Parchi scientifici e smart cities. Un’intervista ad Eduardo Moreira a margine del convegno Co-creare soluzioni smart
Eduardo Moreira da Costa è docente universitario e fondatore di 2000ideias, una società internazionale di consulenza su tutti gli aspetti di innovazione, con uffici a Rio e a Florianópolis. Al convegno "Co-creare soluzioni smart" mercoeldì 29 maggio a FORUM PA 2013 ha tenuto un keynote sul ripansamento dellorganizazzione e del ruolo dei parchi scientifici, portando il caso concreto della città di Rio.
29 Maggio 2013
Francesca Battistoni
Eduardo Moreira da Costa è docente universitario e fondatore di 2000ideias, una società internazionale di consulenza su tutti gli aspetti di innovazione, con uffici a Rio e a Florianópolis. Al convegno "Co-creare soluzioni smart" mercoeldì 29 maggio a FORUM PA 2013 ha tenuto un keynote sul ripansamento dellorganizazzione e del ruolo dei parchi scientifici, portando il caso concreto della città di Rio.
Eduardo Moreira da Costa è docente part-time di innovazione presso l’Università Federale di Santa Catarina e presso l’Università Cattolica di Rio, e fondatore di 2000ideias, una società internazionale di consulenza su tutti gli aspetti di innovazione, con uffici a Rio e a Florianópolis . Costa è anche membro del Consiglio di tre società (Algar, Sistemas senior e Hoplon), ed è uno speaker noto in Brasile e all’estero sui temi Innovazione, Smart Cities, Imprenditoria, capitale di rischio e di e-government. Al convegno "Co-creare soluzioni smart" mercoeldì 29 maggio a FORUM PA 2013 ha tenuto un keynote sul ripansamento dellorganizazzione e del ruolo dei parchi scientifici, portando il caso concreto della città di Rio.
Perché, secondo te, la città ha bisogno di essere riposizionato al centro dello sviluppo?
Per una semplice ragione. Come tutti ormai sappiamo, il 75% della popolazione vivrà nelle città, nei prossimi decenni. Stiamo costruendo l’equivalente di 1 città di 1.000.000 di persone a settimana in tutto il mondo! Le città sono il problema e la soluzione.
Che cosa è una Smart city e quali sono le condizioni per attivare il processo di essere una città intelligente?
Una città intelligente è un gruppo di cluster (quartieri) di 1 miglio quadrato dove le persone possono vivere felici, lavorare e giocare sullo stesso spazio, collegati da un buon trasporto pubblico di qualità. La smart city non è solo una questione di spazi, ma coinvolge molti aspetti, come l’energia, il governo, l’ambiente ecc.
Quale è l’approccio che hai proposto a FORUM PA?
Sto lavorando per cambiare l’approccio ai parchi scientifici e per incorporare questo approccio all’interno di una Human Smart City. I Parchi scientifici sono stati sviluppati in tutto il mondo per rigenerare i vecchi "distretti industriali" degli anni ’70. Un luogo dove alle 6 del pomeriggio le persone prendono la loro auto e tornano in città. Il nuovo parco scientifico intelligente deve essere integrato nella comunità locale, il quartiere, l’ambiente in cui si trova. E dal momento che sono di moda, è un buon posto per iniziare a cambiare il nostro modo di guardare le città, integrando le comunità locali e l’obiettivo di migliorare le questioni sociali dell’area circostante.
In particolare, a FORUM PA ho parlato della città di San Paolo in Brasile. La congestione del traffico in città è tale che alcune persone sostengono che la città si bloccherà in 5 anni. La situazione in altre grandi metropoli del Brasile sta anche peggiorando anche se probabilmente non è così drammatica. In Florianópolis, però, la capitale dello stato meridionale di Santa Catarina, stiamo sviluppando una regione intelligente di nome florip @ 21 che vuole essere il prototipo di un cambiamento importante nella città e un esempio per il Paese. Il progetto sta sviluppando il piano per una regione intelligente attraverso l’integrazione di un Parco Scientifico e Tecnologico (STP) per l’area urbana situata nei suoi dintorni.
In che senso la Human Smart City è collegata all’innovazione sociale?
Tutti i quartieri della nuova città intelligente devono includere la popolazione esistente nel processo di cambiamento. Aree svantaggiate possono e devono essere rigenerate e la chiave per farlo è la promozione dell’innovazione sociale attraverso nuovi imprenditori, nuove imprese e opportunità di lavoro. L’industria creativa per esempio, che è così importante per le città intelligenti, si basa sui talenti in senso generale. Dopo l’intervento del governo nelle favelas di Rio, per esempio, nuovi bar e ristoranti sono utilizzati da turisti e gente del posto. In questi luoghi sono frequenti gli spettacoli e le manifestazioni della cultura locale. In questo momento, come lo è stata la creatività qualche anno fa, è l’innovazione sociale la chiave del cambiamento.