Per la serie “Conversazioni con…” l’intervista di Carlo Mochi Sismondi ad Antonio Ponzo Pellegrini, Assessore all’innovazione del Comune di Empoli. Nonostante l’accelerata sul piano della digitalizzazione avvenuta nella PA, serve ancora lavorare sulla disponibilità e fruibilità dei dati. Inoltre, per trasformare in realtà i buoni propositi politici in tema di sostenibilità, è fondamentale puntare sulla circolarità e ascoltare le esigenze del territorio. L’intervista, realizzata in occasione di “FORUM PA 2020 Restart Italia”, è disponibile ora nella sua versione integrale
26 Novembre 2020
Redazione FPA
La necessità di rispondere rapidamente alle esigenze derivanti dall’emergenza sanitaria ha assegnato un nuovo peso al tema della trasformazione digitale, accelerando i processi praticamente in tutte le PA, facendo scoprire il potenziale del lavoro da remoto e creando una maggiore consapevolezza sui temi dell’impatto ambientale. Quando si parla di digitale e sostenibilità ambientale, si parla di un binomio di elementi strettamente collegati tra loro, il cui sviluppo non può essere ulteriormente rimandato.
Queste alcune considerazioni emerse dal dialogo tra Carlo Mochi Sismondi, Presidente di FPA, e Antonio Ponzo Pellegrini, Assessore del Comune di Empoli con deleghe al Commercio, alle Attività Produttive, all’Innovazione e alla Sicurezza e al Decoro Urbano. L’intervista, realizzata in occasione di “FORUM PA 2020 Restart Italia”, è disponibile ora nella sua versione integrale.
“Nel nostro comune effettuiamo la raccolta differenziata porta a porta da dieci anni” racconta Pellegrini, spiegando come l’utilizzo di alcuni microchip abbia permesso di monitorare i consumi dei cittadini, consentendo così all’amministrazione di calibrare al meglio l’importo della tariffa sui rifiuti. Questo ha consentito anche di ottenere una percentuale di raccolta differenziata riutilizzata grazie al riciclo intorno al 90%, ben sopra la media degli altri comuni italiani.
Un sistema che consente quindi di raccogliere molti dati, ma che sottolinea Ponzo Pellegrini “purtroppo non è stato uniformato e questo è un punto debole”. L’azienda che gestisce il servizio serve molti altri comuni, alcuni più grandi come quello di Firenze, dove la raccolta differenziata avviene diversamente, per cui non è possibile confrontare i dati delle singole comunità ma solamente tracciare una tendenza di consumo.
Interpellato, infine, sul processo di trasformazione dei programmi in politiche reali, l’assessore Pellegrini è chiaro: “bisogna avere conoscenza del territorio prima di tutto e una buona capacità di ascolto attivo per capirne le esigenze”. Per la ripresa, serve puntare sulla sostenibilità e sull’economia circolare, ottimizzando le spese economiche, e instaurando un modello virtuoso di rapporto tra pubblico, privato e associazioni di categoria, così da dare delle risposte vere alle esigenze della cittadinanza.