“Città mobili”: il Rapporto Cittalia 2009

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Quali sono le nuove sfide della mobilità nei grandi centri urbani e come stanno rispondendo le città italiane? Il Rapporto Cittalia, nell’analizzare le trasformazioni in atto, vuole anche offrire ad amministratori e addetti ai lavori spunti utili per governare questo aspetto sempre più importante nella vita e nell’organizzazione delle moderne società urbane.

12 Gennaio 2010

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Michela Stentella

Articolo FPA

Quali sono le nuove sfide della mobilità nei grandi centri urbani e come stanno rispondendo le città italiane? Il Rapporto Cittalia, nell’analizzare le trasformazioni in atto, vuole anche offrire ad amministratori e addetti ai lavori spunti utili per governare questo aspetto sempre più importante nella vita e nell’organizzazione delle moderne società urbane.

Gli abitanti della grandi città italiane passano in media circa due settimane l’anno in macchina, bloccati nel traffico nel tentativo di raggiungere il proprio posto di lavoro, ma anche luoghi si studio, di cura, o semplicemente di svago. La velocità media in città è di circa 20 km orari in automobile e 10 Km/h in autobus: insomma, ci si muoverebbe più velocemente in bicicletta, se esistessero piste ciclabili adeguate! Questa situazione comporta costi elevati per i cittadini (da un massimo di circa 1.300 euro l’anno a Roma, a poco più di 200 euro a Reggio Calabria) e non solo a livello di consumi, ma anche di inquinamento e qualità della vita.

Questi dati emergono dal “Rapporto Cittalia 2009 – Città Mobili”, presentato il 15 dicembre scorso, e naturalmente sono solo una minima parte dell’universo fotografato da questo ampio studio sulla mobilità nelle città italiane.
Obiettivo del Rapporto, che ha preso in esame le 15 città metropolitane del nostro paese, è analizzare le tendenze, domanda e offerta di mobilità, mettendole a confronto con le principali realtà urbane internazionali e offrendo, così, ad amministratori e addetti ai lavori spunti utili per governare questo aspetto sempre più importante nella vita e nell’organizzazione delle moderne società urbane.
Muovere persone e merci nelle città, infatti, è ormai un obiettivo centrale delle politiche urbane e dalla quantità e qualità della mobilità dipendono lo sviluppo urbano, la vivibilità delle città, la loro sostenibilità ambientale e sociale, come sottolinea Pierciro Galeone, segretario generale della Fondazione Cittalia, nell’introduzione del Rapporto.

Il Rapporto Cittalia 2009, quindi, fa il punto sulla sfida posta alle città metropolitane italiane dall’accelerazione del movimento urbano, indagando le diverse componenti del fenomeno. La mobilità, infatti, è anche l’espressione concreta delle trasformazioni in atto nella struttura economica, politica, culturale delle società contemporanee. L’aspetto più evidente di questa trasformazione è quello per cui gli spazi per abitare, lavorare, studiare, curarsi, divertirsi si sono allontanati, perdendo progressivamente i loro caratteri di prossimità fisica e facendo così lievitare la domanda di mobilità.

Questi i capitoli del Rapporto:

Primo Capitolo “Trasformazioni urbane, politiche e strumenti”
Le città si trasformano, aumentano le persone che scelgono di vivere fuori dalle aree centrali e cambiano quindi le distanze tra i luoghi della vita quotidiana (residenza, lavoro, svago, etc). Le conseguenze di queste trasformazioni sui flussi e sul sistema della mobilità.
Secondo Capitolo “Vecchi e nuovi fabbisogni”
La mobilità aumenta e presenta stili e caratteristiche diverse a seconda dell’esigenza a cui risponde: si parla di mobilità legata al lavoro, ma anche al turismo, al consumo, alla sanità. E mentre il core urbano sembra sempre più interessato a forme di mobilità alternative (piedi, bici, trasporto pubblico), il territorio metropolitano è dominato dall’uso estensivo e generalizzato dell’automobile.
Terzo Capitolo “Le tendenze del muoversi in città”
Come la mobilità viene percepita dai cittadini: atteggiamenti e valutazioni dei fruitori dei servizi e aspettative rispetto alle forme alternative di spostamento. Cittalia ha concentrato l’attenzione su sei città metropolitane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova) e sui diversi modi attraverso cui sta evolvendo la mobilità in queste aree.
Quarto Capitolo “La domanda di mobilità urbana”
Fotografa quantitativamente i fenomeni legati alla domanda di spostamento, attraverso i dati e gli indicatori riferiti alle scelte modali di mobilità pubblica e privata nelle quindici città metropolitane del paese. Una particolare attenzione è rivolta agli aspetti di sostenibilità ambientale e alle dinamiche dei costi di congestione e di incidentalità.
Quinto Capitolo “L’offerta di mobilità urbana”
Approfondisce la recente dinamica in termini di offerta di reti di trasporto e di servizi di mobilità nelle quindici città, con l’intento di ricostruirne i percorsi intrapresi e i futuri sentieri di sviluppo.
Sesto Capitolo “Spese e investimenti per la mobilità urbana”
Affronta il complesso tema degli investimenti e delle spese nell’ambito della mobilità urbana. Fornisce le cifre e le analisi sulle spese sostenute dai comuni nelle funzioni di viabilità e trasporti, oltre che gli investimenti strategici per i trasporti urbani.

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