E se tra le misure cresci-Italia si semplificasse anche la burocrazia per le srl? Una proposta dalla rete
Ci sembra esattamente sullo stile delle “nostre” 101 idee per una pa migliore il suggerimento che sta circolando on line da un po’ di ore a firma del sito srlfacile.org. In pratica si tratta di una lettera al Presidente del Consiglio, affinché, tra i provvedimenti della fase “cresci-Italia”, prenda in considerazione la possibilità di semplificare le procedure (e diminuire i costi di apertura) delle società a responsabilità limitata: le srl appunto.
12 Gennaio 2012
Redazione FORUM PA
Ci sembra esattamente sullo stile delle “nostre” 101 idee per una pa migliore il suggerimento che sta circolando on line da un po’ di ore a firma del sito srlfacile.org. In pratica si tratta di una lettera al Presidente del Consiglio, affinché, tra i provvedimenti della fase “cresci-Italia”, prenda in considerazione la possibilità di semplificare le procedure (e diminuire i costi di apertura) delle società a responsabilità limitata: le srl appunto.
In Italia – si legge sul sito dell’iniziativa – creare una SrL costa circa 3000 euro, senza contare il capitale sociale, che deve essere di almeno 10000 Euro. Per un paio di ragazzi con un’idea innovativa e poco altro, non sono pochi soldi. Con alcuni computer e un server situato da qualche parte nel mondo, questi due ragazzi citati sopra potrebbero fare un sito web di successo, o creare un software rivoluzionario.
Nel Regno Unito, il costo di una "Ltd" (Limited) varia da 25 sterline per un pacchetto base, a 250 sterline ‘tutto compreso’. Negli Stati Uniti, creare una "LLC" (Limited Liability Company), costa dai 50 ai 500 dollari a secondo dello stato in questione, ed è possibile fare tutto tramite un sito web in molti casi.
Guardando il costo di costituire una società rispetto a una mensilità di stipendio del nucleo familiare medio, la differenza fra l’Italia e gli Stati Uniti è abissale. In Italia, solo per costituire la nuova aziende, ci vogliono oltre tre mensilità! Tre mesi di lavoro solo per avere le carte in mano. Negli Stati Uniti (usando i costi nell’Oregon), la cifra è minima: meno di un ventesimo di una mensilità – un numero più ragionevole che non è un ostacolo per nessuno.
L’iniziativa è un’idea di David Welton, uno statunitense di 36 anni trapiantato in Italia che si dice molto rispettoso delle capacità innovative del nostro paese, ma decisamente meno delle lentezze e dei vincoli della burocrazia, e che, appunto per questo propone di:
1. Abbassare enormemente il costo di costituzione della SrL, fino ad arrivare ad un centinaio di euro, anche se più bassa è la cifra, meglio è;
2. Ridurre drasticamente la burocrazia necessaria – l’operazione dovrebbe essere fattibile via web in poche ore e non dovrebbe essere obbligatorio il coinvolgimento di altre figure professionali.
3. Eliminazione del capitale sociale.
La lettera si chiude così:
Abbassare le barriere di accesso all’attività imprenditoriale non significa in alcun modo eliminare o rilassare i controlli né tanto meno promuovere attività non produttive. Poter aprire facilmente una Srl significa permettere ai giovani di verificare in modo veloce ed efficiente la bontà dell’idea imprenditoriale. Sarà poi il mercato a decidere se questa meriti di svilupparsi, supportata da una realtà aziendale capace di maturare. Analogamente, la possibilità di controllare la legalità della condotta societaria non è intaccata dalla semplificazione delle procedure per la creazione di una Srl.
Chissà che alimentando il tam tam, questa proposta non raggiunga veramente chi di dovere.