FORUM PA Città 2022: le comunità urbane come laboratorio di attuazione della PA Digitale

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La grande accelerazione del processo di digitalizzazione avvenuta nell’ultimo anno e l’ulteriore crescita prospettata per il 2023, grazie all’importante disponibilità di risorse del PNRR, ci fa parlare di un momento di svolta per le nostre città. Completato il primo stadio del processo di digitalizzazione, si sta aprendo ora una fase nuova centrata sulla crescita dell’utilizzo effettivo degli strumenti implementati, la loro integrazione e interazione con i processi amministrativi, il coinvolgimento dei cittadini. Ma quali sono stati i fattori che hanno contribuito a questo risultato? Come lavorare per mettere a sistema le tante e diverse risorse in questo momento disponibili per la trasformazione digitale delle nostre realtà urbane? Ne abbiamo parlato in occasione di FORUM PA Città, presentando il rapporto ICity Rank 2022. È disponibile la registrazione integrale dell’evento

2 Dicembre 2022

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Michela Stentella

Direttrice testata www.forumpa.it

Tag Roma, 29 Novembre 2022 - Foto di Stefano Corso

Quest’anno siamo arrivati all’undicesima edizione di ICity Rank, la ricerca con cui FPA ha seguito, in modo sistematico e approfondito, l’evoluzione digitale delle città italiane nell’ultimo decennio. Cosa emerge dalla nostra analisi? A che punto siamo nel percorso di trasformazione digitale dei comuni capoluogo? Cosa si prospetta per i prossimi anni, alla luce delle tante e diverse risorse disponibili, dal PNRR al PON Metro Plus? Ne abbiamo parlato il 29 novembre durante l’evento FORUM PA Città 2022, che è stato occasione per presentare tutti i risultati della ricerca (qui lo speciale e il documento integrale disponibile per il download) e per un confronto con le città presenti, che hanno portato la loro testimonianza e hanno lavorato insieme all’interno di Tavoli dedicati a fare il punto sugli Avvisi PNRR a cui le città stanno partecipando.

Un evento che prosegue nella direzione di sperimentazione avviata da FPA, con nuovi formati che uniscono il fisico e, quindi, l’incontro e il lavoro in presenza, al digitale con la possibilità di “allungare le reti”. FORUM PA Città ha messo insieme presentazione della ricerca, interventi in sala e da remoto, tavoli di lavoro in presenza, interviste video trasmesse sul canale di diretta.

Tutto l’evento si può rivedere, la registrazione integrale è disponibile qui

“Il senso della ricerca e di questo evento è stare insieme e confrontarsi – ha sottolineato Gianni Dominici, Direttore generale di FPA – da sempre e ora più che mai pensare all’innovazione significa condividere soluzioni, condividere idee ed è questo il senso del nostro del nostro progetto che va avanti ormai da più di dieci anni. La classifica delle città digitali che emerge da ICity Rank va presa come un punto di partenza e di riferimento per il confronto tra le città”.

Senza entrare quindi nel merito delle classifiche di ICity Rank 2022 (che potete scoprire qui), la ricerca ha evidenziato alcuni trend, che sono stati illustrati dal curatore Daniele Fichera.

“Nell’ultimo decennio – ha spiegato Daniele Fichera, Senior consultant in urban innovation di FPA – vediamo una fase iniziale che è quella della sperimentazione, in cui alcune realtà più innovative vanno avanti, provano e introducono nuove soluzioni. La fase successiva, che stiamo vivendo adesso, è quella del loro consolidamento e della loro diffusione che ha avuto due accelerazioni forti. La prima nel 2020, a fronte dell’effetto pandemia, la seconda in questo 2022, quando trainati soprattutto dal consolidamento delle grandi piattaforme abilitanti (Spid, PagoPa, AppIO) i servizi online si sono moltiplicati e stanno ancora moltiplicandosi”.

In particolare, è emerso come la particolare accelerazione verificatasi nel 2022 fa sì che il numero delle «città digitali» sia aumentato, il livello medio delle città «in transizione» sia salito e si sia ridotto quello dei capoluoghi pesantemente in ritardo. Grazie all’importante disponibilità di risorse del PNRR, il 2023 si prospetta come un anno di ulteriore crescita, in cui altre realtà potranno completare il primo stadio del processo di digitalizzazione. Si sta contestualmente aprendo una fase nuova (che alcune realtà stanno già sperimentando) centrata sulla crescita dell’utilizzo effettivo degli strumenti implementati, la loro integrazione e interazione con i processi amministrativi, il coinvolgimento dei cittadini.

Quali sono stati i fattori che hanno contribuito a questo risultato, a questo innalzamento del livello medio di digitalizzazione delle città italiane? Fichera ne evidenzia in particolare tre: le esperienze pilota delle città più innovative che hanno rotto il ghiaccio, hanno aperto la strada e hanno costruito con la loro esperienza un modello di riferimento; l’azione di supporto, sistematizzazione e coordinamento delle agenzie nazionali che hanno raccolto, recepito e sistematizzato le esperienze delle città più innovative costruendo strumenti di uso generale; infine la graduale diffusione tra amministratori e dirigenti di tutte le città della consapevolezza di cosa questo processo significasse.

Nel video dell’evento potete ascoltare i commenti della città intervenute rispetto ai trend generali e rispetto al loro posizionamento all’interno dei diversi indici.

Guardando poi a questo particolare momento, a che punto siamo nel percorso di adesione delle città agli avvisi PNRR per la digitalizzazione? E viste le diverse opportunità aperte in questo momento per le città, dal PNRR al PON Metro Plus, come lavorare affinché non si creino sovrapposizioni nell’utilizzo delle risorse? Alcuni spunti di risposta a queste domande sono emersi dagli interventi di Luca Rigoni, responsabile delle relazioni istituzionali presso il Transformation Office del Dipartimento per la trasformazione digitale, di Mauro Savini, responsabile innovazione Anci, e di Massimiliano Bottini, Esperto Agenda Digitale e Comunicazione Istituzionale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.

In particolare, Rigoni ha presentato i dati di adesione alla piattaforma PA digitale 2026 e di partecipazione ai diversi avvisi: il 99% dei comuni si è registrato alla piattaforma, le candidature ricevute dai comuni sono oltre 40.000 e le risorse richieste sono 1,8 miliardi. Stanno uscendo i decreti di finanziamento per circa un miliardo sugli 1,8 richiesti. “Le candidature sono il primo segnale di una vicinanza centro territorio che va consolidata e sviluppata nei prossimi mesi – ha commentato Rigoni – perché siamo in una fase che non guarda solo all’efficienza ma anche all’efficacia della spesa, una fase molto calda del ciclo della policy. Dobbiamo lavorare molto con le nostre squadre territoriali supportando i comuni ma anche stimolando la fornitura, in una grande operazione pubblico privato”.

RIVEDI LA REGISTRAZIONE DI FORUM PA CITTA’ 2022

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