Turismo digitale: #FPA2015 rilascia le istruzioni per l’uso alle PA
Quali sono le attività che un Ente locale è chiamato a gestire sul digitale per ottimizzare la propria offerta turistica? Sarà questa la domanda che guiderà il focus dedicato all’innovazione digitale nel turismo il prossimo 28 maggio a FORUM PA 2015. Ne abbiamo parlato con Andrea Lamperti, ricercatore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano.
29 Aprile 2015
Eleonora Bove
Quali sono le attività che un Ente locale è chiamato a gestire sul digitale per ottimizzare la propria offerta turistica? Sarà questa la domanda che guiderà il focus dedicato all’innovazione digitale nel turismo il prossimo 28 maggio a FORUM PA 2015. Ne abbiamo parlato con Andrea Lamperti, ricercatore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano.
Quali sono le attività che un Ente locale è chiamato a gestire sul digitale per ottimizzare la propria offerta turistica? Sarà questa la domanda che guiderà il focus dedicato all’innovazione digitale nel turismo il prossimo 28 maggio a FORUM PA 2015. Ne abbiamo parlato con Andrea Lamperti, ricercatore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano.
Esigenze, gusti, inclinazioni; ognuno di noi ha imparato grazie al digitale a costruire l’esperienza di viaggio sulla base delle proprie preferenze o predisposizioni. Le informazioni che le aziende riescono ad estrarre dalle nostre scelte on line o dai nostri commenti sui social, opportunamente analizzate, guidano già da diverso tempo la loro offerta.
L’analisi semantica è in grado di sintetizzare ogni post degli utenti nei suoi concetti chiave, negli argomenti preminenti e genera il “mood” o “sentiment” che si può dedurre da ciascuno di essi. La tecnologia restituisce con autenticità il pensiero del turista ed è oggi uno strumento fondamentale per indirizzare le strategie di mercato [ne avevamo parlato qualche tempo fa in questo articolo].
I player privati ne stanno raccogliendo i frutti, lo stesso dovrebbero fare le nostre PA. Sembra azzardato spingerci tanto in là? Superare il confine che distingue il privato dal pubblico? Non a nostro avviso, perché il settore turistico italiano dovrebbe impossessarsi di quel valore che il mercato gli riconosce. Abbiamo snocciolato le cifre di questo business in un recente articolo, ricordando che l’incidenza sul PIL nel 2013 è stata di oltre 10% e sull’occupazione si è avvicinata al 12%, c’è quindi molto da guadagnare nel far assumere alla PA un ruolo centrale nell’era digitale.
In occasione del focus organizzato in collaborazione con l’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, a FORUM PA 2015 non proporremo semplicemente buoni esempi di promozione turistica realizzata da una PA o da player della filiera che hanno lavorato in ambito territoriale con essa, ma – con l’aiuto dell’Osservatorio – mostreremo quali sono le attività che un Ente locale è chiamato a gestire sul digitale per ottimizzare la propria offerta turistica.
“Daremo un modello alle pubbliche amministrazioni – precisa Andrea Lamperti, ricercatore dell’Osservatorio, nel corso della nostra intervista – che li supporti verso una maggiore consapevolezza della propria presenza sul web, suggerendo quali informazioni rendere visibili e condividere sulle piattaforme on line dell’Ente”.
Un’occasione per tutte le pubbliche amministrazioni locali, che in questi anni si sono mosse nell’assenza di una strategia dettata dalla governance centrale (e i player della filiera che operano con queste), per avere finalmente delle linee guida su come rispondere alle esigenze per cui l’utente, interrogando il web, cerca soddisfazione: attività utili agli enti locali per muoversi nel migliore dei modi.
Come sanno bene i viaggiatori, non è destinazione che conta, ma tutto quello che c’è prima e dopo. Anche le nostre pubbliche amministrazioni devono scendere in tutte le fasi del viaggio: farsi vetrina per ingaggiare altri flussi turistici. “Andando a vedere tutte le fasi di comportamento del turista sul digitale andiamo a definire le sue esigenze e suggeriremo come gli enti territoriale possano soddisfarle” continua Lamperti.
Un appuntamento quello del 28 maggio al Palazzo dei Congressi più operativo che divulgativo; più pratico che riflessivo. Le analisi le abbiamo già fatte, ora vi diamo le “istruzioni per l’uso”. Il turismo ormai è digitale e l’offerta deve adeguarsi su questi canali. E’ un obbligo dotarsi degli strumenti e dei mezzi giusti, a FORUM PA 2015 scopriremo quali sono.
Il convegno sarà anche occasione per scoprire in anteprima i primi risultati della ricerca annuale sul mercato turistico, in questa edizione con un’attenzione particolare al settore pubblico, elaborato dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo e la cui versione completa verrà presentata al TTG di Rimini nel mese di agosto.