EDITORIALE

Tra un mese, Icity Lab, le città al centro

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ICity Lab, il nostro evento sulle città, quest’anno si terrà a Milano il 24 e 25 ottobre prossimi. Tra le novità annunciate il tema generale della Manifestazione che quest’anno introduce un importante focus sulla sostenibilità in relazione agli obiettivi di sviluppo dell’Agenda ONU 2030. Tema che non riguarderà solo il programma congressuale, ma sarà inserito nella tradizionale graduatoria di ICity Rate

21 Settembre 2017

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Gianni Dominici

Ne abbiamo già parlato prima dell’estate ma, ora, a poco più di un mese dall’evento, è importante cominciare ad entrare nel dettaglio. ICity Lab, il nostro evento sulle città, quest’anno si terrà a Milano il 24 e 25 ottobre prossimi.

Entriamo nel dettaglio di un po’ di novità annunciate ma, ora, concretizzate. Perché Milano? Perché, senza nulla voler togliere alla vitalità di molti centri urbani italiani, Milano in questo momento rappresenta la città laboratorio dove innovazione organizzativa, sociale e tecnologia diventano gli strumenti operativi di un nuovo modo di intendere il territorio. Milano, prima nel rating delle città di FPA da 3 anni, ha scelto di investire in un modello di Smart City in cui la tecnologia è uno strumento per uno sviluppo sostenibile e inclusivo di cui le persone sono protagoniste. Milano punta sul nuovo paradigma della sharing economy perché è convinta che da questo sia possibile produrre valore economico a vantaggio dei singoli e della città attraverso la crescita dell’occupazione, la riqualificazione urbana, l’inclusione sociale e la coesione. Per tradurre in azioni e risultati questa visione, l’amministrazione comunale è impegnata in un attento lavoro di collegamento tra i documenti programmatici e gli strumenti amministrativi e le azioni a supporto dei processi di innovazione strategici per la città.

L’altra novità annunciata e portata avanti è legata al tema generale della Manifestazione che quest’anno introduce l’importante tema della sostenibilità in relazione agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030.

La sfida per raggiungere questi obiettivi è già partita. Entro il 2020 almeno il 50 per cento degli abitanti delle nostre città dovrà spostarsi con mezzi alternativi all’auto ed entro il 2030 dovremo avere 50 metri quadrati di verde urbano a testa, contro gli attuali 30. Dovremo riciclare il 70% dei rifiuti e portare la raccolta differenziata all’80%. Questi alcuni numeri che danno il senso della sfida, fissati recentemente nella “Carta di Bologna per l’ambiente” sottoscritta dai sindaci delle Città metropolitane l’8 giugno scorso in occasione del G7 Ambiente.

Il tema della sostenibilità non riguarderà solo il programma congressuale, ma sarà inserito nella tradizionale graduatoria di ICity Rate che quest’anno prevederà anche un’analisi del posizionamento delle città rispetto ai grandi obiettivi nazionali prioritizzati nella Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.

Che tipo di sviluppo stanno disegnando le politiche delle nostre città? Quanto siamo lontani dai traguardi dello sviluppo sostenibile sul piano locale? Quanto ciascuna città pesa e quanto può contribuire ai traguardi nazionali dell’agenda 2030?

Dal punto di vista congressuale in programma circa 40 appuntamenti in due giorni, tra convegni, laboratori, tavoli di lavoro, a cui parteciperanno enti locali, amministrazioni, aziende innovative, attori territoriali, terzo settore e rappresentanti della cittadinanza attiva.

Tra i temi al centro degli incontri: le politiche e le piattaforme per la partecipazione civica e il crowdfounding civico, le sfide del Piano triennale per le città, gli strumenti per la rigenerazione urbana e il riuso degli spazi pubblici, la digital innovation al servizio delle città, le nuove frontiere della manifattura 4.0 e dell’artigianato digitale. E ancora: le potenzialità dei big data e dell’IOT, la mobilità sostenibile, il bilancio partecipativo. Insomma, un’occasione unica per mettere in collegamento tutti gli attori che, ai diversi livelli, sono impegnati nel rendere le nostre città più “intelligenti”, ovvero più vivibili, sostenibili, inclusive, competitive, e che vogliono condividere spunti di riflessione, esperienze e strumenti concreti di lavoro.

Il programma è in progress, continuate a seguirlo perché nei prossimi giorni ci saranno delle importanti novità.

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