Film e libri per l’estate: i consigli di FPA

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Come ogni anno arriva l’estate e noi di FPA vi consigliamo libri, film e serie tv da gustare durante le ferie. Buone vacanze!

2 Agosto 2024

Foto di Sincerely Media su Unsplash

Le ferie sono ormai alle porte e quale periodo migliore per leggere un buon libro o vedere finalmente quella lunga serie tv o podcast che da tanto tempo accantoniamo? Ecco i consigli da noi di FPA.


Carlo Mochi Sismondi consiglia:

Gad Lerner, “Gaza – Odio e amore per Israele”, Feltrinelli editore, Milano, 2024

Nel dramma che vediamo a Gaza e in Israele dal 7 ottobre in poi, sino alle stragi di questi giorni, è sempre più difficile non schierarsi in una tifoseria senza dubbi. Gad Lerner, ebreo, ci propone, invece, dubbi e domande descrivendo un panorama complesso, non esente da critiche aspre al Governo israeliano, ma senza schieramenti. Da leggere, con dolore, ma con la mente aperta.

Nello Cristianini, “Machina sapiens – L’algoritmo che ci ha rubato il segreto della conoscenza”, Il Mulino editore, Bologna, 2024

Dopo l’uscita del libro “La scorciatoia” che ci faceva vedere come è nata l’AI generativa, in questo saggio Cristianini va più avanti e ci racconta come l’AI ora è capace di rispondere su cose su cui non l’abbiamo preparata e al di là di quello che le è servito per addestramento. Se ora è così, cosa succederà quando avrà elaborato non il 10% di quanto pubblicato al mondo, come ora, ma il 50%? Si aprono panorami inesplorati.

Roberto Poli, “Lavorare con il futuro – Idee e strumenti per governare l’incertezza”, Egea editore, Milano, 2019

Se l’incertezza è la dimensione del nostro tempo, l’idea di lavorare sui “futuri”, al plurale, potrebbe sembrare un esercizio velleitario e tutto sommato inutile. il prof. Poli, che è il più importante scienziato del futuro in Italia, ci racconta cosa vuol dire lavorare con il futuro, che prospettive hanno i “futures studies”, cosa dobbiamo guardare scrutando il domani e perché farlo.


Carla Scaramella consiglia:

“V13”, di Emmanuel Carrère.

Si tratta della cronaca giudiziaria del processo fatto agli attentatori del Bataclan e dei locali del XIII arrondissement di Parigi nel novembre del 2016. Nel restituire la cronaca del processo, l’autore si sofferma tanto sulle vittime quanto sugli attentatori (oltre che sulla corte), riuscendo a restituire l’umanità di entrambe le parti, senza giustificare né condannare, senza cadere nella facile esasperazione del dolore delle vittime né nella vittimizzazione degli stessi autori (“se non sono gigli, son pur sempre figli vittime di questo mondo”). Il suo intento è quello di restituire la complessità della realtà, di analizzarne le sfaccettature, di esplorare le dinamiche individuali, sociali e persino geopolitiche che hanno potuto portare ad una simile strage. Il risultato è che alla fine del libro si esce con le idee ancora più confuse, ma con una elaborazione necessaria e, forse, riuscendo a collocare quanto accaduto in un orizzonte di senso che ci fa sentire un po’ meno privi di qualsiasi orientamento e in balia del caso (o del caos).

PODCAST: “La città dei vivi”, di Nicola Lagioia.

E’ la trasposizione dell’omonimo libro dello stesso autore, arricchita di quei contenuti che il format consente di inserire (interviste, racconti dei protagonisti…). La storia è terribile, difficile da digerire: due ragazzi “di buona famiglia” seviziano per ore e quasi per caso un ragazzo più giovane proveniente dalla periferia della capitale, portandolo a una morte lenta e terribile. Il podcast approfondisce non solo i dettagli del crimine, ma anche il contesto sociale e culturale della città di Roma, esplorando temi come la violenza, l’alienazione e la complessità della natura umana. C’è qualcosa di morboso nell’appassionarsi a questa storia, me ne rendo conto, ma oltre ad essere un’indagine su un fatto di cronaca, si tratta di una riflessione sul male, sulla responsabilità, sulla colpa, e alla fin fine – proprio come per V13 di Carrère – su come il contesto sociale incide o meno sulle scelte e le azioni individuali.

