Il patrimonio culturale del Mezzogiorno attende ancora di essere considerato dalla politica nazionale, regionale e locale, come la principale risorsa di trasformazione economica e sociale del Meridione.
Valorizzare i beni culturali non significa solo promuovere nuovo turismo, ma creare autentici circuiti culturali che mettano a sistema il patrimonio materiale ed immateriale con le risorse dell’accoglienza e con le espressioni più autentiche del territorio e con la filiera agro-alimentare.
Una filiera complessa ed unica che non ha eguali in Europa, in grado di imprimere una svolta al’asfittica economia del Sud, a condizione di colmare il gap infrastrutturale e di rafforzare il senso diffuso d’appartenenza e di identità.