Nelle città d’acqua i waterfront tornano a vivere
Come riconquistare lo stretto rapporto che un tempo esisteva tra le città e l’acqua e restituire un ruolo attivo a porzioni di città che hanno perso la loro funzione (portuale, commerciale, industriale)? Ne abbiamo parlato con Rinio Bruttomesso, Direttore dell’associazione Centro Internazionale Città d’Acqua, incontrato in occasione del convegno “La relazione porto-città quale elemento strategico di qualità della vita urbana”, che si è tenuto oggi a FORUM PA.
15 Maggio 2008
Come riconquistare lo stretto rapporto che un tempo esisteva tra le città e l’acqua e restituire un ruolo attivo a porzioni di città che hanno perso la loro funzione (portuale, commerciale, industriale)? Ne abbiamo parlato con Rinio Bruttomesso, Direttore dell’associazione Centro Internazionale Città d’Acqua, incontrato in occasione del convegno “La relazione porto-città quale elemento strategico di qualità della vita urbana”, che si è tenuto oggi a FORUM PA.
Cosa sono le “città d’acqua”?
Come dice il nome stesso, si tratta di città che hanno una stretta relazione con l’acqua: possono essere città di mare, città in cui passa un fiume, città che sorgono su un lago, città con un porto. Negli ultimi 20/25 anni siamo in presenza di una generale riscoperta dell’acqua in tutti i continenti. Questo è un elemento molto interessante, perché ha cambiato la filosofia con cui anche molte amministrazioni si ponevano nei confronti dell’acqua, che veniva concepita come una sorta di pericolo da cui difendersi. In realtà oggi l’acqua sta finalmente tornando ad essere una risorsa, così come era vista nei secoli scorsi; una grande risorsa da sfruttare nei modi dovuti.
E i waterfront cosa rappresentano?
Con il termine waterfront intendiamo quella striscia di terra, quella zona urbana a diretto contatto con l’acqua, che può rivestire delle funzioni, ad esempio portuali, ma può anche aver perso il suo ruolo, perché ad esempio le funzioni commerciali che una volta ricopriva con il tempo hanno perso importanza. Il waterfront è una grande risorsa per la città: è questo l’elemento che vogliamo sottolineare. La presenza di questo tema anche all’interno di FORUM PA dimostra che c’è una grande attenzione e sensibilità da parte delle pubbliche amministrazioni su questo argomento e sulle soluzioni che vanno trovate. Queste vanno raggiunte in un clima di grande collaborazione e concordia. Sul waterfront, infatti, agiscono diverse autorità: bisogna lavorare insieme se si vuole riuscire a trovare buone soluzioni.
Quale strada si sta seguendo per restituire centralità a questi luoghi della città?
Quando si guarda alla riqualificazione di queste realtà ci si accorge che molti elementi sono comuni. Il primo problema da risolvere, soprattutto per una zona che passa da una funzione più industriale/produttiva ad una funzione più pubblica, è quello dell’accessibilità. Bisogna fare in modo che queste zone diventino effettivamente luoghi pubblici, quindi raggiungibili. Poi bisogna anche fare in modo che in queste aree ci sia un giusto mix di funzioni: quindi commercio, ma anche altre attività. Ogni città d’acqua, comunque, è diversa dalle altre, per cui non si può fornire una ricetta unica, valida per tutte. Bisogna rispettare l’identità storica e culturale di ogni città, che va recuperata e valorizzata.