Google e Unioncamere, presentati i risultati del progetto Distretti sul Web
Iniziato a giugno 2013, il progetto di Google-Unioncamere “Distretti sul Web” è giunto ora alla fase finale. I risultati dell’iniziativa che ha coinvolto il distretto del Mobile Imbottito di Forlì-Cesena, tra i 20 distretti italiani selezionati, sono stati presentati il 13 febbraio nella sede della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, nel corso dell’incontro aperto dal Presidente dell’Ente, Alberto Zambianchi e da Antonio Nannini, Segretario dell’Ente.
Tra gli obiettivi del progetto: la promozione della conoscenza e la diffusione di tecnologie digitali utili a migliorare l’accesso delle PMI ai mercati internazionali.
14 Febbraio 2014
Redazione FORUM PA
Iniziato a giugno 2013, il progetto di Google-Unioncamere “Distretti sul Web” è giunto ora alla fase finale. I risultati dell’iniziativa che ha coinvolto il distretto del Mobile Imbottito di Forlì-Cesena, tra i 20 distretti italiani selezionati, sono stati presentati il 13 febbraio nella sede della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, nel corso dell’incontro aperto dal Presidente dell’Ente, Alberto Zambianchi e da Antonio Nannini, Segretario dell’Ente.
Tra gli obiettivi del progetto: la promozione della conoscenza e la diffusione di tecnologie digitali utili a migliorare l’accesso delle PMI ai mercati internazionali.
Nel corso dell’incontro del 13 febbraio la referente operativa Maria Antonietta Rutigliano, illustrando le strategie e le azioni portate avanti assieme alle aziende, ha dato evidenza alle tre fasi in cui si è articolata l’iniziativa:
1) Analisi ex-ante o fase di studio e ricerca (livello di ricerca micro, macro e swot analysis): basata sulla ricostruzione dello scenario industriale, organizzativo e produttivo del distretto, gli stakeholders interni, l’articolazione strategica, il grado di apertura commerciale, la propensione ad esportare e l’ import penetration, i progetti, i piani e le normative a supporto dell’imbottito, etc,)
2) Digitalizzazione o fase operativa: basata sull’ analisi dello stato dell’arte del livello di digitalizzazione e/o mappatura digitale del distretto (rilevazione del numero di imprese off-line, on-line ed on-line attive, geo-localizzate, con sito internet, con sito bilingue/multilingue, con profilo social, con campagne adwords, web – marketing 2.0 nei processi di promozione/o internazionalizzazione, etc).
In questa fase è stato individuato – sulla base di un piano operativo, approvato da Unioncamere nazionale – Google – Universitas e condiviso con la Camera di Commercio e le Associazioni di categoria locali – un target di destinazione da monitorare, pari al 74,75% delle imprese attive del distretto, e un target campione (Pmi aderenti all’iniziativa Distretti sul Web) pari al 5,06% del target di destinazione. Le Pmi che hanno preso parte al progetto, hanno inoltre potuto beneficiare (a seconda del loro iniziale livello di digitalizzazione) di due macro-strategie operative: formazione e orientamento (per le imprese che non possedevano conoscenze e/o competenze digitali) e supporto e potenziamento (per le Pmi che già vantavano una presenza in Rete).
Ciò si è tradotto nell’elaborazione, da parte della referente dell’iniziativa, di un profilo aziendale che “fotografasse” la situazione dell’impresa, verificando geolocalizzazione e georeferenziazione dati, presenza/assenza di servizio monitoraggio traffico-utenti, indicizzazione e page rank, profilo social, struttura ed organizzazione della grafica, contenuti e visibilità sito aziendale, canalizzazione obiettivo marketing e pianificazione campagne adwords, social SEO e web 2.0.
3) Analisi ex-post o fase conclusiva: si è basata sull’analisi, la valutazione e l’interpretazione dei dati raccolti e dei principali risultati raggiunti (a fine progetto sul totale delle imprese coinvolte, il 55% è attivo sui social networks e il 100% è su Google maps; avanzamenti rispetto all’uso del web; individuazione dei casi di successo). Al fine di contestualizzare l’attività di digitalizzazione ed il contributo che il progetto DsW ha apportato in termini di studio e ricerca, formazione del capitale umano, individuazione di collaborazioni e/o semantiche condivise fra Associazioni di categoria e attori istituzionali e locali, sono stati individuati i fattori ostativi e le criticità distrettuali che hanno contribuito al gap analysis.
Tal operazione è stata funzionale all’elaborazione di strategie e/o attività programmatiche finalizzate all’adozione di politiche d’innovazione digitale, per lo sviluppo del comparto.
In quest’ultima fase è stata attivata da Google la prima piattaforma dedicata al Made in Italy: eccellenze in digitale iniziativa mirata a promuovere le eccellenze italiane, a digitalizzare l’immenso patrimonio agro-alimentare e artigianale italiano e ad accompagnare le PMI nella new Internet economy. In tale ambito, Google ha anche proposto una selezione di 10 casi di PMI di “eccellenza digitale”, inserite poi nel sito dedicato www.eccellenzeindigitale.it.
Fonte: Camera di Commercio Forlì-Cesena