Acquisto di immobili, la classifica dei Comuni
Palazzi, edifici, prefabbricati e terreni di proprietà comunale. Quanto si investe ogni anno per il loro acquisto? La classifica di openbilanci vede Roma in testa. Nel 2012 la Capitale spendeva €526 pro capite per l’acquisto di immobili. Subito dietro Venezia e Milano.
4 Marzo 2015
Redazione Openpolis
Palazzi, edifici, prefabbricati e terreni di proprietà comunale. Quanto si investe ogni anno per il loro acquisto? La classifica di openbilanci vede Roma in testa. Nel 2012 la Capitale spendeva €526 pro capite per l’acquisto di immobili. Subito dietro Venezia e Milano.
Fra le varie spese che un Comune deve affrontare, quella per l’utilizzo di immobili o terreni è spesso la prima a finire sotto la lente di ingrandimento di una spending review . La scelta di acquistare piuttosto che affittare è ormai molto comune, nel tentativo di ridurre le spese fisse e programmare a lungo termine.
La voce in questione include tutte le spesa destinate all’acquisto di beni immobili, quali edifici, uffici, fabbricati o terreni. Per rendere un’idea delle cifre di cui stiamo parlando, abbiamo fatto una classifica pro capite delle 15 città più popolose d’Italia. La spesa media per l’acquisto di beni immobili è di €200 all’anno per ogni cittadino.
Gli ultimi dati analizzati e comparati risalgono al bilancio consuntivo 2012. In cima alla classifica troviamo Roma, che investiva €526,67, subito dietro Venezia, con €443,31, e Milano (€408,48). Appena fuori dal podio troviamo Napoli, che nel 2012 destinava €283 a cittadino a questa voce di spesa.
Al vertice opposto della classifica troviamo Firenze, quartultima con €83,28 pro capite. Le ultime tre nell’ordine sono Messina, Palermo e Catania, che nel 2012 spendevano rispettivamente €74,86, €73,41 e €52,15.
Per approfondimenti:
- Case popolari, i Comuni che investono di più
- Parchi pubblici e spazi verdi, spese dei Comuni
- NeiBilanci, tutte le analisi da openbilanci
* openbilanci.it è la piattaforma web che rende finalmente pubblici i bilanci negli ultimi dieci anni di tutti i comuni italiani. Una grande quantità di dati grezzi e ufficiali è stata liberata ed è ora pronta per essere scaricata da cittadini, media e ricercatori. Inoltre confronti, classifiche e mappe sono di supporto per addentrarci in un ambito che non sia per i soli addetti ai lavori e che ci permetta di chiedere conto ai nostri politici.