FORUM PA Lombardia. Maroni: la nostra Regione modello per nuovo welfare
“Ripensare in maniera globale il Welfare. Non più Salute, Sociale e Lavoro come compartimenti stagni, ma un percorso unitario, composito e articolato, sfaccettato in base a tutte le esigenze imposte dalla realtà e dal futuro di una società che cambia, con il cittadino e il territorio come motori principali”. E’ il ‘modello lombardo’ illustrato dal Presidente della Regione Roberto Maroni questa mattina al FORUM PA Lombardia, dove ha tenuto l’intervento conclusivo della due giorni dedicata al nuovo modello di welfare regionale.
29 Gennaio 2016
Redazione FPA
“Ripensare in maniera globale il Welfare. Non più Salute, Sociale e Lavoro come compartimenti stagni, ma un percorso unitario, composito e articolato, sfaccettato in base a tutte le esigenze imposte dalla realtà e dal futuro di una società che cambia, con il cittadino e il territorio come motori principali”. E’ il ‘modello lombardo’ illustrato dal Presidente Roberto Maroni, questa mattina al FORUM PA Lombardia, dove ha tenuto l’intervento conclusivo della due giorni dedicata al nuovo modello di welfare regionale.
OBIETTIVO BENESSERE – Il nostro lavoro, ha detto Maroni, è rivolto a fare in
modo “che i cittadini possano fare quello che fanno in una condizione
di benessere, risolvendo situazioni di disagio o esclusione. Per questo
agiamo creando sinergie fra tutte le componenti interessate: salute,
sociale, lavoro, ambiente e territorio”.
EVOLUZIONE SISTEMA – Passaggio importante quello che Maroni ha dedicato
all’evoluzione del sistema socio-sanitario lombardo, la grande riforma
recentemente varata dal Consiglio regionale. “Il nostro sistema – ha
sottolineato – era già valido, questa evoluzione lo ha semplicemente
migliorato, aggiornandolo, per permetterci di affrontare il futuro senza essere colti impreparati. Per
questo anche il Ministro Lorenzin ha espresso interesse per le nostre
innovazioni e si è riservata di valutarne gli esiti come sperimentazione
di una buona pratica da estendere anche alle altre Regioni. Una posizione
niente affatto scontata, che ci riempie di orgoglio ma anche di
responsabilità, perché non possiamo fallire. Abbiamo – ha ricordato – tre
anni di tempo per attuare concretamente questo nuovo modello e per dimostrare
che funziona”.
SCELTE PER MERITO – Altra innovazione ricordata dal Governatore, quella
adottata per individuare i direttori della sanità lombarda. “Abbiamo
introdotto – ha ricordato – una novità assoluta con la formazione di una
short list per selezionare oltre 700 candidati. La selezione è stata fatta
da una commissione esterna, guidata dal magnifico rettore dell’università
di Milano Gianluca Vago, proprio con l’obiettivo di scegliere i migliori
premiando unicamente il merito e la capacità”.
PROBLEMA RISORSE – Dopo aver ricordato altri campi nei quali il governo
regionale si impegnato con ottimi risultati, al “potenziamento del sistema delle doti lavoro” alla “semplificazione burocratica, che rende meno onerose certe pratiche per cittadini e imprese”, Maroni non ha taciuto il problema legato al taglio delle risorse da parte di Palazzo Chigi. “Sono stati utilizzati – ha osservato – dei criteri che giudico non corretti. Avevamo chiesto al Presidente del Consiglio di fare un atto di coraggio, che lui aveva condiviso, nel mettere nella legge di stabilità l’applicazione dei costi standard. Peccato che questo non sia avvenuto. Mi auguro un ravvedimento operoso nella prossima legge di stabilità, ma intanto dobbiamo fare i conti con una riduzione del Bilancio”.
NOVITA’ EUSALP – In conclusione il presidente ha ricordato che solo pochi
giorni fa c’è stata la partenza ufficiale di Eusalp, “una realtà
formata da 48 regioni di 7 Paesi europei che potrà trattare direttamente
con l’Unione europea su tanti argomenti che interessano la vita dei cittadini
e anche sulla ripartizione dei fondi europei, alcuni dei quali riguardano
direttamente proprio i modelli di welfare.
FONTE: Lombardia Notizie
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