Benjamin Barber: “I Sindaci dovrebbero governare il mondo”
Viviamo in un mondo di interdipendenze; un mondo trasnazionale in cui anche i grandi problemi e le sfide sono ormai interdipendenti tra le nazioni. Cerchiamo risposte e soluzioni nella politica e nelle istituzioni, ma la democrazia è in crisi: è affidata a Stati-nazione creati più di 400 anni fa, che rivendiano ognuno la propria capacità di soluzione. Siamo davvero certi che queste forme democratiche siano in grado di risolvere i problemi moderni? Il teorico politico Benjamin Barber rileva un’assimetria tra le sfide trasnazionali moderne e le forme di governo che definisce arcaiche. Forse dovremmo smetterla di parlare di Nazioni e Stati e cominciare a parlare di città.
28 Gennaio 2014
Redazione FORUM PA
Viviamo in un mondo di interdipendenze; un mondo trasnazionale in cui anche i grandi problemi e le sfide sono ormai interdipendenti tra le nazioni. Cerchiamo risposte e soluzioni nella politica e nelle istituzioni, ma la democrazia è in crisi: è affidata a Stati-nazione creati più di 400 anni fa, che rivendiano ognuno la propria capacità di soluzione. Siamo davvero certi che queste forme democratiche siano in grado di risolvere i problemi moderni? Il teorico politico Benjamin Barber rileva un’assimetria tra le sfide trasnazionali moderne e le forme di governo che definisce arcaiche. Forse dovremmo smetterla di parlare di Nazioni e Stati e cominciare a parlare di città. Le città sono multiculturali, aperte, partecipative, democratiche e capaci di lavorare insieme, di interagire per risolvere i problemi quotidiani. Forse è venuto il momento che siano i Sindaci a governare il mondo perché affidabili, pragmatici, impegnati a risolvere problemi e "compaesani" perchè la città è anche la loro.
Si afferma un concetto nuovo, che la democrazia possa rinascere nella cosmopolis globale, in una nuova forma, più vicina ai cittadini.