Abilitare l’innovazione sociale – sostiene Luciano Balbo – non significa togliere il tappo della burocrazia e del controllo immaginando che così la società civile produrrà le soluzioni, ma si tratta di un discorso infrastrutturale. Non mancano le provocazioni in questo breve ma pregnante intervento, in cui si propone un “metodo” di innovazione in cui il rischio sia diviso tra pubblico e privato, con la partecipazione della società. Area di azione prioritaria – suggerisce – è la sanità pubblica che porta con sé voci di spesa notevolissime.