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Amigoni, assessore a Fidenza: “Bisogna fare un passo avanti decisivo per lo Smart Working”

Amigoni, assessore a Fidenza: “Bisogna fare un passo avanti decisivo per lo Smart Working”
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Continua il percorso di ascolto #road2forumpa2020: questa volta, Gianni Dominici intervista Franco Amigoni, assessore all’innovazione del Comune di Fidenza.

17 Settembre 2020

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Redazione FPA

Lo Smart Working è stato un elemento fondamentale di questo periodo caratterizzato dall’emergenza causata dal Coronavirus: migliaia di persone hanno potuto continuare a lavorare da casa, utilizzando device propri o dell’azienda.

Amigoni, assessore a Fidenza: “Bisogna fare un passo avanti decisivo per lo Smart Working”

Questo, naturalmente, ha causato un ripensamento delle strutture aziendali e cittadine, modificando non di poco il modo di vivere le nostre città.

Un’esperienza importante viene fornita da Franco Amigoni, assessore all’innovazione del Comune di Fidenza, che, intervistato da Gianni Dominici, spiega come la città in provincia di Parma abbia affrontato l’esperienza del lockdown.

L’intervista

“Nel corso del lockdown e delle prime fasi, Fidenza si è trovata sul confine della zona più delicata” afferma Amigoni, “Nel giro di pochi giorni, il nostro ospedale si è trovato a dover chiudere il pronto soccorso perché era impossibile ospitare nuove persone da seguire e monitorare”.

Ma qual è stata la reazione della città? “C’è stata una grande capacità di reazione su tanti temi, come per i buoni spesa” continua Amigoni, “Abbiamo distribuito circa 160mila euro alle famiglie disagiate, creando un team trasversale che in giro di una settimana ha concluso le pratiche”.

Sullo Smart Working la situazione è stabile per il momento: “Vogliamo trasformare lo Smart Working in qualcosa di molto più avanzato e molto meno emergenziale” conclude Amigoni, “La sfida da affrontare è di fare un passo avanti decisivo. Dobbiamo farlo con una riorganizzazione forte del servizio, non perdendo mai di vista l’ambiente e i benefici che questa attività può apportare”.

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