ReportagePA – Speciale Progetto ITALIAE. Focus Comunità del Friuli Orientale: lavorare insieme è una scelta, non un adempimento

Come nasce e come si sviluppa un’Unione di Comuni? Quale il ruolo delle partnership territoriali e regionali nel sostenerne la crescita e quanto pesa la volontà di sindaci e amministratori comunali? Siamo andati a scoprirlo in occasione del “ReportagePA – Speciale Progetto ITALIAE” con un Focus dedicato alla Comunità del Friuli Orientale[1], incontrando sindaci e tecnici della Comunità, che ci hanno raccontato come è cambiato in questi anni il loro lavoro grazie alla possibilità di mettere insieme risorse e competenze.

In occasione di questa tappa del “ReportagePA – Speciale Progetto ITALIAE” abbiamo intervistato anche Pierpaolo Roberti, Assessore regionale alle autonomie locali, e Daniele Gortan, Direttore di ComPA FVG, che ci hanno spiegato il ruolo propulsore della Regione e il valore della cooperazione con il progetto ITALIAE per supportare l’associazionismo e far fronte, così, alla fragilità dei piccoli Comuni. In particolare, la Regione ha varato nel 2019 una norma che ha disciplinato i sistemi di aggregazione tra i comuni. Questa legge prevede che i Comuni possano scegliere di stare insieme per esercitare delle funzioni che vengono stabilite proprio dai sindaci di quel territorio. Insomma, mettersi insieme e optare per la gestione associata dei servizi è una scelta consapevole, non un adempimento.

Il Friuli Venezia Giulia è una regione abbastanza piccola ma ha delle caratteristiche peculiari dovute alla sua morfologia. Più di un terzo del territorio è montano, caratterizzato da comuni molto piccoli e molto distanti tra loro, ma ci sono anche grossi centri abitati. Ci sono differenze di carattere linguistico e di carattere identitario che ci hanno portato a non voler uniformare tutto il territorio con una norma troppo rigida e questo ha portato i primi risultati con le prime comunità volontarie che sono nate. Tra queste quella del Friuli orientale

Pierpaolo Roberti, Assessore alle Autonomie Locali, Regione Friuli Venezia Giulia

La Comunità si è costituita nel 2021 e riunisce ad oggi otto Comuni (Buttrio, Cividale del Friuli, Moimacco, Pradamano, Premariacco, Prepotto, Remanzacco, San Giovanni al Natisone) che hanno associato diversi servizi.

La Comunità costituisce una risposta diversa a diversi problemi per ciascuno dei Comuni che aderiscono. Per alcuni è un vantaggio economico inteso come risparmio nella gestione dei servizi, per altri significa riuscire a erogare un servizio che non poteva essere erogato, per altri ancora è un aumento della qualità

Enrico Basaldella, Vicepresidente della CFO e Sindaco del Comune di Moimacco

Tra i fiori all’occhiello della Comunità c’è la Polizia locale che con la sua innovativa centrale operativa coordina tutte le attività e le operazioni del personale negli otto Comuni e con oltre 200 telecamere controlla le strade e le aree di aggregazione più importanti.

La Comunità garantisce una qualificazione delle competenze delle persone. Insieme si lavora meglio, ci si confronta.

Noi abbiamo aderito al Progetto ITALIAE perché volevamo effettivamente far sapere quanto lavorare in Comunità possa portare grandi risultati

Daniela Bernardi, Presidente della CFO e Sindaco del Comune di Cividale del Friuli

Il “ReportagePA – Speciale Progetto ITALIAE” è realizzato grazie alla collaborazione con il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie.

Vi invitiamo a seguirci in questo viaggio su queste pagine, sul canale FPAtv e sui canali social di FPA.

Credits:

Direzione progetto e sviluppo contenuti: Michela Stentella
Riprese video: Rachele Maria Curti, Maurizio Costa
Montaggio: Gianmarco Rizzo
Responsabile Logistica: Alessandra Maggini

[1] Le Comunità nella legislazione regionale del Friuli Venezia Giulia sono del tutto simili ad Unioni di Comuni