Piemonte, un piano integrato sull’immigrazione
Orientare la programmazione regionale e rispondere in modo integrato ai bisogni delle cittadine e dei cittadini stranieri mediante un coordinamento delle diverse politiche di settore, da quelle prettamente sociali a quelle della formazione e del lavoro, dell’istruzione, della cultura, della sanità, della casa e della cooperazione internazionale. È l’obiettivo protocollo d’intesa per l’attuazione del del Piano regionale integrato dell’Immigrazione 2007-2009, firmato il 3 ottobre scorso dalla Regione Piemonte e dalle otto Province piemontesi.
16 Ottobre 2008
Redazione FORUM PA
Orientare la programmazione regionale e rispondere in modo integrato ai bisogni delle cittadine e dei cittadini stranieri mediante un coordinamento delle diverse politiche di settore, da quelle prettamente sociali a quelle della formazione e del lavoro, dell’istruzione, della cultura, della sanità, della casa e della cooperazione internazionale. È l’obiettivo protocollo d’intesa per l’attuazione del del Piano regionale integrato dell’Immigrazione 2007-2009, firmato il 3 ottobre scorso dalla Regione Piemonte e dalle otto Province piemontesi.
"Il Piano – ha spiegato l’assessore regionale al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso – è ispirato dalla consapevolezza dei grandi cambiamenti intervenuti negli ultimi anni: da un’immigrazione di lavoratori si è passati a un’immigrazione che coinvolge i nuclei famigliari e che è sempre più radicata sul territorio, non solo nelle grandi città ma anche nelle province. Le politiche pubbliche devono cogliere questi rapidi cambiamenti individuando obiettivi e interventi coerenti”.
Il protocollo stabilisce che la Regione, nell’ambito degli obiettivi enucleati dal Piano, individui annualmente, attraverso il confronto con le Province, le priorità da perseguire. Le Province utilizzano i fondi assegnati dalla Regione per l’attuazione diretta di interventi mirati all’inclusione delle cittadine e dei cittadini stranieri o per la concessione di contributi a enti, istituzioni e associazioni che si occupano di queste problematiche e si impegnano a monitorare gli interventi attuati.
FONTE: Regione Piemonte