Scuole come snodo centrale per diffondere tra i cittadini del domani un’adeguata data literacy

Benché sia ormai assodato che quella del “Data Specialist” sarà una delle professioni maggiormente richieste nel prossimo futuro, anche all’interno delle PA, non si è ancora raggiunta piena consapevolezza circa il ruolo che un’adeguata “data literacy” potrebbe giocare nella formazione dei futuri “smart citizens” o, più semplicemente, nella formazione di una cittadinanza più consapevole e partecipativa.
Un’insufficiente “data literacy” infatti può condurre a una scarsa comprensione di fenomeni, necessità e decisioni collegate allo sviluppo di territori “smart” e, ciò che è peggio, a un’attitudine alla diffusione di opinioni non ancorate a dati di fatto, figlie di intuizioni e percezioni che possono rilevarsi fallaci. E’ quasi banale sottolineare che tali mancanze possono inficiare la qualità di qualsivoglia futura programmazione, anche a livello individuale.
Essere cittadini consapevoli del ciclo dei “dati” e delle metodologie di lavorazione ad esso associate può migliorare la consapevolezza su come ciascuno di noi produca in continuazione dati, di quanto ne sia importante la condivisione e la messa in comune, nel rispetto della privacy e della sicurezza, degli usi più o meno distorti che se ne possono fare, dell’importanza di raffinare le capacità interpretative per estrarne significati.
La “data literacy” nell’attuale società assume, dunque, una rilevanza molto maggiore del “coding” perché abitua a sviluppare una mentalità critica e contribuisce a sviluppare l’abilità di pianificare sulla base della concretezza di un dato correttamente raccolto e trattato. Può e deve essere introdotta per gradi in tutte le scuole a partire dalle ultime classi delle scuole primarie e dalle scuole secondarie di primo grado per poi essere raffinata nei cicli successivi e andare a braccetto con lo sviluppo della “digital literacy” degli studenti.
La definizione delle metodologie per l’acquisizione di un’adeguata data literacy è un tema attualmente molto caldo a livello europeo e mondiale e in questo seminario verranno presentate delle ipotesi di lavoro attualmente in fase di sperimentazione che potrebbero essere condotte anche nelle nostre scuole.
Di cosa si parlerà ?

• Tutto parte da una curiosità
• Tra ricerca antropologica e metodo scientifico: l’importanza del design
Alla ricerca di risposte non confezionate: ipotesi e analisi senza preconcetti
• La rappresentazione e il racconto: tra ergonomia e narrazione
Cosa bolle in pentola ?
• "Una best practice e il coinvolgimento degli studenti: il CSI-Piemonte e le esperienze a Torino e in Piemonte”

Gli atti sono disponibili qui http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/scuole-come-snodo-centrale-per-diffondere-tra-i-cittadini-del-domani-unadeguata-data-literacy