Vicino Lione arrivano i pannelli solari galleggianti

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Il Tour de France dell’innovazione è la rubrica giornaliera con cui intendiamo andare alla scoperta delle buone pratiche di innovazione digitale e sociale adottate oltralpe. Siamo alla nona tappa: la Regione del Rodano e il suo progetto di innovazione.

15 Luglio 2019

R

Daniele Rizzo

Content Manager FPA

C

Maurizio Costa

Content Officer FPA

Tappa 9 - Auvergne-Rhône-Alpes

Il Tour de France dell’innovazione questa volta si discosta dalle altre puntate della rubrica. Finora, infatti, abbiamo osservato da vicino un progetto di innovazione di una città, grande o piccola, e le sue ripercussioni sui cittadini e sull’ambiente circostante.

Questa volta rivolgiamo l’attenzione a una Regione: l’Alvernia-Rodano-Alpi (Auvergne Rhône-Alpes). Ci troviamo nel Sud-Est della Francia, nell’entroterra: 7 milioni di abitanti popolano questa Regione, istituita nel 2016. È una delle zone più ricche e moderne d’Oltralpe, tanto da essere considerata una delle quattro locomotive d’Europa, insieme a Lombardia, Catalogna e Baden-Württemberg.

Una Regione ricca, dunque, ma anche molto avanzata a livello tecnologico: autostrade, treni ad alta velocità e aeroporti internazionali compongono la mappa della zona. Famosa, come sappiamo, la linea ad alta velocità che, se da un lato permette di andare da Lione a Parigi in meno di due ore, dall’altro attende ancora il collegamento con Torino, progetto nell’occhio del ciclone per quello che riguarda le proteste in val di Susa.

Questa Regione è anche ricca d’acqua: il suo principale fiume, il Rodano, è fonte inesauribile di energia idroelettrica, oltre che importante via di comunicazione nei suoi tratti navigabili. Energia idroelettrica che viene prodotta da dighe che permettono di incanalare l’acqua del Rodano, che per portata è il fiume più grande di Francia. In questo territorio, però, si sta testando anche una nuova idea per produrre energia, che accomuna il sole e l’acqua, in un binomio unico.

Pannelli solari galleggianti

L’idea sembra incredibile, di quelle che viene da pensare: “Perché non l’abbiamo fatto prima?”.

Nel Lac de la Madone, vicino Lione, sono stati installati dei pannelli solari nell’acqua. Questa piattaforma galleggiante di 2500 metri quadrati, dopo un investimento di 450mila euro, permetterà di sfruttare l’energia del Sole lì dove sarebbe stato impossibile, e cioè nel bel mezzo di un lago.

Per il momento l’energia elettrica creata verrà venduta per rientrare dell’investimento iniziale, ma in futuro servirà ad alimentare delle pompe che verranno installate nel lago e serviranno a irrigare la zona e i campi circostanti. Inoltre, sotto i pannelli solari, sono state installate delle gabbiette che permetteranno di far sviluppare al meglio la flora e la fauna sottomarina del lago.

L’idea di sfruttare l’energia solare in zone che, in teoria, non lo permetterebbero, è approdata anche in Italia. In questo caso parliamo di un progetto che si collega alla perfezione con il Tour de France. A Villasimius, in Sardegna, sta per nascere la prima pista ciclabile solare in Italia. Il manto stradale sarà ricoperto di pannelli solari e vetri antiscivolo, così da diventare sia via di comunicazione sostenibile, che una importante fonte di energia.

Energia solare e sostenibilità, un binomio perfetto soprattutto se si parla di ciclismo.

Il resoconto della tappa

La Saint-Étienne – Brioude è stata una tappa piatta. Non per l’altimetria, s’intende, ma per il suo svolgimento. Nella tappa che doveva festeggiare la Francia e i suoi corridori, a far festa è stato Daryl Impey, sudafricano della Mitchelton-Scott che ha vinto la volata contro Tiesy Benoot (Lotto Soudal) al termine di una lunga fuga di cui facevano parte altri 13 corridori. Il gruppo se l’è invece presa comoda, arrivando con oltre 16 minuti di ritardo dal primo; giornata di passerella, potremmo dire, per il francese in maglia gialla Alaphilippe.

Classifica dunque pressoché invariata nelle prime posizioni. Oggi si corre la Saint-Flour – Albi. Tappa non complicata che arriva alla vigilia della prima giornata di riposo e che potrebbe riproporre un arrivo in volata a gruppo compatto, sempre che si riesca a tenere sotto controllo l’inevitabile fuga di giornata.  

Ascolta il commento della tappa di Marco Baldi

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