Quale innovazione per i piccoli Comuni: dalla smart city alla smart land

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Come le nuove tecnologie e le piattaforme innovative possono contribuire a trasformare il volto dei piccoli comuni: se ne parlerà il 10 giugno a Cremona in un incontro organizzato da FPA, A2A Smart City e LineaCom. Durante i lavori, firma del Protocollo d’intesa A2A – ANCI Lombardia per le smart city/land.

7 Giugno 2017

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Michela Stentella

In Italia sono 5.700 i Comuni con meno di 5.000 abitanti (circa il 70% del totale), piccoli per dimensioni ma coinvolti anch’essi nelle trasformazioni avviate dalle nostre città per rispondere alle nuove esigenze espresse da cittadini e imprese. Cambiamenti che vanno in direzione di una maggiore sostenibilità, come richiesto a livello mondiale dall’Agenda 2030, e di una vivibilità che chiama in causa da una parte le nuove tecnologie, strumento imprescindibile per raggiungere questi obiettivi, dall’altra il ruolo attivo e la collaborazione tra i diversi attori del territorio: enti, cittadini, imprese.

Partendo da queste premesse, FPA, A2A Smart City e LineaCom organizzano sabato 10 giugno a Cremona un appuntamento per fare il punto sull’innovazione e le nuove tecnologie come fattore chiave per trasformare il volto dei piccoli comuni e favorire i processi di innovazione sociale. Un’innovazione, quindi, non fine a se stessa, ma che metta al centro le persone e i bisogni delle comunità territoriali, che nasca da sinergie tra enti e attori locali, che sia riutilizzabile e trasferibile e che guidi uno sviluppo effettivamente intelligente, inclusivo e sostenibile. Questo il focus dell’appuntamento in programma alle ore 14 presso il Museo del Violino dal titolo “Innovazione nei piccoli comuni. Nuove tecnologie e piattaforme innovative a servizio delle Smart Land”. Se l’innovazione nelle sue diverse sfumature (fibra ottica, wireless, IoT, Industria 4.0, Smart Road, Intelligenza Artificiale, ecc…) sta modificando la configurazione dei territori, con la “Smart Land” ecco che le città, spesso di piccole dimensioni, sperimentano politiche diffuse e condivise per aumentare la competitività del territorio e creare un contesto economico e sociale attraente, in cui cittadini, imprese e amministrazioni possano vivere, lavorare e interagire.

“Il concetto di smart city è in continua trasformazione – spiega Gianni Dominici, Direttore generale di FPA – oltre alla digital transformation delle comunità urbane, che è sicuramente un tema centrale condiviso anche dall’Unione Europea (che, con il Patto di Amsterdam, ha individuato nella transizione al digitale uno dei 12 principi guida della propria Agenda Urbana) dobbiamo soffermarci su processi che stanno diventando sempre più centrali. Pensiamo per esempio agli shared services, un modello organizzativo sinergico e collaborativo, in cui la tecnologia diventa fattore abilitante di un nuovo modo di gestire in rete l’amministrazione locale. Servizi condivisi, in particolare a livello delle Unioni dei Comuni, rappresentano un cambio di paradigma nella gestione di risorse da un decentramento costoso, poco funzionale e caotico ad un accentramento che razionalizza e mette a sistema. Vantaggi dunque in termini di risparmio di tempi e costi, di miglioramento di prestazioni e di sviluppo di una nuova governance dei territori che coinvolge istituzioni e stakeholder locali”.

“Per LGH il legame con i territori serviti rappresenta un valore imprescindibile, uno stimolo costante a fornire nuovi servizi a cittadini e imprese, rendendo contestualmente ancora più efficienti quelli che già eroga ogni giorno” sottolinea Antonio Vivenzi, Presidente Linea Group Holding. “Sviluppo e valore per il territorio – prosegue Vivenzi – rappresentano dunque un connubio inscindibile per il nostro gruppo. Per questo perseguiamo con convinzione il concetto di Smart Land: un approccio che, attraverso le nuove tecnologie, non sia la semplice riproposizione in ambiti non metropolitani di progetti già sperimentati nelle cosiddette smart city, ma che risponda alle reali esigenze delle comunità locali, contribuendo ad esempio a dare vita all’agricoltura del domani. Cremona rappresenta un caso d’eccellenza in questo senso, un luogo dove l’impegno di tutti gli attori, privati e istituzionali, ha contribuito a fare dell’innovazione tecnologica il fulcro dello sviluppo e che avrà nell’imminente nascita del Polo per l’innovazione digitale una tappa fondamentale. LGH, in particolare attraverso l’esperienza di Linea Com e ora grazie alla partnership con A2A Smart City, è da sempre protagonista di questo processo che spazia dallo Smart AgriFood all’Industry 4.0, alle nuove tecnologie digitali per la PA, con l’obiettivo di portare benefici tangibili a cittadini e imprese”.

L’incontro prevede poi un ulteriore momento di particolare importanza: la firma del protocollo d’intesa tra A2A e ANCI Lombardia per smart city/land. A siglare il documento saranno il Presidente di A2A Giovanni Valotti e Pierattilio Superti – Direttore Anci Lombardia. Il protocollo sancisce la nascita di un Comitato Congiunto di Indirizzo per promuovere e diffondere le best practices Smart Cities e Smart Lands nei territori lombardi.

L’appuntamento, organizzato da FPA, A2A Smart City e Linea Com si inserisce all’interno di una giornata che Cremona dedicherà interamente all’innovazione: si comincia la mattina, con l’inaugurazione del Polo per l’innovazione digitale, nato per iniziativa del Consorzio CRIT, che ospiterà aziende e start-up che coprono tutti i principali segmenti della filiera dell’ICT, e si prosegue fino alle 2 di notte con la “Tech Night Cremona”, la prima kermesse in Italia, in stile “notte bianca”, dedicata al mondo delle innovazioni tecnologiche.

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