Alla fine del processo che vede ancora al lavoro Governo e Regioni, avremo il Patto per la sanità digitale.
Il risparmio viene da più parti quantificato in miliardi: circa 7. Ma è necessario evitare facili entusiasmi: pur considerando tutti l’e-health un fattore abilitante per l’evoluzione dei modelli assistenziali e organizzativi, dobbiamo constatare, da tempo, una contrazione anno su anno della spesa per la digitalizzazione della Sanità.
Allora come verrà finanziato questo passaggio alla sanità digitale non più rinviabile per garantire al nostro SSN appropriatezza, efficienza nella risposta alle vecchie e nuove domande di salute?
Quale sarà la governance di sistema dell’innovazione del nostro SSN che permetterà di rispettare la tabella di marcia disegnata per raggiungere quegli obiettivi definiti strategici e prioritari?
Quali i momenti e gli strumenti di misurazione dell’avanzamento del programma?
I lavori della giornata punteranno a dare una risposta a questi interrogativi, evidenziando alcune tra le priorità di intervento, e in particolare:
- i servizi digitali al cittadino, l’empowerment del paziente e l’utilizzo dei social media per la salute;
- le nuove modalità di interazione multidisciplinare tra professionisti in ambito ospedaliero e territoriale;
- i servizi per la continuità assistenziale ospedaleâterritorio e i nuovi modelli di cura, tra cui la telemedicina;
- il procurement dell’innovazione e le partnership pubblico-privato in sanità.