Transizione digitale: a Trento un dialogo tra amministrazioni, imprese e cittadini

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Potete rivedere il “Salotto digitale” di Trento, evento che il 3 settembre scorso ha messo insieme le esperienze di innovazione attivate da importanti città italiane – Trento, Bergamo e Firenze – già in testa alla classifica ICity Rank 2020

8 Settembre 2021

M

Clara Musacchio

Ricercatrice FPA

Trento, Bergamo e Firenze sono città che condividono la propensione verso l’innovazione e l’impegno a realizzare un completo switch off dei servizi in modalità digitale, attraverso un percorso di accompagnamento alla transizione che coinvolge sia il personale della PA che i cittadini e le imprese. Tutte e tre sono nella top ten di ICity Rank 2020, il rapporto di FPA sulle città italiane intelligenti e sostenibili: Firenze è infatti il capoluogo più digitale d’Italia, sul podio insieme a Bologna (seconda) e Milano (terza), seguite da Roma Capitale, Modena, Bergamo, Torino, Trento, Cagliari e Venezia.

Il 3 settembre scorso il “Salotto digitale” di Trento, evento che si è svolto in modalità ibrida, ha offerto una nuova occasione di confronto a queste realtà, nel corso di un “dialogo sulla transizione digitale” tra amministratori, rappresentanti del mondo delle imprese, gestori delle infrastrutture abilitanti del territorio e cittadini.  

Alla prima sessione dell’incontro, con un focus sull’azione delle amministrazioni locali, hanno partecipato il sindaco di Trento Franco Ianeselli, l’Assessore all’innovazione e semplificazione del Comune di Bergamo Giacomo Angeloni e Cecilia del Re, Assessora all’innovazione tecnologica e Smart City per il Comune di Firenze. Nella seconda sessione, Paolo Simonetti, dirigente generale Unità di missione strategica della Provincia Autonoma di Trento e Paolo Malgarotto, responsabile sales consumer, small & medium Nord Est di TIM, hanno illustrato l’opera di infrastrutturazione del territorio con banda larga e fibra ottica. Si tratta di un progetto che la Provincia Autonoma di Trento ha avviato nel 2002 approdando ad una rete di dorsali in fibra ottica di circa 1000 km nel 2013 e alla previsione di 212 mila unità immobiliari servite nel 2022, a fine progetto, prevalentemente nelle aree a fallimento di mercato (con Open Fiber), mentre TIM è riuscita a realizzare nelle aree di mercato della provincia una copertura di rete Ftth del 70% e nella città di Trento del 98%. 

Gli impatti della transizione digitale interessano trasversalmente, oltre che la PA, tutti i settori dell’imprenditoria, generando, da un lato una nuova domanda di lavoro e, dall’altro, nuove figure professionali: «sono oltre 600 le imprese digitali diffuse nella provincia di Trento, per 8 mila posti di lavoro e 700 milioni di fatturato», ha affermato Andrea Sartori, executive manager di Hub Innovation Trentino nella terza sessione dell’incontro, evidenziando anche la rilevanza delle relazioni e della collaborazione con la PA. 

Collaborazione e condivisione sono anche le parole chiave che animano ICity Club, l’osservatorio della trasformazione digitale urbana di FPA, l’iniziativa di FPA rivolta alle città come luogo permanente di confronto, di incontro e di valorizzazione delle pratiche di innovazione urbana dei territori a cui le città coinvolte nel Salotto Digitale di Trento hanno aderito.  

È disponibile la registrazione dell’evento che è stato moderato da Daniele Fichera, senior consultant in urban innovation di FPA e responsabile del progetto ICity Club. 

Dialogo sulla transizione digitale

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