dettagliato l’informativa deve, quindi, indicare chi (medici di base, del reparto ove è ricoverato, farmacisti) ha accesso ai suoi dati e che tipo di operazioni può compiere.
Il fascicolo sanitario elettronico potrà essere consultato dal paziente con modalità adeguate (ad es. tramite smart card) e dal personale sanitario strettamente autorizzato, solo per finalità sanitarie. Non potranno accedervi invece periti, compagnie di assicurazione, datori di lavoro.
In ogni caso se il paziente non vuole aderire al Fse deve comunque poter usufruire delle prestazioni del servizio sanitario nazionale.
Gli accessi alle informazioni, infine, dovranno essere tracciabili e graduali, e i dati sanitari dovranno essere protetti con misure di sicurezza molto elevate che limitino il più possibile i rischi di abusi, furti, smarrimento.
Entro il 31 dicembre Regioni e Asl dovranno comunicare al Garante privacy le iniziative già avviate sul fascicolo sanitario elettronico e d’ora in poi ogni iniziativa che riguarda l’Fse dovrà sempre essere comunicata all’Autorità prima del suo avvio.
In arrivo anche le regole per i referti medici online: sì ai risultati di analisi cliniche, di radiografie e referti direttamente sulla propria email o consultabili online da casa, solo con il consenso dell’assistito e nel pieno rispetto delle misure di protezione dei dati sanitari. In particolare, andrebbero escluse dalla refertazione online indagini delicate come quelle genetiche.
Anche qui, come nel caso del Fascicolo Sanitario Elettronico l’adesione dovrebbe essere facoltativa ed il referto cartaceo dovrebbe restare disponibile. È previsto che i referti siano a disposizione online per un massimo di 30 giorni e che ci siano elevate misure di sicurezza tecnologica. La consultazione pubblica sulle linee guida per i referti on line si concluderà il 30 settembre.