Il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione hanno proclamato il 2013 “anno europeo dei cittadini” con l’intento di rafforzare nei cittadini la consapevolezza dei progressi compiuti grazie all’Unione europea sul piano di una sempre più ampia affermazione dei diritti e delle libertà individuali. La libertà di circolazione e di stabilimento, il mutuo riconoscimento dei percorsi di studio e il programma Erasmus, il sistema di tutela collettiva di valori fondamentali quali la democrazia, la dignità umana e la libertà costituiscono importanti realizzazioni che incidono positivamente sulla vita quotidiana dei cittadini europei. Il trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1 dicembre 2009, ha rappresentato un ulteriore sensibile progresso verso una sempre più profonda partecipazione dei cittadini europei alle decisioni dell’Unione, con il rafforzamento del ruolo del Parlamento europeo e l’iniziativa legislativa dei cittadini.
Il convegno del 30 maggio dal titolo “Unione europea, cittadinanza europea, democrazia europea: quale bilancio a un anno dalle elezioni europee del 2014 ?” organizzato dal Ministero degli Affari Esteri nell’ambito dell’edizione 2013 del Forum PA, offre l’occasione per fare il punto su una delle sfide cruciali per le prospettive dell’integrazione europea, quella di assicurare una più effettiva identificazione dei cittadini europei con le proprie istituzioni attraverso strumenti che garantiscano processi decisionali basati sulla trasparenza e sulla democrazia partecipativa. Una piena realizzazione del principio di cittadinanza europea, nella sua accezione più ampia, diventa quindi elemento essenziale per una democrazia europea compiuta e condizione indispensabile per il progresso dell’integrazione europea.