FILM: “Zamora” (Neri Marcorè, 2023) racconta la storia di un giovane che si trova ad affrontare un nuovo contesto lavorativo un po’ “fantozziano”, che lo mette in crisi rispetto alle sue rigidità, paure e timidezze. L’incontro con un ex calciatore sarà un punto di svolta nella sua vita, portandolo a riflettere su temi come l’identità, il cambiamento e la ricerca di un nuovo significato nella vita e inducendolo a mettersi in gioco con una nuova consapevolezza e sicurezza, La narrazione è leggera, rendendo il film scorrevole pur senza rinunciare a riflessioni ed emozioni.

ZAMORA di Neri Marcorè (2024) - Trailer Ufficiale HD

Giovanna Stagno consiglia:

Federico Butera, Giorgio De Michelis

Intelligenza artificiale e lavoro, una rivoluzione governabile Che cosa si intende per lavoratori aumentati? In questo libro gli autori ci aiutano a comprendere l’impatto dell’intelligenza artificiale sul lavoro e sulle organizzazioni, pieno di spunti utili per comprendere il rapporto tra persone, organizzazioni e nuove tecnologie e per comprendere quali sono le condizioni per affermare la right AI contro la wrong AI. Riprogettare le organizzazioni, le competenze, le professioni e non temere la visione buia dell’AI che ruba posti di lavoro, quanto comprendere in che modo governarla e gestirla e non subirla.

Luca Mari – L’intelligenza artificiale di Dostoevskij

Riflessioni sul futuro, la conoscenza, la responsabilità umana Sono intorno a noi, parlano con noi, ma non sono come noi! In questo libro, l’autore ci aiuta a capire il mondo dei chatbot e l’interazione che stiamo sperimentando con loro. “I testi che producono non sembrano prodotti nello stesso modo dei testi che noi produciamo, segno che ciò che produce tali testi non pensa, capisce e sperimenta il mondo come noi. Tuttavia, i contenuti e la forma delle nostre conversazioni con loro sono spesso di qualità e profondità sorprendenti”. Con chi o con cosa stiamo interagendo quindi? Su cosa dovremo concentrare l’attenzione nel prossimo futuro rispetto alle nostre modalità di apprendimento? Cosa sarà utile imparare e cosa sarà utile delegare? Quali competenze dovremo potenziare e quali competenze saranno assorbite dall’intelligenza artificiale?

Fabio Ferrari – L’intelligenza artificiale non esiste

Nessun senso salverà le macchine. Un libro che restituisce una visione interdisciplinare sugli impatti dell’IA nei vari settori delle attività economiche e produttive. Al centro il rapporto tra persone e AI e il modo in cui muta la nostra capacità di interpretare e comprendere la realtà in cui viviamo.


Michela Stentella consiglia:

Donata Columbro, Quando i dati discriminano. Bias e pregiudizi in grafici, statistiche e algoritmi
«Lo dicono i dati» è l’espressione che usiamo per restituire l’idea di essere obiettivi e incontestabili. Ma siamo certi che quei dati non nascondano un «pregiudizio»? Un libro breve, ma denso, per riflettere su temi sempre più attuali e che ci riguardano tutti e tutte. Perché “solo una persona consapevole che i dati sono costrutti umani e sociali può impedire che siano usati per discriminare, invece che per lottare contro le disuguaglianze”.

A cura di Francesco Grasso, PAntascienza. 15 racconti sulla pubblica amministrazione del futuro

Un’antologia di 15 racconti che immaginano come potrebbe evolvere la pubblica amministrazione grazie alle nuove tecnologie. Ne abbiamo parlato a FORUM PA 2024 intervistando il curatore Francesco Grasso e Andrea Tironi, uno degli autori. Rivedi l’intervista


Giorgia Gabucci consiglia:

Jacqueline Harpman, Io che non ho conosciuto gli uomini

Romanzo distopico ambientato in un mondo post-apocalittico affronta cosa significhi essere umani in un mondo privato di tutte le cose che ci farebbero comunemente sentire tali. In sottofondo è sempre presente, inoltre, la tematica dell’anelito umano all’ampliamento della propria conoscenza, la chiave di volta attraverso cui la protagonista riuscirà ad arrivare alla vecchiaia e a raccontare la sua storia.

