Quando le sedie a rotelle diventano sharing (ma solo per chi ne ha bisogno)
Il Tour de France (dell’innovazione) è alla ricerca dei progetti innovativi sulle tracce della corsa ciclistica più famosa al mondo. Oggi siamo a Tolosa, con un grande progetto di sharing economy.
18 Luglio 2019
Daniele Rizzo
Content Manager FPA
Maurizio Costa
Content Officer FPA
Potremmo chiamare questa undicesima tappa il lunedì dei ciclisti.
Come già commentato da Marco Baldi, questa Albi-Tolosa del Tour de France rappresenta il giorno dopo la pausa, che, se per alcuni rappresenta un modo per rifiatare, per altri diventa un momento di stacco che può comportare qualche difficoltà. “Fermarsi è un po’ come morire”, e in questo caso, fermare le gambe e la mente può voler dire perdere la concentrazione accumulata per dieci giorni.
La tappa di ieri si è conclusa a Tolosa, la quarta città più popolosa di Francia dopo Parigi, Marsiglia e Lione. Parliamo di 480mila abitanti, cresciuti di 90mila unità in poco più di dieci anni. Cominciamo a imbatterci in grandi città, quindi, dopo più di una settimana passata perlopiù in piccole realtà. Per parlare di progetti innovativi è fondamentale focalizzarsi sulle dimensioni delle città: la loro grandezza e la loro popolosità possono influire direttamente sulla gestione dell’amministrazione comunale.
Pensiamo alle nostre grandi città: spesso sono inadeguate alla vita cittadina. Troppo caotiche, affollate e con pochi servizi efficienti. Tolosa, una città grande più o meno come Genova, sembra avvicinarsi molto all’ideale di smart city, di città intelligente, vivibile, ecologica e a misura di cittadino. Per migliorare la vivibilità di una città, e in Francia lo hanno capito molto bene, bisogna intervenire soprattutto sulla mobilità urbana.
Tolosa è piena zeppa di auto, biciclette e scooter elettrici in modalità sharing, attraverso i quali la popolazione si muove agilmente, inquinando poco e non ingombrando il centro cittadino con mezzi privati.
Oltre a questo, però, i Tolosani, tenendo fede al motto della loro città, Per Tolosa totjorn mai (Per Tolosa, sempre di più), hanno introdotto una novità in modalità sharing che ha dell’incredibile.
Sedie a rotelle in sharing
Proprio così: Tolosa ha introdotto, in modo sperimentale, delle sedie a rotelle elettriche in sharing.
Le persone disabili, o anche chi è reduce da una convalescenza, potranno utilizzare questi veicoli, che costeranno 5 euro per un noleggio di quattro ore. Le sedie saranno disponibili in alcuni parcheggi cittadini e saranno consegnate da un addetto, così da evitare persone che le possano prendere senza un bisogno evidente.
La sedia a rotelle è prenotabile fino a due ore prima del reale utilizzo. Questa sperimentazione, se tutto andrà bene, verrà proposta anche in altre città francesi.
Sembra un’idea talmente bella da non poter essere replicata, ma a Torino sono state presentate delle biciclette in sharing che possono essere guidate con le braccia, anziché con le gambe. Utilizzate da anni dalle persone con disabilità negli ambienti sportivi, queste biciclette sono disponibili nella città sabauda per tutte quelle persone che non possono portare una bicicletta a pedali.
Si parla sempre di ruote, dunque, accessibili da chiunque e ovunque, in modalità sharing, con un occhio alla sostenibilità.
Il resoconto della tappa
Finalmente Caleb Ewan! Dopo essersi accontentato di quattro podi nelle altre quattro tappe con arrivo in volata in questo Tour (dato curioso di cui avevamo parlato nel precedente articolo), l’australiano della Lotto Soudal è riuscito a imporsi nell’arrivo di Tolosa battendo al fotofinish Dylan Groenewegen. Tappa che verrà ricordata non di certo per la fuga dei quattro –Perez, Rossetto, Calmejane e A. De Gendt – che hanno provato ad animare la tappa sin dalla partenza, e nemmeno per la volata, abbastanza classica nel suo svolgimento.
Come spesso accade invece quando il Tour entra nel vivo, a segnare la tappa è stata una caduta che ha coinvolto – tra gli altri – Porte, Quintana e Giulio Ciccone. Dei tre ha apparentemente pagato dazio il solo Ciccone, arrivato al traguardo con oltre 12 minuti di ritardo, un distacco che segnerà inevitabilmente la lotta per la maglia bianca.
Oggi si corre la Tolosa – Bagnères-de-Bigorre, cominciano i pirenei e il Tour entra nel vivo. I big di classifica non potranno più nascondersi, chi ha velleità di vittoria finale dovrà cominciare sin da oggi a costruire il suo successo. Due GPM di prima categoria animeranno la giornata, l’ultimo dei quali posto a 30 km dall’arrivo. Per il primo arrivo in salita sui Pirenei dobbiamo dunque ancora attendere ancora un paio di giorni (sabato si arriva sul Tourmalet), ma siamo certi che già oggi sarà battaglia vera.
Ascolta il commento della tappa di Marco Baldi
Le biciclette e i ciclisti che partecipano al Tour de France, e non solo, sono sempre più forniti di dispositivi tecnologici.
Tutta questa tecnologia inficia la spettacolarità della gara?