Nel nostro percorso #road2forumpa2021 abbiamo intervistato Francesco Manna, Responsabile per le relazioni istituzionali locali di Eni, sui temi della transizione energetica. Eni è partner di FORUM PA 2021, in particolare nell’evento di scenario del 23 giugno “La rivoluzione della sostenibilità e lo sviluppo tecnologico che la rende possibile”. Nell’intervista abbiamo parlato di decarbonizzazione, energie rinnovabile ed economia circolare, con focus sui progetti innovativi che Eni sta portando avanti
9 Giugno 2021
Redazione FPA
Un percorso stringente verso la neutralità carbonica, che porterà alla totale decarbonizzazione dei processi e dei prodotti entro il 2050. È l’obiettivo centrale di Eni e per realizzarlo si punta ad utilizzare al meglio tecnologie già esistenti. Altro tema strategico fondamentale, sono le energie rinnovabili e, infine, una strategia di economia circolare. Ne abbiamo parlato con Francesco Manna, Responsabile per le relazioni istituzionali locali di Eni, in attesa di riprendere questi temi al prossimo FORUM PA 2021 (di cui Eni è partner) all’interno dello Scenario del 23 giugno “La rivoluzione della sostenibilità e lo sviluppo tecnologico che la rende possibile”.
Ecco qualche spunto emerso dall’intervista.
Decarbonizzazione entro il 2050
Per raggiungere questo obiettivo, Eni ha fissato una strategia che comprende la trasformazione di raffinerie convenzionali in bioraffinerie (dove si prevede una crescita della capacità produttiva delle bioraffinerie fino a 5-6 milioni di tonnellate entro il 2050), l’utilizzo sempre più consistente di materia prima proveniente da scarti e rifiuti, che porteranno all’eliminazione dell’olio di palma dal 2023 e all’incremento del biometano e del riciclo di prodotti finali.
“Eni ritiene che l’idrogeno possa avere un ruolo chiave nella transizione energetica – sottolinea Manna – affiancando l’energia elettrica e altri fuel sostenibili, al fine di sviluppare un sistema energetico decarbonizzato. L’idrogeno rappresenta un’opzione percorribile per la decarbonizzazione degli attuali consumi, principalmente in ambito raffinazione/bioraffinazione e industria chimica”.
Energie rinnovabili
Impianti solari di nuova generazione e produzione di energia elettrica dal moto ondoso sono due delle principali sperimentazioni e progettualità su cui sta lavorando Eni. In particolare, è stata sviluppata la tecnologia Inertial Sea Wave Converter (ISWEC) insieme al Politecnico di Torino (PoliTO) e allo spin-off Wave for Energy S.r.l.: si tratta di un sistema galleggiante che trasforma il movimento delle onde marine in elettricità, per alimentare impianti offshore o piccole comunità costiere.
Economia circolare
Questi i pilastri della strategia di circolarità per Eni:
- materie prime sostenibili: ovvero lavorare sempre meno input vergini e spostarsi verso l’utilizzo di materiali di origine biologica o provenienti da scarti di processi di produzione;
- riuso, riciclo e recupero: attraverso processi di recupero di materie prime da prodotti di scarto ed il riutilizzo di acque e terreni, oltre che il recupero dei rifiuti;
- estensione della vita utile: dare nuova vita ad asset in ottica sostenibile.
In questa direzione vanno ad esempio le iniziative di conversione delle raffinerie in bioraffinerie, che reinseriscono in processi produttivi aree e maestranze altrimenti destinate ad essere poste fuori dal mercato.
“È sempre più centrale lo sviluppo di sinergie con il territorio, nel quale l’azienda opera – conclude Manna -. In tale ambito rientrano i Protocolli e gli accordi di cooperazione per lo sviluppo dell’economia circolare in Italia, con diverse aziende per la raccolta di oli alimentari esausti e la fornitura di biocarburante HVO, come quelli stipulati negli ultimi due anni a Roma con AMA, con Veritas a Venezia, con Hera a Modena e con AMAT a Taranto. Nel 2019 Eni ha sottoscritto oltre 20 protocolli di economia circolare e mobilità sostenibile con i protagonisti del tessuto socio-economico nazionale ed internazionale”.