Come Saint-Étienne sta diventando una Smart City

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Il Tour de France dell’innovazione è la rubrica giornaliera con cui intendiamo andare alla scoperta delle buone pratiche di innovazione digitale e sociale adottate oltralpe. Siamo all’ottava tappa: quella di una smart city.

14 Luglio 2019

R

Daniele Rizzo

Content Manager FPA

C

Maurizio Costa

Content Officer FPA

Tappa 8 - Saint Etienne

L’arrivo dell’ottava tappa del Tour de France è stato a Saint-Étienne.

Dimentichiamoci per un momento i paesaggi fiabeschi delle cittadine dell’est della Francia e immergiamoci in un territorio che per anni ha vissuto di industrie di armi e miniere. Gli edifici somigliano a quelli delle grandi città come Lione e Parigi: le influenze svizzere e tedesche, che hanno reso le facciate dei palazzi delle tappe precedenti colorate e vivaci, cedono il posto alla sobrietà e all’elegante imponenza.

Saint-Étienne recentemente è diventata Città creativa patrimonio dell’Unesco: sembra banale, ma non lo è per una città che nel corso degli anni è stata riconosciuta soprattutto per il ferro e per il carbone. Ci troviamo di fronte e un centro urbano che negli ultimi 50 anni ha visto calare di molto la propria popolazione, e questo perché la dismissione delle miniere e delle fabbriche ha comportato l’abbandono di migliaia di lavoratori che si trovavano lì solamente per lavorare sottoterra. Tantissimi italiani, tra l’altro, nel secolo scorso, hanno raggiunto Saint-Étienne proprio alla ricerca di un lavoro.

Come detto, la città sta cercando di scostarsi da questo passato e il modo più semplice e d’impatto per farlo nel Ventunesimo secolo è dichiararsi una smart city. Una città intelligente che, grazie alle nuove tecnologie, offre servizi sempre più all’avanguardia ai propri cittadini. Una città connessa, dunque, come molte altre in Europa.

Saint-Étienne Smart City

Il progetto di cui parliamo in questa tappa, appunto, riguarda le iniziative della città francese nel campo dell’innovazione per diventare una vera smart city. Prima di tutto, l’amministrazione comunale ha cominciato dal sito internet: tutti i cittadini possono richiedere documenti online, iscrivere i figli a scuola o prenotare il rinnovo della carta d’identità. Senza fare la fila e velocemente.

Seconda iniziative: l’app. Tramite l’applicazione per smartphone, i cittadini possono segnalare disservizi, sapere gli orari dei mezzi pubblici e addirittura trovare lavoro, grazie alle segnalazioni di 4mila posti vacanti in città.

Infine, la città ha 25 stazioni di wifi gratuito sparse per tutti i quartieri e postazioni di ricarica elettriche per cellulari posizionate nelle panchine in prossimità delle fermate degli autobus.

Idee innovative, certo, che ritroviamo anche in Italia: a Forlì, ad esempio, per rimanere in tema di fermate degli autobus intelligenti, sono state installate 27 paline smart che, grazie a una connessione wireless, sono dotate di un vocalizzatore che parla ai cittadini, segnalando dove si trova l’autobus e la direzione di marcia. Un’idea interessante soprattutto per i non vedenti.

Tornando a Saint-Étienne, i prossimi passi riguarderanno la smart landscape, e cioè far diventare intelligente non solo la città, ma tutto il distretto, includendo anche le piccole realtà che si trovano in periferia.  

Il resoconto della tappa

La Mâcon – Saint-Étienne è stata teatro della rivincita di Alaphilippe. Come detto in questi ultimi due giorni, quei 6 secondi di ritardo che lo separavano da Ciccone ci facevano immaginare che il francese avrebbe fatto di tutto per riconquistare la maglia gialla. E lo ha fatto nel migliore dei modi, alla vigilia della giornata più importante per i francesi, al termine di una tappa bellissima. Ma andiamo con ordine.

Come era prevedibile subito dopo il via parte la fuga di giornata: De Gendt, King e Terpstra, ai quali si accoda poi anche Alessandro De Marchi. Vantaggio massimo di 5 minuti, poi il gruppo decide di cominciare a fare sul serio. Sulla Côte d’Aveize, la penultima asperità di giornata, King e Terpstra alzano bandiera bianca. De Marchi e De Gendt (che è transitato per primo su tutti i GPM) continuano invece la loro azione che li porterà insieme fino ai meno 13 km dall’arrivo, sulla Côte de la Jaillère. Qui De Gendt stacca De Marchi e dietro si muovono i big: Alaphilippe attacca per conquistare l’abbuono di 5 secondi sul GPM, lo segue Pinot e insieme proseguono l’azione. Partono all’inseguimento di De Gendt che però transiterà per primo sul traguardo finale di Saint-Étienne, conquistando tappa e maglia a pois. Secondo Alaphilippe, che riconquista così la maglia gialla, terzo Pinot, che guadagna 10 secondi sui rivali in classifica. Il resto del gruppo dei big (escluso Nibali, che arriverà con oltre 4 minuti di ritardo) arriverà tutto insieme con 26 secondi di ritardo su De Gendt.

Oggi, 14 luglio, festa nazionale in Francia, Alaphilippe parte in giallo. La Saint-Étienne – Brioude è una tappa con altimetria simile a quella di ieri, per cui i favoriti non possono che essere ancora una volta gli stessi. Ma occhio alla compagine francese in gruppo, occhio a gente come Offredo e Rossetto, attaccanti che più di una volta ci hanno provato da lontano in questa edizione del Tour, e una giornata come questa vorranno provarci ancora una volta.

Ascolta il commento della tappa di Marco Baldi

Durante l’ottava tappa del Tour de France, una bici si è letteralmente spezzata in due.
Il carbonio è un ottimo materiale, ma presenta delle imperfezioni.
Come saranno le due ruote del futuro?

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