Qualità dell’acqua, gestione dei rifiuti, riduzione delle emissioni inquinanti, accesso alla cultura e alla comunicazione, mobilità: l’innovazione tecnologica può offrire soluzioni per migliorare la vita dei cittadini e l’organizzazione dei servizi nelle città?
L’innovazione sperimentata dalla Pa riguarda, in primis, il suo rapporto con i cittadini, attraverso una più efficace erogazione e fruibilità dei servizi. La pubblica amministrazione, gli enti locali, le aziende dei servizi possono essere uno straordinario motore di innovazione valorizzando i risultati della ricerca pubblica per rispondere a nuovi bisogni dei cittadini. Eppure questo processo virtuoso stenta a svilupparsi.
La realizzazione di modelli e servizi innovativi non consiste semplicemente nella valorizzazione e razionalizzazione delle risorse disponibili ma richiede una molteplicità di competenze, di risorse e di attori presenti sul territorio e rende nodale il ruolo degli organismi collettivi e delle professionalità coinvolti nell’opera di mediazione, integrazione e accompagnamento tra questo sistema, il tessuto produttivo e le comunità locali: i mediatori del trasferimento tecnologico.
Per realizzare servizi innovativi che rispondano ai bisogni dei cittadini non servono semplicemente soluzioni tecnologiche ma prima ancora far emergere nel sistema delle imprese e della PA un fabbisogno di innovazione spesso inconsapevole o inespresso. I mediatori di trasferimento tecnologico possono interpretare e aggregare le domande di ricerca e sviluppo tecnologico del territorio facendole incontrare con il mondo delle università e dei centri di ricerca.
Il convegno intende fornire nuovi modelli e pratiche di valorizzazione della ricerca scientifica e di trasferimento tecnologico a supporto dell’innovazione dei servizi resi dalla Pubblica Amministrazione ai cittadini, partendo da esperienze e progetti che hanno visto coinvolti attori diversi quali le università, le imprese e le agenzie di promozione dell’innovazione.