A #SCE2014 Lecce: prossima smart city mediterranea
Alessandro Delli Noci, Assessore all’Innovazione Tecnologica del Comune di Lecce, sarà tra i protagonisti di #SCE2014. Già da tempo la città pugliese è impegnata in un percorso importante di trasformazione e sviluppo che poggia sull’intesa tra Comune, Università, centri di ricerca locali e imprese. “Il percorso non sarà breve”, racconta l’Assessore che malgrado le difficoltà guarda con ottimismo al futuro della città, immaginandola una prossima smart city del Mediterraneo.
16 Ottobre 2014
Martina Cardellini
Alessandro Delli Noci, Assessore all’Innovazione Tecnologica del Comune di Lecce, sarà tra i protagonisti di #SCE2014. Già da tempo la città pugliese è impegnata in un percorso importante di trasformazione e sviluppo che poggia sull’intesa tra Comune, Università, centri di ricerca locali e imprese. “Il percorso non sarà breve”, racconta l’Assessore che malgrado le difficoltà guarda con ottimismo al futuro della città, immaginandola una prossima smart city del Mediterraneo.
A che punto è la città di Lecce nel percorso verso la Smart City?
Da oltre un anno la città di Lecce ha avviato un percorso di pianificazione strategica, un percorso che è tuttora in evoluzione. L’approccio strategico ha richiesto il coinvolgimento di centri di ricerca del territorio, una smart community che abbiamo creato mettendo insieme tutti i giovani innovatori del territorio, e infine le grandi multinazionali e le imprese che stanno investendo su progetti di smart cities sul territorio.
È un percorso molto difficile, soprattutto perché abbiamo una difficoltà legata alla regolamentazione legislativa per quanto riguarda la collaborazione pubblico-privata. Ad oggi, l’Europa ha indicato la rotta da seguire in questo ambito, ma il legislatore ancora non l’ha intrapresa.
Siamo a buon punto, ma il percorso da compiere è ancora lungo. La partecipazione della cittadinanza è molto viva e questo ci dà entusiamo. Inoltre i primi progetti iniziano a vedere la luce. Sicuramente dovremo attendere ancora un paio d’anni per il completamento del lavoro.
Ci racconta uno tra i più interessanti progetti avviati ultimamente?
A me piace citare il progetto “La rete della solidarietà”, che è tuttora in fase di sperimentazione. È un banco alimentare, che parla di welfare rigenerativo e mette in contatto gli esercizi commerciali con la rete della povertà e tutti gli operatori che vogliono dare qualcosa alla città. In sostanza il progetto prevede la raccolta e la distribuzione di viveri non venduti e non consumati offerti da mense ed esercizi pubblici a favore della Caritas e di altri enti di carità.
Qual è la sua visione di Smart City del Mediterraneo?
La mia visione di smart city mediterranea è quella di una città che riesce a comprendere al suo interno le opportunità innovative che vengono dalle varie aree. Intendo anche una città che riesce ad integrare diverse culture al suo interno, e soprattutto riesce a guardare a un Europa non chiusa ed autocelebrativa, ma a un’Europa che guarda verso un sistema globale.
Secondo lei come si compie il passaggio dal digitalizzare al pensare digitale?
Creando una cultura digitale che in Italia ancora non c’è. In questi anni abbiamo costruito un sistema che digitalizza la burocrazia, piuttosto che eliminarla, e quindi paradossalmente l’abbiamo nutrita. Abbiamo speso molti soldi per digitalizzare la burocrazia, questo è il paradosso italiano!
Alessandro Delli Noci sarà presente a Smart City Exhibition, prendendo parte alla discussione di tre convegni: 22 ottobre, City Governance e strategie di smart engagement per le Politiche Urbane – 23 ottobre, Smart City Med: quali scenari per la Smart City del mediterraneo – 24 ottobre, Pensare digitale. La visione strategica del futuro