Friuli Venezia Giulia, Panontin: “La nostra strategia cloud e datacenter per una nuova generazione di servizi”
Si cambia il modo di lavorare delle persone, investendo processi, relazioni e modelli decisionali. Ciò introduce una reale velocità di risposta alle esigenze che si traduce nel rendere disponibili, in qualunque luogo, informazioni e strumenti di lavoro e offrendo la possibilità di condividere informazioni e processi
19 Aprile 2016
Paolo Panontin, assessore alle autonomie locali e coordinamento delle riforme, comparto unico, sistemi informativi, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Innovare, efficientare e semplificare sono oggi le parole d’ordine per qualsiasi operatore ICT, a maggior ragione nell’ambito della Pubblica Amministrazione, dove ancor di più questi tre elementi possono costituire il tratto distintivo di un nuovo modo di fornire i servizi ai cittadini e dalla collettività.
Il traguardo finale vede i servizi erogati mediante modelli cloud (hybrid) e il consolidamento delle infrastrutture di Data Center nell’ottica di riorganizzarle, ammodernarle e potenziarle. Non si procede su una strada di questa complessità senza l’introduzione (preliminare) di alcune soluzioni tecnologiche abilitanti; passo successivo è la rimozione di soluzioni e tecnologie obsolete e limitanti in particolare nell’ambito applicativo, dove razionalizzazione è la parola d’ordine che deve guidare ogni passo.
La realizzazione della Rete Pubblica Regionale del FVG tramite il Progetto Ermes è la premessa fondamentale per abilitare il processo di rinnovamento dei servizi erogati da Insiel S.p.A. – la in house della Regione – al territorio e, con i suoi 2.600 chilometri di estensione , raggiunge la PA regionale e consente altresì di metterne a sistema gli asset.
Primo passaggio obbligato, e già da tempo adottato sistematicamente da Insiel, è il tema della virtualizzazione dei sistemi, mediante il quale, in pochi anni, è stato possibile effettuare una drastica riduzione degli apparati fisici.
Molti sono i benefici di primo impatto che questo programma ha indotto: risparmio energetico, ottimizzazione delle risorse hardware, maggiore affidabilità e resilienza dei sistemi, semplificazione del provisioning, maggiore velocità di esecuzione delle attività.
L’attuale livello cui è giunta l’infrastruttura ICT di Insiel, per le tecnologie e le soluzioni scelte, garantisce affidabilità e sicurezza degli accessi e ha un elevato grado di scalabilità, a garanzia e protezione degli investimenti effettuati, in quanto adattabile al crescere o modificarsi delle esigenze applicative e/o prestazionali, per assicurare sempre la massima disponibilità del servizio.
L’adozione sistematica di modelli di gestione virtualizzati è stato il primo passo abilitante per muoversi sulla strada dello sviluppo di progetti di Cloud computing privato e/o ibrido : a questo scopo, per potersi muovere efficacemente verso modelli di servizio cloud, è stata avviata un’importate iniziativa di razionalizzazione del perimetro software, volta a rimuovere tutte quelle stratificazioni tecniche accumulate nell’ambito di innumerevoli e difformi stagioni di realizzazioni di soluzioni ad hoc mediante l’utilizzo di tecnologie disparate e talvolta “alla moda” che sono risultate poco governabili, ma soprattutto molto distanti dalle esigenze di semplificazione e flessibilità che oggi si richiede ai servizi pubblici.
La razionalizzazione del perimetro comporta, per l’ambito software, lo stesso tipo di vantaggi che il consolidamento induce per i Data Center: migliore economia di scala, maggiore sicurezza e scalabilità, riduzione di costi e rischi. È inoltre uno degli elementi cardine all’interno di una strategia di ammodernamento e adozione di modelli di Cloud computing indispensabili per poter erogare la prossima generazione di servizi “smart” .
In sintesi, il movimento che stiamo operando verso il Cloud, mediante il consolidamento e la razionalizzazione di infrastrutture Hardware e Software è un percorso che tiene conto dell’ICT Transformation, intesa come evoluzione delle tecnologie a livello di infrastrutture, architetture applicative e dispositivi, ma anche dell’organizzazione, dei ruoli e dei modelli di Governance dell’ICT.
Tutto ciò darà luogo a un cambiamento del modo di lavorare delle persone che va al di là del mero aggiornamento degli strumenti di lavoro, investendo processi, relazioni e modelli decisionali. L’evoluzione in atto introduce una reale velocità di risposta alle esigenze che si traduce nel rendere disponibili alle persone, in qualunque luogo si trovino, informazioni e strumenti di lavoro, offrendo loro la possibilità di condividere informazioni e processi.
Qual è lo stato attuale del programma? Le iniziative Cloud secondo il paradigma IaaS già in essere, sono rappresentate dal servizio di Posta Elettronica per aziende ed enti regionali, enti socio sanitari ed enti locali, erogato in modalità multi tenant. Si tratta di un sistema che garantisce il supporto di oltre 30.000 caselle di posta , fornendo agli enti serviti la possibilità di gestione autonoma di ognuna di esse.
Un altro servizio erogato in modalità multi tenant è il servizio di protezione dei sistemi utente (antivirus) a favore dei 216 comuni del territorio regionale.
Per completare il panorama dei servizi IaaS, non va dimenticato il servizio di provisioning di sistemi virtuali in infrastruttura a favore degli enti locali del territorio che in tal modo possono dismettere i dispositivi locali beneficiando però della necessaria autonomia gestionale. L’offerta di una proposta di infrastruttura in modalità Cloud IaaS (Infrastructure as a Service) è un esempio dell’impegno profuso da tutto il comparto regionale.
Nonostante molto sia già stato fatto, siamo ancora nella fase iniziale di un programma ben più ampio e ambizioso che si pone come obiettivo l’introduzione dei paradigmi Cloud PaaS e SaaS per l’erogazione di servizi ma anche nella gestione delle piattaforme di produttività individuale Office.