“Indagini” – Podcast prodotto da Il Post nel quale ogni primo del mese Stefano Nazzi racconta tutto quello che è successo dopo alcuni dei più noti casi di cronaca nera italiana e “il modo in cui le indagini hanno influenzato la reazione dei media e della società e il modo in cui i media e la società hanno influenzato le indagini”.


Eleonora Bove consiglia:

“Elegia Americana” regia di Ron Howard.

Il film tratto dall’omonimo romanzo autofiction (una biografia romanzata) di J. D. Vance, politico repubblicano, nominato come candidato vice presidente per la campagna presidenziale del 2024 di Donald Trump. Uno spaccato duro e crudo di una delle provincie americana più povere: Appalachi.

“Non hanno un amico. Il meglio del peggio di quello che accade in Italia, ogni giorno” la serie podcast di Luca Bizzarri


Patrizia Fortunato consiglia:

Paolo Rumiz – Appia

È notizia degli ultimi giorni la nomina dell’Appia Antica come patrimonio UNESCO. Paolo Rumiz l’ha percorsa a piedi e ce ne riconsegna l’itinerario, da Roma fino a Brindisi. L’opera è dedicata ad Antonio Cederna, “nume tutelare della via”, e alle sue infinite battaglie contro lo sventramento, il deturpamento e la cementificazione della Regina Viarum a favore di tangenziali, parcheggi, supermercati, ville e villette. “Dagli anni del Grand Tour in poi si sono accorti di lei urbanisti, storici, archeologi, fotografi, scrittori, giornalisti, pubblici amministratori. Ma essa chiedeva qualcosa di più semplice e modesto. Essere lasciata in pace. Essere percorsa, vissuta”.

Ohno Taiichi – Lo spirito Toyota. Il modello giapponese della qualità totale
Taiichi Ohno racconta come inventò il sistema di produzione Toyota, ma il libro è qualcosa di più: nell’era dell’avvento dell’intelligenza artificiale, richiama tutta la “vulnerabilità tecnologica”, quella che nel testo è definita come l’“illusione pan-tecnologica”: l’idea che la flessibilità fosse direttamente proporzionale al grado di sostituzione di tecnologie meccaniche con tecnologie elettroniche e che il fordismo fosse “riformabile dall’interno” per via tecnologica. Il testo si presenta con un prezioso contributo di riflessione.


Daniele Tiseo consiglia:

I podcast di Chora Media prodotti da Luca Bizzarri “Non hanno un amico”.

Il motivo? Vi lascio qualche spunto…”Ci autodistruggeremo per merito, non per caso, non per accidente. Ci autodistruggeremo perché un giorno un Salvini di turno penserà: ‘Ma come mai nessuno ha mai schiacciato questo pulsante qui? Ah, non posso schiacciarlo? Non posso?’, e l’umanità verrà disintegrata con un grosso sospiro di sollievo delle civiltà extraterrestri, che vivevano nel terrore che di questo passo la nostra pirlaggine minacciasse l’esistenza dell’intero universo.” Non hanno un amico quelli che pensano che la chat “Prima comunione” sia il loro personale corner di Hyde Park. Non hanno un amico quelli che si scandalizzano per il doping nello sport e poi si imbottiscono di Cialis. Non hanno un amico quelli che invocano i RIS di Parma per scoprire chi ha sparato alla nutria Ciccio. Insomma, non hanno un amico tutti coloro che pensano di avere la verità in tasca, invece che un pugno di dubbi inframezzato da qualche incertezza. Quindi la gran parte di noi, tutte le volte che siamo così soli da non avere la possibilità di confrontarci con qualcuno a noi vicino per un breve consulto prima di fare o dire una solenne stupidaggine.


