Fondi comunitari 2014-2020: ultimi giorni per proporre azioni da inserire nell’Accordo di partenariato
Dallo scorso 27 dicembre è consultabile on line il documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi comunitari 2014-2020” elaborato dal Ministro per la Coesione territoriale d’intesa con i Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Si tratta di un testo la cui importanza sostanziale – contiene infatti una road map molto precisa del percorso di impostazione del nuovo ciclo di programmazione 2014-20 – si sposa con interessanti novità di carattere formale. E’ stata inoltre avviata una consultazione pubblica, aperta a tutti i soggetti interessati a fornire contributi: un passaggio importante, da cui il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica si aspetta di raccogliere proposte specifiche di azioni da inserire nell’Accordo di partenariato, che potranno poi essere finanziate dai Programmi operativi. I contributi devono essere inviati entro il 15 febbraio all’indirizzo dps.programmazione2014-2020@tesoro.it
13 Febbraio 2013
Giulio Aimeri*
Dallo scorso 27 dicembre è consultabile on line il documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi comunitari 2014-2020” elaborato dal Ministro per la Coesione territoriale d’intesa con i Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Si tratta di un testo la cui importanza sostanziale – contiene infatti una road map molto precisa del percorso di impostazione del nuovo ciclo di programmazione 2014-20 – si sposa con interessanti novità di carattere formale. È infatti subito evidente che è stato scritto in un linguaggio meno da addetti ai lavori, il che lo rende più chiaro ed accessibile rispetto al QSN ed ai programmi operativi attuali; inoltre pone in evidenza risultati e benefici attesi che perdono in genericità per guadagnare invece in misurabilità attraverso indicatori quantitativi; propone quindi un primo set di azioni funzionali al conseguimento degli obiettivi prestabiliti.
Partendo dalle lezioni del ciclo di programmazione in chiusura, nel documento si introducono 7 innovazioni di metodo (risultati attesi, azioni, tempi, partenariato, trasparenza, valutazione, presidio nazionale) capaci di far superare le cause che hanno determinato l’insoddisfacente impiego dei fondi strutturali e che pongono le premesse per la creazione di un sistema di “valutazione pubblica aperta” sull’uso delle risorse. Si propongono 3 opzioni strategiche per l’impiego dei fondi, incentrate su:
- Mezzogiorno con l’obiettivo di superare i due deficit di cittadinanza e di attività produttiva privata attraverso quattro indirizzi ben definiti
- Città, quali luoghi di rilancio della produttività e di recupero dell’inclusione sociale
- Aree interne, in cui lanciare progetti pilota mirati a mettere in sicurezza il territorio, a promuovere la diversità naturale e culturale, a concorrere ad una nuova stagione di sviluppo.
Si individuano infine proposte di metodo per ognuna delle 11 aree tematiche che discendono dagli obiettivi di Europa 2020: Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione; Agenda digitale; Competitività dei sistemi produttivi; Energia sostenibile e qualità della vita; Clima e rischi ambientali; Tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali; Mobilità sostenibile di persone e merci; Occupazione; Inclusione sociale e lotta alla povertà; Istruzione e formazione; Capacità istituzionale ed amministrativa.
Si apre ora la fase di preparazione dell’Accordo di partenariato e dei Programmi operativi, necessari per un salto di qualità nell’uso dei Fondi comunitari nella Programmazione 2014-2020, che prevede un confronto pubblico partenariale aperto non solo ad Amministrazioni centrali, Regioni ed Enti Locali ma anche ai soggetti del Partenariato economico e sociale ed al mondo della cultura e ai cittadini. Coordinato dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica, il confronto pubblico è concordato nel metodo con la Conferenza Stato-Regioni ed è integrato da una consultazione pubblica aperta a tutti i soggetti interessati a fornire contributi. Questi ultimi potranno essere fatti pervenire entro il 15 febbraio p.v. all’indirizzo: dps.programmazione2014-2020@tesoro.it
Dalla consultazione, di cui sottolineiamo l’importanza, il Dipartimento si aspetta di raccogliere proposte specifiche di azioni da inserire nell’Accordo di partenariato, che potranno poi essere finanziate dai programmi operativi. La predisposizione dell’Accordo di partenariato passerà attraverso lo svolgimento di 4 Tavoli di confronto partenariale, che si terranno fra febbraio e marzo, organizzati intorno alle 4 missioni strategiche individuate dal documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014-2020”, vale a dire: 1) Lavoro, competitività dei sistemi produttivi e innovazione; 2) Valorizzazione, gestione e tutela dell’ambiente; 3) Qualità della vita ed inclusione sociale; 4) Istruzione, formazione e competenze.
Per quanto ci riguarda, in prima analisi non possiamo che notare con piacere l’accento posto nel documento su alcune parole chiave a noi particolarmente care, quali l’opzione strategica “città” strettamente connessa al tema delle smart communities, l’innovazione di metodo “trasparenza” che ci riporta al concetto di open government in tutte le sue declinazioni e, last but not least, l’obiettivo tematico incentrato sull’“agenda digitale” che promuove l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione da parte delle PMI per creare innovazione interna e generare nuove opportunità di mercato.
Ma in realtà è l’intero processo di genesi e sviluppo del nuovo ciclo di programmazione europea che ci interessa in modo particolare e che vogliamo seguire da vicino, al punto da averlo scelto come uno dei temi cardine del programma congressuale di FORUM PA 2013, manifestazione che quest’anno ha ottenuto il patrocinio della rappresentanza italiana della Commissione europea. Partendo dalla cittadinanza europea che si celebra proprio nel 2013, durante la manifestazione di maggio passeremo in rassegna gli obiettivi e le politiche dell’Unione e come questi trovano rispecchiamento negli strumenti tradizionali di intervento per promuovere la crescita e la coesione: dai fondi strutturali ai canali di finanziamento della BEI, dalla cooperazione territoriale europea ai programmi a gestione diretta. Il passaggio fra il ciclo in chiusura ed il nuovo ciclo di programmazione consentirà di svolgere considerazioni sui risultati conseguiti e sulle novità scaturite dal negoziato, e quindi di approfondire le innovazioni nelle procedure di utilizzo dei fondi, le nuove sfide per le amministrazioni territoriali imposte dall’approccio place based e le competenze abilitanti che queste dovranno acquisire. Il tutto secondo quello che è ormai lo schema tradizionale proposto in FORUM PA, ossia incentrato sulla discussione aperta al confronto con testimonianze provenienti da policy maker ed esperti di fama internazionale, nonché sulla illustrazione di progetti e sul coinvolgimento di reti di valenza europea e non solo.
*Giulio Aimeri, responsabile internazionalizzazione per FORUM PA