L’intervista di Gianni Dominici a Chiara Maule, Assessora con delega in materia di politiche sociali, familiari ed abitative del Comune di Trento, sul tema della risposta della PA all’emergenza. Nonostante il lavoro fatto negli anni passati abbia permesso ad una realtà come Trento di rispondere in maniera soddisfacente alle esigenze nate dalla crisi, resta ancora problematico predisporre rapidamente le misure necessarie senza trovare ostacoli normativi o amministrativi. Serve dunque riformulare il quadro delle priorità e puntare con convinzione alcuni macro-obiettivi con formazione mirata e coinvolgimento di più realtà
18 Novembre 2020
Redazione FPA
L’emergenza pandemica ha posto, tra le tante sfide, anche quella di conciliare le esigenze del tessuto produttivo del paese con la tutela della salute, mettendo le istituzioni davanti a decisioni difficili su un tema che è stato ed è ancora al centro del dibattito pubblico. Quando si trasporta tutto questo nella realtà cittadina, gli amministratori devono trovare un complicato equilibrio per garantire lo svolgimento delle principali attività (pubbliche e private) e salvaguardare al tempo stesso la salute dei cittadini. In questa puntata Gianni Dominici ne parla con Chiara Maule, Assessora con delega in materia di politiche sociali, familiari ed abitative del Comune di Trento.
“Il lavoro fatto negli anni passati è stato fondamentale” spiega la Maule, sottolineando quanto il Comune di Trento fosse già ad un buon punto in termini di adozione dello Smart Working e di procedure digitali, il che ha permesso di continuare a fornire i servizi in maniera efficiente. Anche nella gestione dell’emergenza nelle periferie si sono visti i risultati di un’amministrazione previdente, come testimoniato dalla presenza della banda larga praticamente ovunque e dal patto informale siglato con genitori ed insegnanti per permettere ai bambini e alle bambine degli asili nido e delle scuole materne di tornare in aula già a giugno, prima della nuova sosta forzata di queste settimane.
L’intera comunità trentina ha risposto con un ottimo spirito di solidarietà, come testimoniato dalla stessa Assessora nel ricordare alcune esperienze di volontariato che, anche grazie al supporto della tecnologia, sono riuscite ad attivare servizi di consegna a domicilio di alimenti. Grazie, inoltre, alle numerose manifestazioni presenti in città, come la Smart City Week, arrivata ormai alla sua terza edizione, la cittadinanza si è trovata anche più pronta nell’approccio forzato al digitale, come dimostrato dall’aumento esponenziale di utenti SPID verificatosi in questi mesi.
“Credo sia impossibile tornare indietro”, conclude la Maule, perché ora che si è capito che la PA può lavorare a distanza e che farlo nel giusto modo non è difficile, tornare alla modalità analogica non sarà più sostenibile. In questo senso la condizione forzata in cui ci si è trovati, ha necessitato uno sforzo in termini di acquisizione di competenze che non va sprecato: serve però eliminare le sovrastrutture e puntare con decisione su alcuni obiettivi che facilitino la PA nel proprio lavoro e conseguentemente nell’offrire servizi ai cittadini.