Andrea Baldassarre consiglia:

Per prepararvi alla lunga campagna elettorale che porterà alle elezioni presidenziali americane di novembre, che si preannunciano tra le più imprevedibili di sempre, vi propongo una selezione di serie tv e film tutti sul tema “politica USA”, che possono guidare i meno addentro alla faccenda nel comprendere i complessi meccanismi che governano questo mondo così lontano dal nostro. Si, film e serie tv: per le letture lascio a colleghi maggiormente acculturati. 1) Ovviamente, non si può non partire dalla monumentale opera di Beau Willimon “House of Cards” (in particolare le prime due stagioni). La serie narra la vorticosa ascesa di Frank Underwood, geniale e spregiudicato Chief Whip del partito democratico alla Camera. Fermo restando che se non lo avete ancora visto dovreste vergognarvi, vi diamo quest’estate per recuperare. Infatti, nessuna opera televisiva racconta meglio i meandri dei meccanismi del potere statunitense, ovviamente conditi con un’abbondante spolverata di finzione ed esagerazione (nel commentare la serie in un intervista al The Ellen Show, Barack Obama ebbe a dire: “bellissimo, ma vi assicuro che la realtà a Washington è molto più noiosa di quanto si veda sullo schermo…”. Se siete più interessati alle letture (o magari siete più appassionati al contesto inglese), suggerisco l’omonimo romanzo di Michael Dobbs, da cui la serie tv è tratta.

Il secondo suggerimento è un film del 2011, dal titolo “Le idi di marzo”, che comprende un cast corale tra cui Ryan Gosling (protagonista), Geroge Clooney (anche regista del film), Paul Giamatti e Philip Seymour Hoffman (RIP). Il film è ambientato nell’ambito della corsa alle primarie democratiche, e narra la competizione tra i team comunicazione dei due candidati principali alla nomination, focalizzandosi in particolare sull’evoluzione emotiva e professionale del giovane e brillante spind doctor del candidato favorito alla vittoria finale. Come è facilmente intuibile dal titolo, il tema centrale del film è il “tradimento”, sotto tutti i punti di vista…

THE IDES OF MARCH - Official Trailer - In Theaters 10/7

Terzo consiglio, un film del 2006, “L’uomo dell’anno (Man of the Year)”, con protagonista il compianto e immortale Robin Williams. La storia narra l’improbabile elezione a Presidente degli USA di un comico televisivo (no spoiler, si sa già dal trailer), candidato indipendente contro i big contender di Democrats e GOP. Sullo sfondo, diverse tematiche quanto mai attuali: i limiti nella fiducia che nutriamo nella tecnologica, la necessità del rinnovamento profondo della politica, il senso di responsabilità che chi governa la cosa pubblica dovrebbe possedere. 4) Se invece siete più tipi romantici, suggerisco allora “Certamente, forse (Definitely, Maybe)”, commedia romantica con protagonista Ryan Reynolds (sì, quello di Deadpool, proprio lui), addetto alla campagna elettorale di Bill Clinton. La politica qui fa più che altro da sfondo alla storia del divorzio del protagonista, e al racconto (tramite flashback) che questo fa a sua figlia su come ha conosciuto la sua ex moglie.


Sara Civello consiglia:

La linea del silenzio – Storie di famiglia e lotta armata.

E’ la storia autobiografica di un mio vicino di casa, di una famiglia che ho sempre visto da bambina come “fuori dalle righe” e solo oggi ne ho scoperto in parte il perché grazie a questo libro

LIBRO: Il vaso di pandoro – Ascesa e caduta dei Ferragnez.

Un libro che parla di influencer marketing e offre diversi spunti di riflessione per chi, seppur prova a capire questo mondo in costante evoluzione (e involuzione), è ancora ingenuamente un po’ boomer.

PODCAST:

– La città dei vivi (storia di Manuel Foffo e company, la Roma bene che uccide)

– Sangue loro (storia degli attentati a Roma negli anni ’80, di sfondo a tutta la storia israelo palestinese. Nella puntata 3 c’è il riassunto migliore che abbia mai sentito di questa guerra – podcast da far ascoltare a tutti i ragazzi)

– Soli e Dragon Lady (storia dei bambini cresciuti nelle comune di Osho, dall’India all’Oregon)

– Megalopolis (reportage distopico sulla città di Mumbai)


Alice Confaloniere consiglia:

LIBRO: Un animale selvaggio di Joël Dicker

FILM: Inside Out 2

Inside Out 2 | Trailer Ufficiale

SERIE TV: The crown


Gianmarco Rizzo consiglia:

Ripley

Ripley | Official Trailer | Netflix

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