Per la serie “Conversazioni con…” l’intervista di Carlo Mochi Sismondi a Giuseppe Cassì, Sindaco di Ragusa, sul tema della transizione verde nel nostro paese. In linea con le indicazioni europee in materia di investimenti, è necessario che la PA si faccia trovare pronta sulla sfida della sostenibilità. Uno degli esempi virtuosi del nostro paese è rappresentato dal comune di Ragusa, dove il sistema di raccolta differenziata funziona anche grazie all’aiuto dei cittadini. L’intervista, realizzata in occasione di “FORUM PA 2020 Restart Italia”, è disponibile ora nella sua versione integrale
10 Dicembre 2020
Redazione FPA
Come più volte ripetuto dalla presidente della Commissione Europea, le risorse del Recovery Fund dovranno essere spese secondo le logiche della sostenibilità ambientale e della transizione digitale. In questo senso il ruolo della PA risulta fondamentale quale soggetto attuatore, soprattutto quando si tratta di amministrazioni comunali.
In questa intervista il Presidente di FPA Carlo Mochi Sismondi si confronta con Giuseppe Cassì, Sindaco di Ragusa, su come questo comune della Sicilia sia riuscito a diventare un’eccellenza in materia di raccolta differenziata.
“Abbiamo iniziato nel settembre del 2018 con un sistema di raccolta differenziata spinta”, spiega Cassì, precisando che, in un territorio complesso come quello siciliano, i risultati, che si attestano su una media del 71% di raccolta differenziata, sono da considerarsi importanti. Quel che è giusto sottolineare è la partecipazione della cittadinanza, che si è rivelata molto sensibile a questa tematica.
“Serve un rapporto costruttivo con l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti”, continua il Sindaco, in quanto spesso i problemi sono comunicativi ed è anche in questo che il supporto dei cittadini risulta fondamentale. I risultati si ottengono anche facendo formazione, coinvolgendo i più giovani che poi influenzano anche gli adulti e sviluppano una coscienza comune.
“La soluzione di un problema può essere più vicina di quel che si pensa”, conclude Cassì, sottolineando che serve puntare sulla creazione di consapevolezza nelle persone, e questo obiettivo non si raggiunge nel breve periodo ma richiede molta pazienza. Specialmente in realtà medio piccole come quella ragusana la differenza la fa la qualità dell’informazione pubblica e la creazione di senso civico.